Riceviamo e pubblichiamo la lettera del segretario del Pd pugliese Michele Emiliano indirizzata a Guglielmo Minervini.
“Caro Guglielmo,
voglio innanzitutto dirti che ti voglio bene e che ho un gran desiderio di lavorare con te per la nostra Regione con l'aiuto di tutti i pugliesi e, in particolare, di coloro che si riconoscono nel centrosinistra e nel partito di cui entrambi facciamo parte, il Pd.
Ho molto apprezzato i dieci anni del tuo lavoro come assessore regionale. Hai ininterrottamente fatto parte di una giunta che ha speso bene miliardi di fondi europei e sei riuscito ad erogare con efficacia a tanti giovani pugliesi centinaia di milioni di euro, incoraggiandoli a far nascere nuove aziende e spingendoli a tornare a casa.
Se questi ragazzi oggi sono parte del tuo laboratorio politico sarebbe importante che tu ci aiutassi a creare un raccordo con i Giovani Democratici della Puglia per scrivere insieme il programma della Regione.
Mi piacerebbe che questi giovani non perdessero di vista la politica che tanti loro coetanei fanno gratuitamente e con molti sacrifici dentro l'unico partito italiano che è ancora presente ovunque e che in questo momento governa l'Italia con una legittimazione che è quella del più grande partito della sinistra europea.
Lo spazio è aperto. Il nostro segretario Matteo Renzi non militarizza il partito, si limita a guidarlo nel rispetto dello statuto e della linea politica che democraticamente ci siamo dati con le primarie. Matteo ha sempre rispettato le regole dello statuto e, attraverso quelle, ha rivoluzionato assetti interni al Pd che sembravano inscalfibili.
Ti prego di dare la possibilità anche all’assemblea del PD pugliese di trovare una soluzione che permetta di formalizzare la tua candidatura nel rispetto delle regole. Quelle regole condivise da tutti che consentono a una moltitudine di persone, con diversi percorsi politici alle spalle e ciascuno con la propria visione delle cose, di lavorare insieme in concordia.
L’acclamazione che tu desideravi dall’assemblea era praticamente impossibile da attuare senza neppure la formalizzazione della tua candidatura, peraltro in tua assenza. Ma siccome quella è la volontà comune, è stata fissata una nuova data per trovare una soluzione che è già alla nostra portata.
Essa è utile anche a me che sono il tuo avversario, per alzare il livello del dibattito e per legittimare senza opacità le primarie aperte e libere come strumento di democrazia interna ed esterna al partito.
Ma è soprattutto utile al Pd pugliese: noi abbiamo fiducia in te e vogliamo continuare a contaminare il nostro progetto con le tue idee e la tua storia come fatto sino ad oggi.
Abbiamo avuto il dubbio lunedì scorso che tu invece non avessi più bisogno di noi, abbiamo temuto che tu volessi far saltare il legame politico che ci unisce.
Sabato 20, sono convinto, tutti i presenti all’assemblea ci chiederanno di candidarci entrambi alle primarie e di arrivare primo e secondo, nell'ordine che gli elettori decideranno con il loro libero voto.
Abbi fiducia Guglielmo: il Pd non è quella “Puglia peggiore” che qualcuno teorizza. Chi come me non ha mai risparmiato critiche al suo partito, sa anche che il Pd è l’unico luogo dove ognuno può esprimersi liberamente e svolgere attività politica senza soggezioni, condizionamenti o capi.
Peraltro siamo noi del Pd che abbiamo felicemente consentito al centrosinistra di governare la Puglia e le città più importanti senza scossoni e conseguendo risultati straordinari in questi anni. Sono stati gli assessori Pd a realizzare le vere rivoluzioni pugliesi. E tu tra questi.
Non puoi dunque mancare alle primarie. Giochiamo insieme questa partita sapendo di far parte della stessa squadra. Con la certezza che, pur nel confronto che avremo in questi mesi, il percorso sarà tanto più ricco e straordinario quanto sapremo tenere alte la concordia e l'armonia tra di noi. Andiamo avanti senza arroganze e senza vittimismi ormai fuori moda. L’obiettivo comune è non tornare ai tempi bui che già dieci anni fa, insieme, abbiamo sconfitto e ricacciato indietro.
Prendiamoci la nostra responsabilità e cerchiamo di rivincere le elezioni di Puglia 2015”.
“Caro Guglielmo,
voglio innanzitutto dirti che ti voglio bene e che ho un gran desiderio di lavorare con te per la nostra Regione con l'aiuto di tutti i pugliesi e, in particolare, di coloro che si riconoscono nel centrosinistra e nel partito di cui entrambi facciamo parte, il Pd.
Ho molto apprezzato i dieci anni del tuo lavoro come assessore regionale. Hai ininterrottamente fatto parte di una giunta che ha speso bene miliardi di fondi europei e sei riuscito ad erogare con efficacia a tanti giovani pugliesi centinaia di milioni di euro, incoraggiandoli a far nascere nuove aziende e spingendoli a tornare a casa.
Se questi ragazzi oggi sono parte del tuo laboratorio politico sarebbe importante che tu ci aiutassi a creare un raccordo con i Giovani Democratici della Puglia per scrivere insieme il programma della Regione.
Mi piacerebbe che questi giovani non perdessero di vista la politica che tanti loro coetanei fanno gratuitamente e con molti sacrifici dentro l'unico partito italiano che è ancora presente ovunque e che in questo momento governa l'Italia con una legittimazione che è quella del più grande partito della sinistra europea.
Lo spazio è aperto. Il nostro segretario Matteo Renzi non militarizza il partito, si limita a guidarlo nel rispetto dello statuto e della linea politica che democraticamente ci siamo dati con le primarie. Matteo ha sempre rispettato le regole dello statuto e, attraverso quelle, ha rivoluzionato assetti interni al Pd che sembravano inscalfibili.
Ti prego di dare la possibilità anche all’assemblea del PD pugliese di trovare una soluzione che permetta di formalizzare la tua candidatura nel rispetto delle regole. Quelle regole condivise da tutti che consentono a una moltitudine di persone, con diversi percorsi politici alle spalle e ciascuno con la propria visione delle cose, di lavorare insieme in concordia.
L’acclamazione che tu desideravi dall’assemblea era praticamente impossibile da attuare senza neppure la formalizzazione della tua candidatura, peraltro in tua assenza. Ma siccome quella è la volontà comune, è stata fissata una nuova data per trovare una soluzione che è già alla nostra portata.
L’assemblea è formata dai militanti del Pd della Puglia, uomini e donne liberi, che non solo non obbediscono a "capibastone" come tu sostieni, ma che ritengono importante la tua candidatura alle primarie nel rispetto dello statuto.
Essa è utile anche a me che sono il tuo avversario, per alzare il livello del dibattito e per legittimare senza opacità le primarie aperte e libere come strumento di democrazia interna ed esterna al partito.
Ma è soprattutto utile al Pd pugliese: noi abbiamo fiducia in te e vogliamo continuare a contaminare il nostro progetto con le tue idee e la tua storia come fatto sino ad oggi.
Abbiamo avuto il dubbio lunedì scorso che tu invece non avessi più bisogno di noi, abbiamo temuto che tu volessi far saltare il legame politico che ci unisce.
Sabato 20, sono convinto, tutti i presenti all’assemblea ci chiederanno di candidarci entrambi alle primarie e di arrivare primo e secondo, nell'ordine che gli elettori decideranno con il loro libero voto.
Abbi fiducia Guglielmo: il Pd non è quella “Puglia peggiore” che qualcuno teorizza. Chi come me non ha mai risparmiato critiche al suo partito, sa anche che il Pd è l’unico luogo dove ognuno può esprimersi liberamente e svolgere attività politica senza soggezioni, condizionamenti o capi.
Peraltro siamo noi del Pd che abbiamo felicemente consentito al centrosinistra di governare la Puglia e le città più importanti senza scossoni e conseguendo risultati straordinari in questi anni. Sono stati gli assessori Pd a realizzare le vere rivoluzioni pugliesi. E tu tra questi.
Non puoi dunque mancare alle primarie. Giochiamo insieme questa partita sapendo di far parte della stessa squadra. Con la certezza che, pur nel confronto che avremo in questi mesi, il percorso sarà tanto più ricco e straordinario quanto sapremo tenere alte la concordia e l'armonia tra di noi. Andiamo avanti senza arroganze e senza vittimismi ormai fuori moda. L’obiettivo comune è non tornare ai tempi bui che già dieci anni fa, insieme, abbiamo sconfitto e ricacciato indietro.
Prendiamoci la nostra responsabilità e cerchiamo di rivincere le elezioni di Puglia 2015”.