Forum Salento: "No ai megaimpianti di rifiuti"

MAGLIE (Le) - Compostaggio Domestico e Agricolo Diffuso unica soluzione virtuosa da realizzare da subito dicendo un fermo 'NO' a tutti i megaimpianti di Rifiuti inquinanti, inutili e dannosi a partire dalla rischiosissima Discarica sulla falda idrica di Corigliano d'Otranto che Consumano Suolo, Salute e sprecano pubblici denari

Lettera ai sindaci per lo sviluppo di una politica urgente volta a favorire il Compostaggio Diffuso Domestico e Agricolo, evitando così, a monte, l'apertura di nuove discariche, quale è quella scandalo di Corigliano d'Otranto, riducendo o azzerando, così, del tutto la necessità di conferire nelle discariche già operanti, ed, elemento di non secondaria importanza, scongiurare la folle realizzazione degli altamente impattanti mega impianti industriali di compostaggio persino, previsti in alcune circostanze, in aree ex novo e non, invece, al posto ed in sostituzione degli impianti grandi di biostabilizzazione grandi già costruiti.

Tutto il Salento, assieme alla Grecìa Salentina, sta vivendo in apprensione giorni drammatici in vista della paventata imminente apertura, si spera mai, della dannosa, inutile e disastrosadiscarica di Corigliano d'Otranto (Le), situata sul bacino di emungimento idrico ipogeo di acqua potabile, più grande e importante di tutto il Salento, ma, non solo, grande è oramai l'apprensione di tanti territori per le spade di Damocle pendenti sul l loro futuro, di cui si discute in questi giorni, circa la realizzazione di grandi impianti industriali di compostaggio-biogas che andrebbero a consumare nuovo suolo vergine, laddove non realizzati riconvertendo nel medesimo luogo, distruggendo e ricostruendo, gli inutili e costosi impianti di biostabilizzazione che già oggi trattano invirtuosamente la componente umida dei rifiuti urbani e che alimentano, ahinoi, sempre discariche e inceneritori, compromettendo suolo e salute dei territori e dei cittadini. Neo-impianti di compostaggio-biogas che andrebbero ad impattare pesantemente in aree, oggi integre, dall'arrivo di tonnellate di rifiuti, contaminando pesantemente aria, suoli e paesaggio.

Tutti i cittadini e tanti amministratori pubblici sino a oggi hanno dato prova di avere fortemente a cuore le sorti di questo territorio, il Salento, spendendosi per scongiurare tali disastrose eventualità e tutelare, come è giusto che sia, territorio e, soprattutto, la preziosa e vitale risorsa idrica e con essa la Salute, e il Paesaggio storico-naturale, veri patrimoni intangibili e inalienabili del Salento e dei salentini, ma ancora non abbastanza è stato fatto nel verso di attivare le urgenti azioni virtuose e necessarie indicate puntualmente nell'ottima Strategia Rifiuti Zero, tant'è che sino a oggi questi tanti sforzi nel verso della tutela e della salvaguardia, anche se necessari e importanti, non sono riusciti a disinnescare il countdown, ancora attivo del rischio apertura e messa in funzione della discarica sulla falda, vera e propria minaccia ecologica, sanitaria e ambientale.

I comuni e i sindaci, massima autorità sanitaria locale, si attivino nuovamente sin da subito e scongiurino l'apertura delle disastrose discariche, in primis quella di Corigliano d'Otranto che minaccia la preziosissima Falda Idrica che offre acqua potabile a tutto il Salento, e al contempo dicano un fermo NO ai mega impianti di compostaggio industriale aerobici, anaerobici e Biogas adottando il Compostaggio Domestico capillare e Diffuso, facile ecocompatibile e a costo zero, così come previsto dalla normativa nazionale e indicato dall'Europa; si segua l'esempio del Comune Virtuoso di Ponte nelle Alpi (Bl) dove il 50% delle famiglie fa il Compostaggio Domestico con innegabili vantaggi ambientali e economici e, non solo, in maniera innovativa i nostri comuni, forti della facile e potenziale creazione del Patto Città-Campagna, dovrebbero iniziare un processo di serio coinvolgimento degli agricoltori per un compostaggio diluito nei campi delle frazioni umide organiche dei rifiuti urbani selezionati meticolosamente dai cittadini per permettere anche il compostaggio a quelle famiglie che, per motivi logistici, si trovano nell'impossibilità di realizzare delle compostiere in giardini di loro proprietà, pensiamo inoltre a situazioni di condominio, centri storici con forti addensamenti abitativi e scuole, o altri enti, riaffermando un principio principe spesso nascosto, ovvero che il territorio dispone già di un immenso impianto di compostaggio ipernaturale e attivo con massima efficienza da millenni e millenni che è il nostro suolo agricolo, si tratta solo di pianificare i modi corretti volti alla massima distribuzione e diluizione della materia organica in essi, in conciliazione con i cicli volti alla fertilizzazione dei suoli agricoli, evitando situazioni di addensamento che sono una della cause che rendono i mega impianti industriali di compostaggio dei vulnus maleodoranti che non possiamo e non dobbiamo permetterlo, per non parlare poi delle stesse discariche che con la produzione anche del percolato trasformano la frazione umida che è un bene per campi in un elemento intollerabile di inquinamento di suoli e falde.

Pertanto, le associazioni, composte e sostenute da tantissimi cittadini, chiedono alle istituzione e in particolare ai sindaci, massima autorità pubblica e sanitaria locale, di attivarsi urgentemente e dimostrare ancora una volta la loro buona volontà nel compiere il loro dovere di Pubblici Amministratori a difesa dei cittadini e dei territori, attivandosi e operando in piena sintonia con le comunità per un ulteriore e essenziale sforzo avviando sui loro territori un piano di adozione dell'utile e virtuosa pratica del Compostaggio Domestico e Agricolo Diffuso, affinché si dimostri ancora una volta l'insostenibilità e l'irrazionalità, e quindi l'inutilità, sia economica che ecologica della discarica-mostro a Corigliano d'Otranto, in particolare, e di tutto l'attuale sistema di cattivissima e dispendiosa gestione industriale dei rifiuti, che prevede mega impianti di conferimento e trattamento dei rifiuti quali mega-biostabilizzatori/impianti CDR-CSS, mega impianti di compostaggio industriale aerobici e anaerobici e biogas fino a inceneritori e discariche.

Il Compostaggio Domestico, buona, virtuosa, facile e economicissima pratica, è un punto cardine e primario, fondamentale e irrinunciabile per il concreto avvio e realizzazione dell'ottima Strategia Rifiuti Zero, secondo tale strategia il miglior rifiuto è quello mai prodotto e, quindi, mai trattato così come esplicita proprio la primissima regola/obiettivo di tale virtuosa Strategia Rifiuti Zero nella gerarchia di buone azioni da essa contemplate - “la Riduzione e il Risparmio”.
La frazione umida/organica, importantissima per il bioequilibrio dei territori di cui la natura ha estremamente bisogno in quanto 'nutrimento' dei ricchi e variegati biosistemi che, in milioni di anni, ne hanno giovato, il tutto senza alcun intervento tecnologico dell'uomo, tramite il naturale processo di decomposizione, è oltremodo utilissima per l'agricoltura, il compostsostituirebbe la dannosa e costosissima agrochimica industriale di sintesi, potendo far tornare direttamente sulle terre del Salento i nutrimenti essenziali compostando tale frazione direttamente in campo, e, essendo una parte di scarto quantitativamente ingente e estremamente rilevante, così come ci indicano anche i dati ufficiali forniti dall'ATO/Lecce 2, (difatti tale frazione risulta essere nel Salento di entità notevole, pari al 42% del totale della massa complessiva di tutti i rifiuti solidi urbani), ciò porterebbe all'immediata diminuzione di tale quantità rilevante dall'attuale invirtuosa filiera industriale di trattamento e conferimento del rifiuto, attualmente destinato a un processo industriale totalmente innaturale, costosissimo, illogico e dannoso che prevede biostabilizzatori, discariche e inceneritori.
Pertanto, si invoca un'azione immediata, congiunta e coordinata di ciascun istituzione ed ente locale, in primis i sindaci assieme a tutta l'Amministrazione, che, in collaborazione con il mondo dell'associazionismo e i cittadini, possano avviare, sin da subito, un piano di adozione e attuazione della pratica del Compostaggio Domestico emulando realtà d'eccellenza e virtuose presenti in Italia.

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