Fumata nera per l'elezione di due giudici costituzionali da parte del Parlamento in seduta comune. Nella votazione di stamani nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto dei 3/5 dei componenti dell'Assemblea. Sarà necessaria una nuova votazione, la decima.
Antonio Leone di Ncd è stato eletto membro laico del Csm: con 527 voti sarebbe l'unico nella votazione del Parlamento in seduta comune a superare il quorum richiesto di 490 voti.
Ieri sono stati eletti Giovanni Legnini e Giuseppe Fanfani (Pd)
Intanto Grasso e Boldrini ''hanno ribadito l'assoluta urgenza di un esito positivo delle votazioni'' per Consulta-Csm, cosicché i due organi possano esercitare pienamente la loro alta funzione costituzionale e le due Camere possano tornare a concentrare pienamente il lavoro sugli importanti temi in calendario''.
''I Presidenti del Senato e della Camera, preso atto dei risultati delle votazioni per l'elezione di giudici della Corte Costituzionale e di componenti del Consiglio superiore della magistratura, e informati dell'esigenza espressa dalla gran parte dei gruppi parlamentari di avere più tempo per raggiungere le necessarie intese - si afferma in una nota congiunta - hanno stabilito di convocare nuovamente il Parlamento in seduta comune per lunedì 15 settembre alle ore 15.
Antonio Leone di Ncd è stato eletto membro laico del Csm: con 527 voti sarebbe l'unico nella votazione del Parlamento in seduta comune a superare il quorum richiesto di 490 voti.
Ieri sono stati eletti Giovanni Legnini e Giuseppe Fanfani (Pd)
Intanto Grasso e Boldrini ''hanno ribadito l'assoluta urgenza di un esito positivo delle votazioni'' per Consulta-Csm, cosicché i due organi possano esercitare pienamente la loro alta funzione costituzionale e le due Camere possano tornare a concentrare pienamente il lavoro sugli importanti temi in calendario''.
''I Presidenti del Senato e della Camera, preso atto dei risultati delle votazioni per l'elezione di giudici della Corte Costituzionale e di componenti del Consiglio superiore della magistratura, e informati dell'esigenza espressa dalla gran parte dei gruppi parlamentari di avere più tempo per raggiungere le necessarie intese - si afferma in una nota congiunta - hanno stabilito di convocare nuovamente il Parlamento in seduta comune per lunedì 15 settembre alle ore 15.