BARI - Questo pomeriggio il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha firmato un ordinanza urgente per lo stoccaggio temporaneo di emergenza dei materiali lapidei e legnosi prodotti dagli eventi calamitosi ed alluvionali che si sono abbattuti sul Gargano nei giorni scorsi.
“Noi ci rivolgiamo ai sindaci - ha spiegato il Presidente Vendola parlando con i giornalisti a margine dell’ottavo congresso di agricoltura biologica - perchè indichino le aree, sia pure temporanee, di collocazione e smaltimento delle pietre e dei massi. Sono operazioni che devono fare prevalentemente i consorzi di bonifica e le altre autorità preposte. Io sono tornato con una idea precisa dai miei viaggi garganici, e cioè che prima di tutto bisogna liberare i canali di scorrimento da quella pietrificazione che, se dovesse piovere nuovamente, potrebbe diventare un’ostruzione oltre che l’annuncio di una nuova tragedia”.
Ricordando il tavolo tecnico convocato dal ministro Galletti per domani mattina a Roma, il Presidente Vendola ha detto che “sarà presentata domani a tutte le autorità di governo nazionale, la prima relazione sui danni e la prima valutazione degli interventi immediati, della loro necessaria messa in cantiere e il finanziamento delle opere”.
“Sono opere – ha ricordato Vendola – che, per i primi interventi relativi ai punti critici di frattura del territorio, richiedono un finanziamento non inferiore ai 50 milioni di euro, soltanto per la parte che riguarda problematiche di dissesto del territorio”.
Commentando poi la notizia dell’apertura di una inchiesta da parte della Procura di Foggia, Vendola ha detto che la considera “una buona notizia”.
“Bisogna capire – ha concluso Vendola - se c’è una relazione tra alcuni effetti del disastro e alcune violazioni della legge dello Stato, e anche della legge naturale, che sono state compiute in quell’area. Credo che bisogna chiudere la lunga stagione non solo della illegalità , ma anche della impunità in materia ambientale”.
“Noi ci rivolgiamo ai sindaci - ha spiegato il Presidente Vendola parlando con i giornalisti a margine dell’ottavo congresso di agricoltura biologica - perchè indichino le aree, sia pure temporanee, di collocazione e smaltimento delle pietre e dei massi. Sono operazioni che devono fare prevalentemente i consorzi di bonifica e le altre autorità preposte. Io sono tornato con una idea precisa dai miei viaggi garganici, e cioè che prima di tutto bisogna liberare i canali di scorrimento da quella pietrificazione che, se dovesse piovere nuovamente, potrebbe diventare un’ostruzione oltre che l’annuncio di una nuova tragedia”.
Ricordando il tavolo tecnico convocato dal ministro Galletti per domani mattina a Roma, il Presidente Vendola ha detto che “sarà presentata domani a tutte le autorità di governo nazionale, la prima relazione sui danni e la prima valutazione degli interventi immediati, della loro necessaria messa in cantiere e il finanziamento delle opere”.
“Sono opere – ha ricordato Vendola – che, per i primi interventi relativi ai punti critici di frattura del territorio, richiedono un finanziamento non inferiore ai 50 milioni di euro, soltanto per la parte che riguarda problematiche di dissesto del territorio”.
Commentando poi la notizia dell’apertura di una inchiesta da parte della Procura di Foggia, Vendola ha detto che la considera “una buona notizia”.
“Bisogna capire – ha concluso Vendola - se c’è una relazione tra alcuni effetti del disastro e alcune violazioni della legge dello Stato, e anche della legge naturale, che sono state compiute in quell’area. Credo che bisogna chiudere la lunga stagione non solo della illegalità , ma anche della impunità in materia ambientale”.