'Ilva questione nazionale'
"Per noi l'Ilva è una questione nazionale, la scommessa di come si può fare impresa rispettando la salute".
Ad affermarlo il premier Matteo Renzi parlando con i giornalisti dopo un incontro istituzionale sul caso Ilva che si è svolto nella Prefettura di Taranto.
"La scommessa dell'Ilva - ha aggiunto il premier - è la scommessa di questo governo e la scommessa in genere di tutti gli italiani perbene che credono di poter dare un futuro alla siderurgia e alla produzione industriale in Italia".
“Taranto sia davvero una questione nazionale”. Cosi il senatore Dario Stefàno, candidato alle primarie del centrosinistra pugliese, commenta la dichiarazione rilasciata oggi dal presidente del Consiglio Mattero Renzi a Taranto. Così in una nota il sen. Dario Stefàno.
“Anzi, - aggiunge Stefàno - Taranto divenga la priorità nazionale. Perché un ragionamento sul futuro del Sud che non sciolga il nodo del risanamento ambientale e produttivo dell’Ilva di Taranto non può reggere. Da li occorre partire, concretamente, avendo come obiettivo l’ambientalizzazione dei processi produttivi.
“Ed allora il punto di partenza non può che essere l’applicazione puntuale delle prescrizioni ambientali dell’AIA. È questo il presupposto della prosecuzione dell’attività del polo siderurgico tarantino. Ma anche la garanzia per mantenere i posti di lavoro e per ripristinare un rapporto corretto fra fabbrica e città. ILVA avrà un futuro se garantisce bonifica e se saprà rinascere puntando in alto, come esperienza pilota di una acciaieria tecnologicamente avanzatissima, che adotta i più moderni standard e le migliori soluzioni di tutela ambientale”, conclude.
“Taranto sia davvero una questione nazionale”. Cosi il senatore Dario Stefàno, candidato alle primarie del centrosinistra pugliese, commenta la dichiarazione rilasciata oggi dal presidente del Consiglio Mattero Renzi a Taranto. Così in una nota il sen. Dario Stefàno.
“Anzi, - aggiunge Stefàno - Taranto divenga la priorità nazionale. Perché un ragionamento sul futuro del Sud che non sciolga il nodo del risanamento ambientale e produttivo dell’Ilva di Taranto non può reggere. Da li occorre partire, concretamente, avendo come obiettivo l’ambientalizzazione dei processi produttivi.
“Ed allora il punto di partenza non può che essere l’applicazione puntuale delle prescrizioni ambientali dell’AIA. È questo il presupposto della prosecuzione dell’attività del polo siderurgico tarantino. Ma anche la garanzia per mantenere i posti di lavoro e per ripristinare un rapporto corretto fra fabbrica e città. ILVA avrà un futuro se garantisce bonifica e se saprà rinascere puntando in alto, come esperienza pilota di una acciaieria tecnologicamente avanzatissima, che adotta i più moderni standard e le migliori soluzioni di tutela ambientale”, conclude.