di Simona Dongiovanni (Dietista, Specialista in Scienze della Nutrizione). ROMA - Con l’arrivo dell’autunno, forse siamo tutti un po’ più malinconici perché la tanto attesa estate è finita, pensiamo all’inverno che verrà, ma con un po’ più di fantasia e spensieratezza, se rivolgiamo l’attenzione alla nostra tavola, essa si veste di colori.
L’autunno porta con sé una grande varietà di frutta e verdura ricche di nutrienti particolarmente consigliati per affrontare al meglio la stagione fredda e favorire il benessere del proprio organismo.
Ho scelto di parlarvi di 5 super cibi che oltre a essere buoni sono sicuramente ricchi di tante proprietà nutrizionali: scopriamoli insieme.
1. PASTINACA nome scientifico Pastinaca sativa, verdura dimenticata ma apprezzata dagli antichi Romani che la chiamavano pastum. Se vogliamo possiamo definirla come “antenata” della carota comune. Un tempo carota e similari venivano trattate come un’unica radice, ma con il Rinascimento si fece una distinzione tra carote “arancione” e la “pastinaca”, caratterizzata da lunga radice, di colore bianco e carnosa, dal sapore più intenso rispetto alla comune carota, più zuccherino. La “pastinaca” va seminata con l’arrivo della primavera o in autunno; in base al periodo di semina, si può procedere alla raccolta sia nei mesi marzo-aprile, sia al’inizio dell’autunno fino a fine novembre.
Durante il periodo del Medioevo era molto diffusa, ma il suo consumo viene meno con l’arrivo della patata dall’America, fino a sparire del tutto in favore della carota “arancione”. Oggi la “pastinaca” è molto utilizzata soprattutto nei Paesi del Nord Europa come ortaggio in zuppe e minestre. Esistono diverse specie, nel Basso Salento per esempio si coltiva la “Pestanaca” di Sant’Ippazio che si raccoglie nel mese di gennaio; essa non appartiene al genere “pastinaca”, ma è una carota a radice lunga, molto caratteristica, con colori che variano a secondo del grado di maturazione dal giallo al viola scuro; croccante, gusto fresco e succoso, pare sia l’unica carota in grado di produrre “cianidina”, che è un pigmento organico naturale appartenente alla classe delle antocianidine con caratteristico colore rosso-arancio che può variare in base a pH.
La “pestanaca” è uno degli ortaggi con più alto quantitativo di fibra alimentare utile a migliorare la regolarità intestinale, favorisce la digestione, previene molte forme di cancro e aiuta a regolare i livelli di colesterolo nel sangue.
2. ZUCCA a lei sicuramente attribuiamo l’alimento simbolo dell’autunno: contiene poche calorie ed è ricca anch’essa di fibra, ma la sua particolare caratteristica nutrizionale è il suo elevato contenuto di vitamina A, utile per la vista, aiuta a mantenere elastica la pelle tenendo lontano i segni dell’invecchiamento; inoltre la zucca, ha un buon apporto di vitamine del gruppo B come acido folico, niacina e tiamina, sali minerali quali calcio, rame, fosforo e potassio essenziali per contribuire all’equilibrio dell’organismo e a migliorare il sistema immunitario. Come consumare la zucca? Lessa e poi passata, quindi consumata sotto forma di zuppa, per condire primi piatti, ma perché no anche sotto forma di centrifugato.
3. AGRUMI quali arancia, clementina, limoni, mandaranci, pompelmo, hanno potentissime proprietà antiossidanti per via dell’elevato contenuto di vitamina C, trepeni e polifenoli che contrastano l’insorgenza di tumori, aiutano a rinforzare le difese immunitarie e quindi a migliorare e curare malanni di stagione. Inoltre contengono flavonoidi e caroteni che aiutano a proteggere i capillari.
4. MELAGRANA definito il frutto della longevità e dell’abbondanza; è uno dei frutti più gustosi, ma ritengo sia uno tra i più preziosi che la stagione autunnale possa regalarci. Recentemente l’attenzione sul suo valore nutrizionale è stato molto valutato e dobbiamo riconoscerle dei meriti nutrizionali benefici per la salute, per l’alta concentrazione di antiossidanti in essa presenti, vitamine e minerali capaci di neutralizzare l’azione dei radicali liberi prima che possano creare danni all’organismo. La melagrana è ottima sottoforma di succo o centrifugato, contiene tanta vitamina C, alta capacità antiossidante, ottimo rimedio naturale per contrastare anche i primi sintomi influenzali.
5. UVA a lei spetterebbe un capitolo a parte, prodotto prezioso e simbolo della vendemmia; essa possiede un elevato quantitativo di zuccheri, è infatti sconsigliata in soggetti diabetici e ha anche un discreto quantitativo di cellulosa, responsabile di digestione difficoltosa. Ma dall’altra parte ha proprietà nutrizionali e terapeutiche non indifferenti, basti pensare che l’uva contiene tanti minerali, vitamine e antiossidanti con proprietà ed effetti benefici per la salute, è dissetante, purificante, nutriente, energetica ed è una fonte di virtù terapeutiche considerevoli. Il frutto e il suo succo sono un ottimo rimedio naturale per contrastare flebiti, migliorare il sistema venoso, i disturbi legati alla menopausa; dal punto di vista fitoterapico poi, molte virtù sono da attribuire alle sue foglie perché ricche di antocianosidi che proteggono i capillari e ne aumentano la resistenza, migliorando anche la funzione pressoria; sempre nelle foglie troviamo i tannini utili per prevenire l’invecchiamento cutaneo. Nelle radici troviamo il resveratrolo, potente antiossidante, tutte proprietà che finiscono in un buon bicchiere di vino.
L’autunno offre una grande varietà di alimenti, oltre a quelli descritti, cavoletti di Bruxelles, cavolfiore, cime di rapa, finocchi, funghi, ma ancora cachi, castagne, mele, pere, ecc.
Dalla terra alla tavola, quindi, tantissimi prodotti; una stagione che offre tanta bontà, sapore e colore. Variare è la parola d’ordine, scegliere con consapevolezza e portare in tavola la qualità, fa la differenza!
L’autunno porta con sé una grande varietà di frutta e verdura ricche di nutrienti particolarmente consigliati per affrontare al meglio la stagione fredda e favorire il benessere del proprio organismo.
Ho scelto di parlarvi di 5 super cibi che oltre a essere buoni sono sicuramente ricchi di tante proprietà nutrizionali: scopriamoli insieme.
1. PASTINACA nome scientifico Pastinaca sativa, verdura dimenticata ma apprezzata dagli antichi Romani che la chiamavano pastum. Se vogliamo possiamo definirla come “antenata” della carota comune. Un tempo carota e similari venivano trattate come un’unica radice, ma con il Rinascimento si fece una distinzione tra carote “arancione” e la “pastinaca”, caratterizzata da lunga radice, di colore bianco e carnosa, dal sapore più intenso rispetto alla comune carota, più zuccherino. La “pastinaca” va seminata con l’arrivo della primavera o in autunno; in base al periodo di semina, si può procedere alla raccolta sia nei mesi marzo-aprile, sia al’inizio dell’autunno fino a fine novembre.
Durante il periodo del Medioevo era molto diffusa, ma il suo consumo viene meno con l’arrivo della patata dall’America, fino a sparire del tutto in favore della carota “arancione”. Oggi la “pastinaca” è molto utilizzata soprattutto nei Paesi del Nord Europa come ortaggio in zuppe e minestre. Esistono diverse specie, nel Basso Salento per esempio si coltiva la “Pestanaca” di Sant’Ippazio che si raccoglie nel mese di gennaio; essa non appartiene al genere “pastinaca”, ma è una carota a radice lunga, molto caratteristica, con colori che variano a secondo del grado di maturazione dal giallo al viola scuro; croccante, gusto fresco e succoso, pare sia l’unica carota in grado di produrre “cianidina”, che è un pigmento organico naturale appartenente alla classe delle antocianidine con caratteristico colore rosso-arancio che può variare in base a pH.
La “pestanaca” è uno degli ortaggi con più alto quantitativo di fibra alimentare utile a migliorare la regolarità intestinale, favorisce la digestione, previene molte forme di cancro e aiuta a regolare i livelli di colesterolo nel sangue.
La dietista Simona Dongiovanni |
3. AGRUMI quali arancia, clementina, limoni, mandaranci, pompelmo, hanno potentissime proprietà antiossidanti per via dell’elevato contenuto di vitamina C, trepeni e polifenoli che contrastano l’insorgenza di tumori, aiutano a rinforzare le difese immunitarie e quindi a migliorare e curare malanni di stagione. Inoltre contengono flavonoidi e caroteni che aiutano a proteggere i capillari.
4. MELAGRANA definito il frutto della longevità e dell’abbondanza; è uno dei frutti più gustosi, ma ritengo sia uno tra i più preziosi che la stagione autunnale possa regalarci. Recentemente l’attenzione sul suo valore nutrizionale è stato molto valutato e dobbiamo riconoscerle dei meriti nutrizionali benefici per la salute, per l’alta concentrazione di antiossidanti in essa presenti, vitamine e minerali capaci di neutralizzare l’azione dei radicali liberi prima che possano creare danni all’organismo. La melagrana è ottima sottoforma di succo o centrifugato, contiene tanta vitamina C, alta capacità antiossidante, ottimo rimedio naturale per contrastare anche i primi sintomi influenzali.
5. UVA a lei spetterebbe un capitolo a parte, prodotto prezioso e simbolo della vendemmia; essa possiede un elevato quantitativo di zuccheri, è infatti sconsigliata in soggetti diabetici e ha anche un discreto quantitativo di cellulosa, responsabile di digestione difficoltosa. Ma dall’altra parte ha proprietà nutrizionali e terapeutiche non indifferenti, basti pensare che l’uva contiene tanti minerali, vitamine e antiossidanti con proprietà ed effetti benefici per la salute, è dissetante, purificante, nutriente, energetica ed è una fonte di virtù terapeutiche considerevoli. Il frutto e il suo succo sono un ottimo rimedio naturale per contrastare flebiti, migliorare il sistema venoso, i disturbi legati alla menopausa; dal punto di vista fitoterapico poi, molte virtù sono da attribuire alle sue foglie perché ricche di antocianosidi che proteggono i capillari e ne aumentano la resistenza, migliorando anche la funzione pressoria; sempre nelle foglie troviamo i tannini utili per prevenire l’invecchiamento cutaneo. Nelle radici troviamo il resveratrolo, potente antiossidante, tutte proprietà che finiscono in un buon bicchiere di vino.
L’autunno offre una grande varietà di alimenti, oltre a quelli descritti, cavoletti di Bruxelles, cavolfiore, cime di rapa, finocchi, funghi, ma ancora cachi, castagne, mele, pere, ecc.
Dalla terra alla tavola, quindi, tantissimi prodotti; una stagione che offre tanta bontà, sapore e colore. Variare è la parola d’ordine, scegliere con consapevolezza e portare in tavola la qualità, fa la differenza!