Venerdì 12 settembre,alleore 18, verrà inaugurata a Lecce, alla Libreria Liberrima, la prima edizione di Bitume Photofest, in programma dal 12 al 27 settembre. Alla “vernice” saranno presenti, fra gli altri, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il presidente della Camera di Commercio, Alfredo Pretee il vicepresidente di Apulia Film Commission, Luigi DeLuca.
Con un fitto calendario di appuntamenti (disponibile online al sito www.bitumephotofest.org), Bitume, primo festival urbano di fotografia contemporanea realizzato nel Sud Italia, si propone di portare l'arte della fotografia fuori dagli spazi canonici, per avvicinare nuove fasce di pubblico allargate e dialogare a stretto contatto con il tessuto urbano della città , in un binomio culturale di tradizione e innovazione che stimoli la coscienza intellettuale e permetta di riflettere sul nuovo contesto creativo.
In linea con la sua mission, il Festival si apre ufficialmente con un'inedita passeggiata pubblica, alla presenza di autorità , ospiti e artisti internazionali, pronti a percorrere insieme le principali vie del centro cittadino in un "grand tour" visivo alla scoperta delle riproduzioni fotografiche (di grande formato) 'esposte' sui balconi di storici palazzi cittadini, abitazioni private e superfici murarie pubbliche. La selezione degli autori e delle opere è stata curata in maniera da alimentare il dialogo sul paesaggio urbano e sulla memoria, in un gioco di rimandi che invita il visitatore a fruire in maniera consapevole dell'intero percorso espositivo.
Ben 13 artisti della fotografia contemporanea, provenienti da tutto il mondo, hanno collaborato alla realizzazione del Bitume PhotofestivalGrand Tour: Giorgio Barrerà , Julia Borissova, Andrea Botto,Michele Cera, Claudio Corrivetti, Paola De Grenet, Anna Di Prospero, RenHang, Allegra Martin,Anastasia Rudenko, Sasha Rudensky, Pio Tarantini, Lorena Guillén-Vaschetti.
Il Grand Tours'ispira, con ironia, alle suggestioni del "Gran Giro" di formazione e svago che tradizionalmenteoccupava la gioventù dei nobili europei a partire dal XVII secolo. Com'è noto, i visitatoriaffrontavano lunghi viaggi per visitare le bellezze del mondo e perfezionare la propria conoscenzadell'arte e del bello, raggiungendo spesso l'Italia come meta finale. Camminare così, per il centrostorico di Lecce, sarà giocosamente un piccolo Grand Tour di visioni, un'immersione in limpide
geometrie del ricordo e in paesaggi urbani dalle forme intime e accattivanti. Non a caso, propriointorno alle Memorie di strada si costruisce la prima edizione del Festival, realizzatadall'Associazione Culturale Positivo Diretto di Lecce, con il sostegno e la collaborazione di ApuliaFilmCommissione il patrocinio del Comune di Lecce e della Camera di Commercio.
Ospite d'eccezione all'inaugurazione del Festival, il fotografo cinese RenHang. Dopo le esposizionipersonali a Parigi, Francoforte, Pechino e Shanghai, e le mostre collettive in tutto il mondo, Hangapproda per la prima volta in Puglia al Bitume Photofest, con alcune sue opere in grande formatoe la partecipazione a un talk a lui dedicato (domenica 14 settembre, alle ore 19, alCineporto diLecce). “La fotografia dovrebbe essere una rappresentazione dell'istinto - afferma l'artista - non è mai mia intenzione trasmettere un messaggio a qualcuno con la fotografia, tantomeno cambiare il mondo o la società attraverso essa. È come quando fotografi una persona che ami: scatti senza particolari artifici, ma appendi la foto al muro davanti alla tua porta. Perché quella è la foto che preferisci. Una fotografia più professionale, una foto perfetta, non potrebbe mai contenere tanto amore". Fotografo e poeta di origine cinese, RenHang, è nato nel 1986 a Changchun e attualmente vive e lavora a Pechino. Studia marketing, ma ben presto scopre la passione per la letteratura e l'arte, imparando le basi della fotografia da autodidatta. Per i suoi scatti utilizza una macchina compatta a pellicola e i modelli che utilizza sono quasi sempre amici o persone che lo contattano. In Cina le mostre di RenHang sono state censurate in più occasioni, i suoi lavori sequestrati o vandalizzati e lui stesso è stato arrestato per oscenità .
Il tour cittadino prosegue con Bitume Fab30 e le visioni di 30 fotografi under 35 selezionati su cali internazionale: Emile Antic, Giulia Flavia Baczynski, Massimo Barberio, Anastasia Bogomolova, Daniele Brescia, Emanuele Brutti, Sofia Bucci, Alice Caracciolo, Claudia Corrent, Marie-Pierre Cravedi, Ilaria Di Biagio, Emma Grosbois, VikaHashimoto, Idume Studio, Joseph La Mela, Orlando Lacarbonara, Pierangelo Laterza, Eduardo Marcarios, Veronica Maccari, Stefano Maniero, Luca Marianaccio, Francesca Occhi, TatyanaPalyga, Luca Quagliato, Anne-Sophie Stolz, Giacomo Streliotto, LaraTabet, Vera Teodori, ShaunTompkins, Alex Withey.
FAB 30 sta per trenta "favolose" giovani leve della fotografia contemporanea che Bitume Photofest ospita dando loro adeguata visibilità espositiva in 30 esercizi commerciali sparsi per il centro storico di Lecce. Con le loro opere, i trenta artisti hanno declinato in maniera personale il tema della "memoria della strada", utilizzando i più svariati linguaggi e tecniche della fotografia contemporanea. Dal reportage alla fotografia documentaristica, dal ritratto al fotoritocco, dall'appropriazione di immagini del passato alla creazione di nuove immagini "tridimensionali", in un singolare rapporto che ambisce strategicamente a legare cittadini e operatori commerciali, cultura ed economia locale (le biografie degli artisti partecipanti al festival e le mappe complete dei percorsi espositivi, Grand Tour e Fab 30, sono consultabili online al sito bitumephotofest.org).
Il calendario degli appuntamenti prosegue, Sabato 13 settembre alle 11, con l'avvio della sezione Bitume indoor,alCineporto di Lecce (via Vecchia Frigole, 36). Alla presenza di Antonella Gaeta (Presidente di Apulia Film Commission) e Luigi DeLuca (Vicepresidente Apulia Film Commission) saranno inaugurate una serie di mostre più intime dedicate al tema principale della prima edizione, Street Memories, e le attività collaterali al Festival di formazione e intrattenimento culturale. Patrimonio identitario della città e recupero della memoria locale sono al centro di uncorpus fotografico degli anni '50, "Memorie di strada", firmato Salvatore Starace(dall'archivio personale dello storico dell'arte, IlderosaLaudisa), che testimonia i più significativi mutamenti socio-antropologici e urbani di Lecce. Il 1955 fu un anno importante da un punto di vista culturale per la città di Lecce, fu istituita l'Università e il fermento che soffiava era nutrito da un folto gruppo di intellettuali, tra cui Vittorio Bodini. L'aria che si respirava era intrisa di cambiamento, di apertura alle più importanti esperienze artistiche e letterarie nazionali ed era presente una fervente necessità di emancipazione dal provincialismo che tuttavia mantenne salde le radici nella cultura popolare. "L'intento della mostra fotografica - scrive IlderosaLaudisa ne La città dell'anima - era quello di svelare agli occhi distratti e pigri degli abitanti, la città per molti versi ignorata, fraintesa, trascurata". Il ruolo primario per l'ideazione e strutturazione del progetto venne affidato a Francesco Barbieri, scultore ed artista eclettico nonché fotografo amatore, che si avvalse tuttavia della preziosa collaborazione tecnica e artistica del salentino Salvatore Starace, fotografo professionista ed esperto artigiano della camera oscura. La felice liaison artistica si concretizzò in una mole di opere impressionante, circa duemila negativi, dai quali furono selezionate trecento fotografie per la mostra inaugurale del 9 novembre 1955. Ad oggi una più acuta disamina, circa la composizione e il taglio di queste immagini, rivela particolari storici importanti. Nato a Lecce l'11 luglio 1914, Salvatore Starace, iniziò l'apprendistato a 6 anni, frequentando il laboratorio fotografico di Rosario Carlino. Perfezionò poi la sua formazione presso il laboratorio di Giovanni Campagnoli e la scuola di Eugenio Maccagnani, dove seguì i corsi di disegno di Giuseppe De Cupertinis e poi di Gigi Balzani. Negli anni '30, conseguiti alcuni riconoscimenti nei concorsi fotografici a cui partecipò, tornò a Lecce dove aprì uno studio fotografico in via San Cesario. Nel 1957, in collaborazione con alcuni dei più affermati nomi della fotografia locale (Guido, Campagnoli, De Vincentis, Barbano, Carlino e Palumbo), realizzò una vasta campagna fotografica per la pubblicazione “La Provincia di Lecce - Nuovo Annuario di Terra d’ Otranto” (da La città dell'anima).
Al rap italiano e ai suoi protagonisti è dedicato il reportage fotografico "I.R.A.Italian Rap Anthology"di Andrea Laudisa, allestito anche questo al Cineporto. Giovane storico della Fotografia e fotografo freelance, Andrea Laudisasi laurea presso la facoltà di Beni Culturali dell'Università del Salento con una tesi in "Storia e Tecnica della Fotografia" con il critico e storico della fotografia Antonella Russo. Attivo nel campo della fotografia, dal 2005 Laudisa partecipa a numerose mostre personali e collettive, impegnandosi anche nella realizzazione di alcuni progetti, tra cui una ricerca sulle forme e i principi della fotografia erotica. "Il rap italiano è in giro da tanto. Alcuni artisti hanno fatto la sua storia; quasi nessuno, al di fuori degli artisti, si è però preoccupato di raccontare questa storia, o anche semplicemente di documentarla in modo accurato. Andrea Laudisa, che è figlio di una cultura hip hop autentica, persino ortodossa, è riuscito attraverso il dispositivo meccanico della fotografia a staccarsi anzitutto da sé (...). Lo scatto live di Fabri Fibra, attraverso i "boschi dì braccia tese" del pubblico, racconta anzitutto un fotografo che vuol essere altro da sé, un fotografo che preferisce identificarsi con i mezzi piuttosto che con i fini" (Luca Bandirali).
Archivio di memorie passate è, infine, la mostra "Terra di permanenza temporanea"di Ambra Biscuso. L'idea di fondo dell'esposizione parte da un gruppo di fotografie, ancora umide di mare, ricevute in dono alla fine degli anni '90 dall'artistaLuigi Priore. Dal 2006 a oggi, il progetto è stato esposto a Lecce attraverso l'operato di piccole associazioni e la cura amorevole di Ambra Biscuso, che ne ha tratto anche un percorso formativo per le scuole. "Le foto fermano istanti allegri e spensierati di persone che vengono da lontano: un matrimonio, feste familiari, coppie felici, bambini. Le Immagini ritrovate, che diventino oggetto d'arte, progetto formativo o riflessione sociologica, portano sempre con sé tutta la potenza atavica che sta alla base dell'esperienza fotografica: il rapporto dell'umano col tempo e l'identità . Specchio e monumento che nel profondo ci commuove e ci parla dell'appartenenza alla comunità visuale dell'umano" (Gioia Perrone). Dal 1996, la leccese AmbraBiscuso, ha progettato, organizzato, coordinato, curato numerose manifestazioni, mostre, cataloghi d'arte, presentazioni di libri, seminari, laboratori culturali, collaborando con associazioni, enti pubblici e privati. Tra le performances di cui ha creato testi e/o curata la sceneggiatura e la regia, si ricordano: Quell'urlo di silenzi degli anni. La vita facile di Alda Merini, Neppure sfiorati. Falene su sassi roventi, Sud, American Tabloid, Messaggio terra, Versijnversi, Totalmente altro. SX e DX di San Matteo, Nella notte dei metalli azzurri, Signore tu sei sulle rive di sabbia, N_sessere, Non voglio tornare, La collana di diamanti, Il brutto anatroccolo, Il cielo ci è caduto addosso. Nel pomeriggio, alle 19, il Festival entra nel vivo dei suoi appuntamenti con l'inaugurazione della mostra "Il segno totale. Poesia: dalla parola al segno" (Fondo Verri di Lecce, dal 13 al 24 settembre). L'esposizione rientra tra gli eventi OFF del Festival e vede dialogare due generazioni poetiche differenti, che con percorsi diversi, si strutturano sulla portata sociale della parola. In mostra opere di Francesco Aprile e Lue Fierens(ospite a Bitume in un talk a lui dedicato, il 15 settembre, alle 19,al Cineporto). Segue alle 20, al Cineporto, Slideluck(@Bitume Photofest. Coinvolgendo finora il pubblico di oltre 80 città nel mondo, Slideluck, con Bitume, sbarca nel Sud Italia per la prima volta. Strutturato intorno al tema del cibo e della fotografia, Slideluck(slideshow+potluck), è un momento di dialogo tra fotografi, curatori, collezionisti ed editori, concepito in un contesto creativo insolito. Durante la serata, a ingresso libero, si condivideranno cibo, musica live (con Dj Populous) e fotografia, in un insolito percorso, così come vuole il format originale. In un'atmosfera rilassata e non competitiva, si visualizzeranno in slideshow, insieme al pubblico, i migliori progetti fotografici Street memories di autori emergenti, scelti dall'archivio di Slideluck e dalla selezione dei Bitume Fab 30. La proiezione fotografica è curata da Maria Teresa Salvati di Slideluck e dall'Associazione Positivo Diretto. Concluderà la serata il Dj Set Populous. Andrea Mangia (in arte Populous), è un eclettico musicista elettronico, dj producer e beat-maker, nato e cresciuto nel Salento. I suoi lavori (Quipo, 2002; Queue for Love, 2005; Drawn in Basic, 2008, tutti e tre per Morr Music, nota etichetta berlinese di culto), ponti ideali tra la freddezza dei suoni digitali e il calore analogico fatto di respiri soul e shoegaze, sono stati apprezzati e applauditidalla critica internazionale. Una trasversalità musicale che si riflette anche nei diversi side-project che lo coinvolgono negli anni, da Girl With The Gun a Life &Limb. Night Safari è il titolo del suo nuovo album, in uscita a settembre (2014) per Bad Panda Records e Folk Wisdom.
Dal 15 al 18 settembre il programma di Bitume prosegue al Cineporto con i workshop di approfondimento (a numero chiuso) e le presentazioni di libri sulla fotografia, con una specifica sezione dedicata all'editoria indipendente e autoprodotta (Bitume Photobook).
Con un fitto calendario di appuntamenti (disponibile online al sito www.bitumephotofest.org), Bitume, primo festival urbano di fotografia contemporanea realizzato nel Sud Italia, si propone di portare l'arte della fotografia fuori dagli spazi canonici, per avvicinare nuove fasce di pubblico allargate e dialogare a stretto contatto con il tessuto urbano della città , in un binomio culturale di tradizione e innovazione che stimoli la coscienza intellettuale e permetta di riflettere sul nuovo contesto creativo.
In linea con la sua mission, il Festival si apre ufficialmente con un'inedita passeggiata pubblica, alla presenza di autorità , ospiti e artisti internazionali, pronti a percorrere insieme le principali vie del centro cittadino in un "grand tour" visivo alla scoperta delle riproduzioni fotografiche (di grande formato) 'esposte' sui balconi di storici palazzi cittadini, abitazioni private e superfici murarie pubbliche. La selezione degli autori e delle opere è stata curata in maniera da alimentare il dialogo sul paesaggio urbano e sulla memoria, in un gioco di rimandi che invita il visitatore a fruire in maniera consapevole dell'intero percorso espositivo.
Ben 13 artisti della fotografia contemporanea, provenienti da tutto il mondo, hanno collaborato alla realizzazione del Bitume PhotofestivalGrand Tour: Giorgio Barrerà , Julia Borissova, Andrea Botto,Michele Cera, Claudio Corrivetti, Paola De Grenet, Anna Di Prospero, RenHang, Allegra Martin,Anastasia Rudenko, Sasha Rudensky, Pio Tarantini, Lorena Guillén-Vaschetti.
Il Grand Tours'ispira, con ironia, alle suggestioni del "Gran Giro" di formazione e svago che tradizionalmenteoccupava la gioventù dei nobili europei a partire dal XVII secolo. Com'è noto, i visitatoriaffrontavano lunghi viaggi per visitare le bellezze del mondo e perfezionare la propria conoscenzadell'arte e del bello, raggiungendo spesso l'Italia come meta finale. Camminare così, per il centrostorico di Lecce, sarà giocosamente un piccolo Grand Tour di visioni, un'immersione in limpide
geometrie del ricordo e in paesaggi urbani dalle forme intime e accattivanti. Non a caso, propriointorno alle Memorie di strada si costruisce la prima edizione del Festival, realizzatadall'Associazione Culturale Positivo Diretto di Lecce, con il sostegno e la collaborazione di ApuliaFilmCommissione il patrocinio del Comune di Lecce e della Camera di Commercio.
Ospite d'eccezione all'inaugurazione del Festival, il fotografo cinese RenHang. Dopo le esposizionipersonali a Parigi, Francoforte, Pechino e Shanghai, e le mostre collettive in tutto il mondo, Hangapproda per la prima volta in Puglia al Bitume Photofest, con alcune sue opere in grande formatoe la partecipazione a un talk a lui dedicato (domenica 14 settembre, alle ore 19, alCineporto diLecce). “La fotografia dovrebbe essere una rappresentazione dell'istinto - afferma l'artista - non è mai mia intenzione trasmettere un messaggio a qualcuno con la fotografia, tantomeno cambiare il mondo o la società attraverso essa. È come quando fotografi una persona che ami: scatti senza particolari artifici, ma appendi la foto al muro davanti alla tua porta. Perché quella è la foto che preferisci. Una fotografia più professionale, una foto perfetta, non potrebbe mai contenere tanto amore". Fotografo e poeta di origine cinese, RenHang, è nato nel 1986 a Changchun e attualmente vive e lavora a Pechino. Studia marketing, ma ben presto scopre la passione per la letteratura e l'arte, imparando le basi della fotografia da autodidatta. Per i suoi scatti utilizza una macchina compatta a pellicola e i modelli che utilizza sono quasi sempre amici o persone che lo contattano. In Cina le mostre di RenHang sono state censurate in più occasioni, i suoi lavori sequestrati o vandalizzati e lui stesso è stato arrestato per oscenità .
Il tour cittadino prosegue con Bitume Fab30 e le visioni di 30 fotografi under 35 selezionati su cali internazionale: Emile Antic, Giulia Flavia Baczynski, Massimo Barberio, Anastasia Bogomolova, Daniele Brescia, Emanuele Brutti, Sofia Bucci, Alice Caracciolo, Claudia Corrent, Marie-Pierre Cravedi, Ilaria Di Biagio, Emma Grosbois, VikaHashimoto, Idume Studio, Joseph La Mela, Orlando Lacarbonara, Pierangelo Laterza, Eduardo Marcarios, Veronica Maccari, Stefano Maniero, Luca Marianaccio, Francesca Occhi, TatyanaPalyga, Luca Quagliato, Anne-Sophie Stolz, Giacomo Streliotto, LaraTabet, Vera Teodori, ShaunTompkins, Alex Withey.
FAB 30 sta per trenta "favolose" giovani leve della fotografia contemporanea che Bitume Photofest ospita dando loro adeguata visibilità espositiva in 30 esercizi commerciali sparsi per il centro storico di Lecce. Con le loro opere, i trenta artisti hanno declinato in maniera personale il tema della "memoria della strada", utilizzando i più svariati linguaggi e tecniche della fotografia contemporanea. Dal reportage alla fotografia documentaristica, dal ritratto al fotoritocco, dall'appropriazione di immagini del passato alla creazione di nuove immagini "tridimensionali", in un singolare rapporto che ambisce strategicamente a legare cittadini e operatori commerciali, cultura ed economia locale (le biografie degli artisti partecipanti al festival e le mappe complete dei percorsi espositivi, Grand Tour e Fab 30, sono consultabili online al sito bitumephotofest.org).
Il calendario degli appuntamenti prosegue, Sabato 13 settembre alle 11, con l'avvio della sezione Bitume indoor,alCineporto di Lecce (via Vecchia Frigole, 36). Alla presenza di Antonella Gaeta (Presidente di Apulia Film Commission) e Luigi DeLuca (Vicepresidente Apulia Film Commission) saranno inaugurate una serie di mostre più intime dedicate al tema principale della prima edizione, Street Memories, e le attività collaterali al Festival di formazione e intrattenimento culturale. Patrimonio identitario della città e recupero della memoria locale sono al centro di uncorpus fotografico degli anni '50, "Memorie di strada", firmato Salvatore Starace(dall'archivio personale dello storico dell'arte, IlderosaLaudisa), che testimonia i più significativi mutamenti socio-antropologici e urbani di Lecce. Il 1955 fu un anno importante da un punto di vista culturale per la città di Lecce, fu istituita l'Università e il fermento che soffiava era nutrito da un folto gruppo di intellettuali, tra cui Vittorio Bodini. L'aria che si respirava era intrisa di cambiamento, di apertura alle più importanti esperienze artistiche e letterarie nazionali ed era presente una fervente necessità di emancipazione dal provincialismo che tuttavia mantenne salde le radici nella cultura popolare. "L'intento della mostra fotografica - scrive IlderosaLaudisa ne La città dell'anima - era quello di svelare agli occhi distratti e pigri degli abitanti, la città per molti versi ignorata, fraintesa, trascurata". Il ruolo primario per l'ideazione e strutturazione del progetto venne affidato a Francesco Barbieri, scultore ed artista eclettico nonché fotografo amatore, che si avvalse tuttavia della preziosa collaborazione tecnica e artistica del salentino Salvatore Starace, fotografo professionista ed esperto artigiano della camera oscura. La felice liaison artistica si concretizzò in una mole di opere impressionante, circa duemila negativi, dai quali furono selezionate trecento fotografie per la mostra inaugurale del 9 novembre 1955. Ad oggi una più acuta disamina, circa la composizione e il taglio di queste immagini, rivela particolari storici importanti. Nato a Lecce l'11 luglio 1914, Salvatore Starace, iniziò l'apprendistato a 6 anni, frequentando il laboratorio fotografico di Rosario Carlino. Perfezionò poi la sua formazione presso il laboratorio di Giovanni Campagnoli e la scuola di Eugenio Maccagnani, dove seguì i corsi di disegno di Giuseppe De Cupertinis e poi di Gigi Balzani. Negli anni '30, conseguiti alcuni riconoscimenti nei concorsi fotografici a cui partecipò, tornò a Lecce dove aprì uno studio fotografico in via San Cesario. Nel 1957, in collaborazione con alcuni dei più affermati nomi della fotografia locale (Guido, Campagnoli, De Vincentis, Barbano, Carlino e Palumbo), realizzò una vasta campagna fotografica per la pubblicazione “La Provincia di Lecce - Nuovo Annuario di Terra d’ Otranto” (da La città dell'anima).
Al rap italiano e ai suoi protagonisti è dedicato il reportage fotografico "I.R.A.Italian Rap Anthology"di Andrea Laudisa, allestito anche questo al Cineporto. Giovane storico della Fotografia e fotografo freelance, Andrea Laudisasi laurea presso la facoltà di Beni Culturali dell'Università del Salento con una tesi in "Storia e Tecnica della Fotografia" con il critico e storico della fotografia Antonella Russo. Attivo nel campo della fotografia, dal 2005 Laudisa partecipa a numerose mostre personali e collettive, impegnandosi anche nella realizzazione di alcuni progetti, tra cui una ricerca sulle forme e i principi della fotografia erotica. "Il rap italiano è in giro da tanto. Alcuni artisti hanno fatto la sua storia; quasi nessuno, al di fuori degli artisti, si è però preoccupato di raccontare questa storia, o anche semplicemente di documentarla in modo accurato. Andrea Laudisa, che è figlio di una cultura hip hop autentica, persino ortodossa, è riuscito attraverso il dispositivo meccanico della fotografia a staccarsi anzitutto da sé (...). Lo scatto live di Fabri Fibra, attraverso i "boschi dì braccia tese" del pubblico, racconta anzitutto un fotografo che vuol essere altro da sé, un fotografo che preferisce identificarsi con i mezzi piuttosto che con i fini" (Luca Bandirali).
Archivio di memorie passate è, infine, la mostra "Terra di permanenza temporanea"di Ambra Biscuso. L'idea di fondo dell'esposizione parte da un gruppo di fotografie, ancora umide di mare, ricevute in dono alla fine degli anni '90 dall'artistaLuigi Priore. Dal 2006 a oggi, il progetto è stato esposto a Lecce attraverso l'operato di piccole associazioni e la cura amorevole di Ambra Biscuso, che ne ha tratto anche un percorso formativo per le scuole. "Le foto fermano istanti allegri e spensierati di persone che vengono da lontano: un matrimonio, feste familiari, coppie felici, bambini. Le Immagini ritrovate, che diventino oggetto d'arte, progetto formativo o riflessione sociologica, portano sempre con sé tutta la potenza atavica che sta alla base dell'esperienza fotografica: il rapporto dell'umano col tempo e l'identità . Specchio e monumento che nel profondo ci commuove e ci parla dell'appartenenza alla comunità visuale dell'umano" (Gioia Perrone). Dal 1996, la leccese AmbraBiscuso, ha progettato, organizzato, coordinato, curato numerose manifestazioni, mostre, cataloghi d'arte, presentazioni di libri, seminari, laboratori culturali, collaborando con associazioni, enti pubblici e privati. Tra le performances di cui ha creato testi e/o curata la sceneggiatura e la regia, si ricordano: Quell'urlo di silenzi degli anni. La vita facile di Alda Merini, Neppure sfiorati. Falene su sassi roventi, Sud, American Tabloid, Messaggio terra, Versijnversi, Totalmente altro. SX e DX di San Matteo, Nella notte dei metalli azzurri, Signore tu sei sulle rive di sabbia, N_sessere, Non voglio tornare, La collana di diamanti, Il brutto anatroccolo, Il cielo ci è caduto addosso. Nel pomeriggio, alle 19, il Festival entra nel vivo dei suoi appuntamenti con l'inaugurazione della mostra "Il segno totale. Poesia: dalla parola al segno" (Fondo Verri di Lecce, dal 13 al 24 settembre). L'esposizione rientra tra gli eventi OFF del Festival e vede dialogare due generazioni poetiche differenti, che con percorsi diversi, si strutturano sulla portata sociale della parola. In mostra opere di Francesco Aprile e Lue Fierens(ospite a Bitume in un talk a lui dedicato, il 15 settembre, alle 19,al Cineporto). Segue alle 20, al Cineporto, Slideluck(@Bitume Photofest. Coinvolgendo finora il pubblico di oltre 80 città nel mondo, Slideluck, con Bitume, sbarca nel Sud Italia per la prima volta. Strutturato intorno al tema del cibo e della fotografia, Slideluck(slideshow+potluck), è un momento di dialogo tra fotografi, curatori, collezionisti ed editori, concepito in un contesto creativo insolito. Durante la serata, a ingresso libero, si condivideranno cibo, musica live (con Dj Populous) e fotografia, in un insolito percorso, così come vuole il format originale. In un'atmosfera rilassata e non competitiva, si visualizzeranno in slideshow, insieme al pubblico, i migliori progetti fotografici Street memories di autori emergenti, scelti dall'archivio di Slideluck e dalla selezione dei Bitume Fab 30. La proiezione fotografica è curata da Maria Teresa Salvati di Slideluck e dall'Associazione Positivo Diretto. Concluderà la serata il Dj Set Populous. Andrea Mangia (in arte Populous), è un eclettico musicista elettronico, dj producer e beat-maker, nato e cresciuto nel Salento. I suoi lavori (Quipo, 2002; Queue for Love, 2005; Drawn in Basic, 2008, tutti e tre per Morr Music, nota etichetta berlinese di culto), ponti ideali tra la freddezza dei suoni digitali e il calore analogico fatto di respiri soul e shoegaze, sono stati apprezzati e applauditidalla critica internazionale. Una trasversalità musicale che si riflette anche nei diversi side-project che lo coinvolgono negli anni, da Girl With The Gun a Life &Limb. Night Safari è il titolo del suo nuovo album, in uscita a settembre (2014) per Bad Panda Records e Folk Wisdom.
Dal 15 al 18 settembre il programma di Bitume prosegue al Cineporto con i workshop di approfondimento (a numero chiuso) e le presentazioni di libri sulla fotografia, con una specifica sezione dedicata all'editoria indipendente e autoprodotta (Bitume Photobook).