LECCE - Promosso dall’Associazione Regionale Pugliesi di Milano e dall’Associazione Culturale Orizzonte di Poggiardo-San Giuliano Milanese, con il patrocinio della Città di Lecce e di Lecce Capitale Europea della Cultura 2019, “Volti delle donne di un tempo”, scritto e diretto da Paolo Rausa sarà rappresentato al Teatro Paisiello di Lecce il 18 ottobre 2014 alle ore 21,00. Il ricavato sarà devoluto alla Associazione Cuoreamico-Progetto Salento Solidarietà .
Tratto dai racconti “Volti di carta, Storie di donne del Salento che fu” di Raffaella Verdesca, lo spettacolo rappresenta attraverso la storia di sei donne esemplari, vissute fra le due guerre e nel periodo postbellico, il percorso faticoso delle donne del Sud per emanciparsi dalla fatica, dalla violenza e dalle intimidazioni, alle quali queste donne coraggiose rispondono con determinazione e grande dignità .
Questi esempi rappresentano le donne mediterranee e in particolare del nostro Sud, il Salento, la “Porta d’Oriente” come lo definisce l’autrice di questa raccolta di racconti che possiamo definire una vera e propria epopea.
Sono ritratti i volti vivi di Vincenzina, operaia in una fabbrica di tabacco, di Nunziata, moglie di emigrante, di Teresina, contadina violata nel corpo e nello spirito, di Immacolata, curiosa e desiderosa di apprendere la cultura diversa degli Ebrei, sfuggiti alla deportazione e che trovano al Sud un momentaneo luogo di pace in attesa di raggiungere la terra promessa, di Uccia la mammana, che vive donando la vita e alla fine viene premiata con una vita trovata e adottata, e infine di Caterina, resa vedova per una diagnosi sbagliata, mortale per il marito, e che ora non si dà pace e lavora giorno e notte per assicurare il cibo e un futuro ai figli.
Donne di un tempo, ma che ritroviamo nelle tante donne acrobate di oggi che lottano per la vita nel nostro Sud e nel Mediterraneo, discriminate e oggetto di violenza, ma imperterrite nell’affermare il diritto al lavoro, all’istruzione e agli affetti.
Tratto dai racconti “Volti di carta, Storie di donne del Salento che fu” di Raffaella Verdesca, lo spettacolo rappresenta attraverso la storia di sei donne esemplari, vissute fra le due guerre e nel periodo postbellico, il percorso faticoso delle donne del Sud per emanciparsi dalla fatica, dalla violenza e dalle intimidazioni, alle quali queste donne coraggiose rispondono con determinazione e grande dignità .
Questi esempi rappresentano le donne mediterranee e in particolare del nostro Sud, il Salento, la “Porta d’Oriente” come lo definisce l’autrice di questa raccolta di racconti che possiamo definire una vera e propria epopea.
Sono ritratti i volti vivi di Vincenzina, operaia in una fabbrica di tabacco, di Nunziata, moglie di emigrante, di Teresina, contadina violata nel corpo e nello spirito, di Immacolata, curiosa e desiderosa di apprendere la cultura diversa degli Ebrei, sfuggiti alla deportazione e che trovano al Sud un momentaneo luogo di pace in attesa di raggiungere la terra promessa, di Uccia la mammana, che vive donando la vita e alla fine viene premiata con una vita trovata e adottata, e infine di Caterina, resa vedova per una diagnosi sbagliata, mortale per il marito, e che ora non si dà pace e lavora giorno e notte per assicurare il cibo e un futuro ai figli.
Donne di un tempo, ma che ritroviamo nelle tante donne acrobate di oggi che lottano per la vita nel nostro Sud e nel Mediterraneo, discriminate e oggetto di violenza, ma imperterrite nell’affermare il diritto al lavoro, all’istruzione e agli affetti.