(Foto: F.D'Agostino) |
Dalla disfatta brasiliana della Nazionale di Cesare Prandelli sembra passato un secolo eppure il passato è ancora recente ma quello che è riuscito a fare l’ex allenatore della Juventus ha dell’incredibile. In soli dieci minuti non solo ha liquidato gli Orange, terzi classificati in Brasile, ma ha ridato lustro e speranza ad una squadra che aveva perso fiducia e voglia di lottare.
Forse è ancora presto per sognare in grande ma, dopo ieri sera, lo scenario è davvero rosa. L’Italia di Conte assomiglia molto alla sua prima Juventus, quella che arrivava dai settimi posti e che, in una sola stagione, riuscì a mandare via tutti i dubbi imponendosi in serie A come la squadra migliore del campionato. E se il buongiorno si vede dal mattino, con il segno del poi, rigiocando oggi il Mondiale, forse gli Azzurri avrebbero molto più chances. Ma il passato è il passato e con Antonio Conte in panchina è tempo di guardare al futuro. Un futuro che si chiama Ciro Immobile e Luca Zaza.
La coppia gol scelta del neo C.T. non delude. Passano appena tre minuti e l’attaccante del Borussia Dortmund, lanciato da Bonucci, supera Cillessen in uscita e infila. Al 9’ il protagonista diventa Luca Zaza che si fa affossare da Martins Indi conquistando un rigore. Dal dischetto, il capitano azzurro, Daniele De Rossi, non sbaglia e dopo solo dieci minuti la partita è già chiusa con l’Italia avanti per 2-0 e gli Arancioni rimasti in dieci.
A sorprendere, però, non sono solo gli attaccanti che corrono, pressano e costruiscono chiare occasioni da rete ma tutta la squadra. Bravi gli esterni De Sciglio e Darmian a chiudere gli avversari e a farsi trovare sulla linea della palla quando è il momento di attaccare. Non deludono neanche Giaccherini e Marchisio nel ruolo d’interni che si prendono il compito d’insegnare al resto dei compagni cosa significa lavorare con Conte. E poi De Rossi, l’eterno Capitan Futuro della Roma, che si prende la fascia di capitano azzurro nella serata della rinascita e che gioca alla Pirlo in modo sublime. Non lo pressa nessuno e così si prende tutta la libertà che gli viene concessa per pensare, lanciare e costruire gioco.
Nella ripresa i sei cambi annunciati arrivano tutti. Verratti non riesce a farsi notare mentre Destro sfiora il gol di testa. E’ una Nazionale bella e vincente che conquista subito non solo il pubblico ma anche gli addetti ai lavori. Antonio Conte, però, predica umiltà: “Diciamo che al di là del risultato mi interessava vedere la risposta dei ragazzi. È stata sicuramente positiva dal punto di vista dell'impegno, dell'aggressività e dell'idea di gioco che vogliamo portare avanti. Ho trovato grande disponibilità e voglia", ha dichiarato il C.T. azzurro ai microfoni di Rai Sport. "Abbiamo lavorato insieme da soli 4 giorni - dice ancora Conte -, e il percorso è ancora lungo e difficile. Ma queste partite danno fiducia, e ci permettono di continuare a lavorare con entusiasmo. Dovevo già dare dei principi tattici, e sono contento perché ho visto grande applicazione e volontà da parte dei ragazzi. La strada è ancora molto lunga, ma io dico sempre che vincere aiuta a vincere". "Stasera ho avuto degli uomini speciali - conclude il ct - e l'importante adesso è continuare perchè si possono fare delle buone cose. Ma prima recuperiamo, perchè martedì a Oslo ci attende una battaglia. Verratti? Io lo vedo centrocampista centrale".
E ora testa a Oslo dove martedì, la Nazionale giocherà la prima gara ufficiale dell’era Conte. Contro la Norvegia, inizierà il cammino azzurro verso gli Europei del 2016.
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