PARABITA (Le) - Hanno la scrittura nel sangue. Con la loro penna parlano al mondo, tracciando solchi di vita e storie su pagine bianche.
Per questo l’Adovos “F. Greco” di Parabita li ha scelti come testimonial della nuova campagna di donazioni.
Giovani scrittori, sguardi acuti e fervide sensibilità che disegneranno, ciascuno con la sua cifra stilistica, quella solidarietà vitale di cui l’associazione si fa promotrice da oltre quarant’anni.
A inaugurare l’iniziativa sarà Giuseppe Cristaldi, parabitano doc, pungente e ruvida voce di denuncia delle storture nostrane. Dalle ingiustizie sociali di “Storia di un metronomo capovolto” all’ignominia delle morti bianche nei petrolchimici di “Un rumore di gabbiani”, dalla piaga del traffico d’organi in “Nefrhotel – mi hanno venduto un rene” ai drammi esistenziali della crisi economica raccontati in “Macelleria Equitalia”. Un incisivo impegno sociale quello dell’autore contro i malcostumi e le burocrazie che schiacciano i più deboli, colpi allo stomaco messi nero su bianco per disorientare, generare indignazione e smuovere le coscienze.
Ma c’è un’altra umanità che si può scorgere in controluce nelle pagine di Cristaldi, quella possibile, quella auspicata, quella bontà autentica lontana dal buonismo che lo scrittore ha sempre combattuto. Quella testimoniata dall’impegno Adovos e dai suoi donatori, con la loro fratellanza trasversale e disinteressata. “Prima che sia lo Stato a prendertelo, dona il tuo sangue.
Unisciti alla banda del buco (sul braccio), fallo adesso”, è il suo appello per l’appuntamento di domenica 28 Settembre, per le donazioni presso lo studio medico Dimo - Ferrari - Nicoletti di piazza Terranova. Il connubio solidarietà - cultura continuerà , poi, anche nei prossimi mesi con altri volti ed altre penne che presteranno la propria sensibilità all’associazione parabitana, testimonianza che la scrittura è per la mente quello che il sangue è per il corpo. Essenziale linfa di vita.
Per questo l’Adovos “F. Greco” di Parabita li ha scelti come testimonial della nuova campagna di donazioni.
Giovani scrittori, sguardi acuti e fervide sensibilità che disegneranno, ciascuno con la sua cifra stilistica, quella solidarietà vitale di cui l’associazione si fa promotrice da oltre quarant’anni.
A inaugurare l’iniziativa sarà Giuseppe Cristaldi, parabitano doc, pungente e ruvida voce di denuncia delle storture nostrane. Dalle ingiustizie sociali di “Storia di un metronomo capovolto” all’ignominia delle morti bianche nei petrolchimici di “Un rumore di gabbiani”, dalla piaga del traffico d’organi in “Nefrhotel – mi hanno venduto un rene” ai drammi esistenziali della crisi economica raccontati in “Macelleria Equitalia”. Un incisivo impegno sociale quello dell’autore contro i malcostumi e le burocrazie che schiacciano i più deboli, colpi allo stomaco messi nero su bianco per disorientare, generare indignazione e smuovere le coscienze.
Ma c’è un’altra umanità che si può scorgere in controluce nelle pagine di Cristaldi, quella possibile, quella auspicata, quella bontà autentica lontana dal buonismo che lo scrittore ha sempre combattuto. Quella testimoniata dall’impegno Adovos e dai suoi donatori, con la loro fratellanza trasversale e disinteressata. “Prima che sia lo Stato a prendertelo, dona il tuo sangue.
Unisciti alla banda del buco (sul braccio), fallo adesso”, è il suo appello per l’appuntamento di domenica 28 Settembre, per le donazioni presso lo studio medico Dimo - Ferrari - Nicoletti di piazza Terranova. Il connubio solidarietà - cultura continuerà , poi, anche nei prossimi mesi con altri volti ed altre penne che presteranno la propria sensibilità all’associazione parabitana, testimonianza che la scrittura è per la mente quello che il sangue è per il corpo. Essenziale linfa di vita.