Scontro tra il premier, Matteo Renzi, e i sindacati sul lavoro e, in particolare, l'art.18. ''Non stiamo difendendo noi stessi: chi vorrebbe cancellare l'articolo 18 sta cancellando la liberta' dei lavoratori". Sono le parole del segretario della Cgil Susanna Camusso a Milano.
"La sfida che lanciamo noi - ha spiegato - e' fatta dall'idea che si puo' fare lo statuto dei lavoratori, ma bisogna fare si' che tutti abbiano gli stessi diritti con contratti a tempo indeterminato". "Mi sembra che il presidente del consiglio abbia un po' troppo in mente il modello della Thatcher", ha aggiunto.
Fiom anticipa al 18 ottobre la manifestazione nazionale - "Il contratto a tutele progressive è una presa per il c... se alla fine le tutele vengono cancellate", sottolinea il segretario generale delle tute blu della Cgil, Maurizio Landini. "Lo dice la parola stessa: se vuoi dare tutele progressive a tutti alla fine ci devono essere più tutele per tutti", ha aggiunto. ''Cancellare la reintegra in caso di licenziamento ingiusto, sostituendola con un po' di soldi - ha aggiunto Landini - è una follia pura ed è contro i principi della nostra Costituzione. Lo Statuto dei lavoratori ha significato far entrare la Costituzione nelle fabbriche: perché il lavoro è un diritto e uno deve avere la dignità di poterlo fare, senza essere licenziato per le idee che ha, o perché fa il sindacalista, o per il sesso che ha ecc''. ''Dire che in Europa l'art. 18 non c'è è un'altra sciocchezza'' secondo Landini.
Fiom anticipa al 18 ottobre la manifestazione nazionale - "Il contratto a tutele progressive è una presa per il c... se alla fine le tutele vengono cancellate", sottolinea il segretario generale delle tute blu della Cgil, Maurizio Landini. "Lo dice la parola stessa: se vuoi dare tutele progressive a tutti alla fine ci devono essere più tutele per tutti", ha aggiunto. ''Cancellare la reintegra in caso di licenziamento ingiusto, sostituendola con un po' di soldi - ha aggiunto Landini - è una follia pura ed è contro i principi della nostra Costituzione. Lo Statuto dei lavoratori ha significato far entrare la Costituzione nelle fabbriche: perché il lavoro è un diritto e uno deve avere la dignità di poterlo fare, senza essere licenziato per le idee che ha, o perché fa il sindacalista, o per il sesso che ha ecc''. ''Dire che in Europa l'art. 18 non c'è è un'altra sciocchezza'' secondo Landini.
''La cosa vera è che il Governo sta cedendo ad un ricatto'' e continua a ''non affrontare il vero problema del Paese. Non è che le imprese non assumono perché c'è l'art. 18: non assumono perché non hanno da lavorare, e di questo si dovrebbe preoccupare il Governo''. Il sindacato ha quindi deciso di anticipare la manifestazione nazionale di una settimana, dal 25 al 18 ottobre, sempre di sabato. Un'accelerazione in risposta alla decisioni che, secondo il sindacato, impatterebbero sull'articolo 18. Le modalità della mobilitazione, che si svolgerà a Roma, verranno definite a breve. Resta il pacchetto di 8 ore di sciopero.