Alta tensione tra Presidenza del Consiglio e sindacati. E' scontro aperto tra Matteo Renzi e Susanna Camusso sulla riforma del lavoro. Il premier risponde alla leader della Cgil che lo accusa di avere "un po' troppo in mente la Thatcher".
"A quei sindacati che vogliono contestarci - sottolinea il premier in un videomessaggio - io chiedo: dove eravate in questi anni quando si è prodotta la più grande ingiustizia, tra chi il lavoro ce l'ha e chi no, tra chi ce l'ha a tempo indeterminato e chi precario perché si è pensato a difendere solo le battaglie ideologiche e non i problemi concreti della gente".
"Sono i diritti di chi non ha diritti quello che ci interessano - prosegue il premier - e noi li difenderemo in modo concreto e serio. Non siamo impegnati in uno scontro del passato, ideologico, non vogliamo il mercato del lavoro di Margareth Thatcher ma un mercato del lavoro giusto, con cittadini tutti uguali. Noi ci preoccupiamo per tutti, voi solo di alcuni".
La Cgil torna sulla polemica sul Jobs Act, coniando un nuovo hashtag, #fattinonideologia con cui replica alle accuse del premier, Matteo Renzi, di ieri, secondo il quale il sindacato difende le ideologie e non le persone. "Non vogliamo che chi lavora possa essere licenziato senza una ragione #fattinonideologia". Così il sindacato via Twitter sulla riforma del Lavoro e in particolare sulla discussione riguardante l'articolo 18. "Mandare tutti in serie B non è estendere i diritti e le tutele", si legge in un tweet della Cgil. Poi ancora: ''Basta insulti al sindacato: guardiamoci negli occhi e discutiamone".
"Penso che il presidente del Consiglio, nonostante le parole pesanti dette anche dai sindacalisti, faccia bene, il mio è un modesto e umile consiglio, a mantenere il profilo del premier del Governo italiano". Lo afferma il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni, a margine del convegno 'Insieme verso il futuro', a Viterbo. Durante il convegno, Bonanni si era già soffermato sull'intervento di ieri di Renzi: "non mi è piaciuto questo video contro tutti, i sindacati non sono tutti uguali".
"Sono i diritti di chi non ha diritti quello che ci interessano - prosegue il premier - e noi li difenderemo in modo concreto e serio. Non siamo impegnati in uno scontro del passato, ideologico, non vogliamo il mercato del lavoro di Margareth Thatcher ma un mercato del lavoro giusto, con cittadini tutti uguali. Noi ci preoccupiamo per tutti, voi solo di alcuni".
La Cgil torna sulla polemica sul Jobs Act, coniando un nuovo hashtag, #fattinonideologia con cui replica alle accuse del premier, Matteo Renzi, di ieri, secondo il quale il sindacato difende le ideologie e non le persone. "Non vogliamo che chi lavora possa essere licenziato senza una ragione #fattinonideologia". Così il sindacato via Twitter sulla riforma del Lavoro e in particolare sulla discussione riguardante l'articolo 18. "Mandare tutti in serie B non è estendere i diritti e le tutele", si legge in un tweet della Cgil. Poi ancora: ''Basta insulti al sindacato: guardiamoci negli occhi e discutiamone".
"Penso che il presidente del Consiglio, nonostante le parole pesanti dette anche dai sindacalisti, faccia bene, il mio è un modesto e umile consiglio, a mantenere il profilo del premier del Governo italiano". Lo afferma il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni, a margine del convegno 'Insieme verso il futuro', a Viterbo. Durante il convegno, Bonanni si era già soffermato sull'intervento di ieri di Renzi: "non mi è piaciuto questo video contro tutti, i sindacati non sono tutti uguali".