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Nel "patto educativo" per la scuola "proporremo agli insegnanti di superare il meccanismo atroce del precariato permanente e della supplentite, ma chiederemo loro di accettare che gli scatti di carriera siano basati sul merito e non semplicemente sull'anzianità : sarebbe, sarà , una svolta enorme".
Nella scuola "metteremo più soldi, ma facendo comunque tanta spending review: perché educare non è mai un costo, ma gli sprechi sono inaccettabili soprattutto nei settori chiave": scrive Renzi nella sua 'enews'.
"Nella legge di stabilità ci saranno le prime risorse e da gennaio gli atti normativi conseguenti - annuncia il premier - Nel frattempo continueremo a investire sull'edilizia scolastica, sbloccando il patto a quei comuni che hanno progetti seri, cantierabili".