Spending: altolà delle Regioni sulla sanità

Le regioni dicono no a tagli indiscriminati sulla sanità "Con il Governo abbiamo siglato in agosto un patto d'onore sulla sanità: se si rompe viene meno il rapporto di fiducia e collaborazione", ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino

"A inizio agosto - ha spiegato Chiamparino - abbiamo firmato un patto d'onore col Governo con il Patto per la salute che ci ha impegnato, entro il 31 dicembre, a scrivere piani di riordino dei servizi sanitari e ha previsto un fondo da 109 miliardi di euro, con un aumento di circa 2 miliardi e mezzo in più l'anno in più per il 2015 e il 2016 per finanziare il servizio sanitario nazionale". "Se si rompe questo patto d'onore si rompe anche il rapporto di fiducia e collaborazione che noi invece vorremmo proseguire", ha continuato Chiamparino.

Il quale ha anche reso noto di aver scritto una lettera al ministro Lorenzin dove ha chiesto di mantenere le somme e gli impegni pattuiti e di essersi attivato per un confronto con il Governo.

"Con il Governo abbiamo raggiunto risultati straordinari nella sanità, dando prova di grande responsabilità, a partire dall'intesa sul Patto per la salute, fino a quella sul riparto del Fondo sanitario nazionale. Ma i patti si rispettano": a dirlo è il governatore della Campania, Stefano Caldoro, sui prospettati tagli che starebbero per colpire la sanità. "Nessuno si sottrae alla partita dell'efficientamento - ha riferito ancora Caldoro - ma diversa cosa sono i tagli dopo che erano stati siglati precisi accordi".

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