LECCE - Evidenzia la posizione controversa del centrosinistra sulla questione Tap il consigliere regionale Erio Congedo, che chiede una posizione unitaria e una assunzione di responsabilità alle forze di governo in Puglia e al Governo nazionale.
“Sarebbe giusto e utile a questo punto - rileva - che il centrosinistra, alla fine dei conti, ci dica in maniera chiara e definitiva cosa intenda fare sulla questione Tap. I fatti sono questi: il presidente della Regione Puglia Vendola (Sel) contesta al presidente del Consiglio Renzi (Pd) di non ascoltare il territorio sulla delicata faccenda dell’approdo del gasdotto; Michele Emiliano e Antonio Maniglio (Pd) accusano il presidente della Regione Vendola (Sel) di immobilismo; l’assessore di Vendola, Nicastro, sostiene che il Pd a Roma non si sia fatto sentire; Bellanova (Pd), sottosegretaria di Renzi, accusa i partiti. Tutto questo è, di fatto, un pirotecnico palleggiamento di responsabilità più che una seria e univoca presa di posizione sul punto. Penso sia grave che i due livelli istituzionali sostenuti dal centrosinistra, gli unici con competenze decisionali sulla questione, nonché le stesse forze del centrosinistra a Bari e Roma, non abbiano una posizione definita e parlino linguaggi diversi. Nulla contro un sano dibattito interno, anzi, ma non se questo porta a mascherare una sostanziale confusione nelle responsabilità di governo su una vicenda molto importante per la Puglia e per tutto il Paese e - aggiunge - il tentativo comune di non assumersi alcuna paternità su ogni eventuale destino del gasdotto”.
“Sarebbe giusto e utile a questo punto - rileva - che il centrosinistra, alla fine dei conti, ci dica in maniera chiara e definitiva cosa intenda fare sulla questione Tap. I fatti sono questi: il presidente della Regione Puglia Vendola (Sel) contesta al presidente del Consiglio Renzi (Pd) di non ascoltare il territorio sulla delicata faccenda dell’approdo del gasdotto; Michele Emiliano e Antonio Maniglio (Pd) accusano il presidente della Regione Vendola (Sel) di immobilismo; l’assessore di Vendola, Nicastro, sostiene che il Pd a Roma non si sia fatto sentire; Bellanova (Pd), sottosegretaria di Renzi, accusa i partiti. Tutto questo è, di fatto, un pirotecnico palleggiamento di responsabilità più che una seria e univoca presa di posizione sul punto. Penso sia grave che i due livelli istituzionali sostenuti dal centrosinistra, gli unici con competenze decisionali sulla questione, nonché le stesse forze del centrosinistra a Bari e Roma, non abbiano una posizione definita e parlino linguaggi diversi. Nulla contro un sano dibattito interno, anzi, ma non se questo porta a mascherare una sostanziale confusione nelle responsabilità di governo su una vicenda molto importante per la Puglia e per tutto il Paese e - aggiunge - il tentativo comune di non assumersi alcuna paternità su ogni eventuale destino del gasdotto”.