BARI - Il Gruppo regionale di Forza Italia ha presentato una mozione, che verrà esaminata nel prossimo Consiglio regionale, per abolire la tassa per le prenotazioni di visite specialistiche e riportare la spesa a carico del Fondo Sanitario Regionale.
“E’ una proposta concreta – commenta il Capogruppo Ignazio Zullo - per dare un segnale ai cittadini pugliesi, tartassati dall’aumento delle tasse regionali, mentre nulla si continua a fare sul fronte degli sprechi. I pugliesi sono già costretti a pagare, oltre al ticket nazionale, il balzello di 1 euro per ricetta farmaceutica e di 10 euro per le ricette specialistiche, imposti da Vendola, senza considerare l’aumento dell’Irap e dell’Irpef. La questione della tassa per le prenotazioni in farmacia, e della tassazione regionale in genere, è ancora più odiosa a fronte dell’inerzia della Giunta regionale sulla spending review e sulla qualità dei servizi offerti a dir poco discutibile”.
“Perciò, abbiamo depositato la mozione che restituirà , se approvata come auspichiamo, un briciolo di equità alla pressione fiscale regionale. Su questo – conclude Zullo - contiamo sul voto del Pd ed Emiliano, se esiste per davvero, batta un colpo”.
Romano replica a Zullo: "Chiesto da settimane stop a ticket prenotazioni esami" - A stretto giro di posta giunge la dichiarazione del capogruppo Pd alla Regione Puglia, Pino Romano: "A Zullo, che oramai è sempre più distratto, deve essere sfuggito l'ordine del giorno che abbiamo depositato giorni fa per chiedere l'abolizione della delibera che prevede il pagamento dei due euro per le prenotazioni e disdette in farmacia. Quindi non so perché chieda al Pd di battere un colpo sulla questione, dal momento che da settimane abbiamo espresso la nostra contrarietà su questo provvedimento che riteniamo ingiusto. Anzi, alla giunta abbiamo chiesto che, in subordine alla soppressione della delibera, siano esentati dal pagamento dei 2 euro almeno gli anziani, i disabili e gli affetti da malattie croniche. Queste categorie, infatti, per la gravità della malattia, sono costretti a fare ricorso a più visite specialistiche diagnostiche e ambulatoriali. E sarebbero loro a pagare il prezzo più alto. Inoltre, abbiamo chiesto di consentire anche ai medici di base di effettuare il servizio Cup, permettendo così un migliore accesso al servizio pubblico da parte degli utenti. Secondo noi, infatti, il meccanismo previsto dalla delibera intaserà maggiormente i Cup ai quali si rivolgeranno soprattutto pensionati e meno abbienti".
“E’ una proposta concreta – commenta il Capogruppo Ignazio Zullo - per dare un segnale ai cittadini pugliesi, tartassati dall’aumento delle tasse regionali, mentre nulla si continua a fare sul fronte degli sprechi. I pugliesi sono già costretti a pagare, oltre al ticket nazionale, il balzello di 1 euro per ricetta farmaceutica e di 10 euro per le ricette specialistiche, imposti da Vendola, senza considerare l’aumento dell’Irap e dell’Irpef. La questione della tassa per le prenotazioni in farmacia, e della tassazione regionale in genere, è ancora più odiosa a fronte dell’inerzia della Giunta regionale sulla spending review e sulla qualità dei servizi offerti a dir poco discutibile”.
“Perciò, abbiamo depositato la mozione che restituirà , se approvata come auspichiamo, un briciolo di equità alla pressione fiscale regionale. Su questo – conclude Zullo - contiamo sul voto del Pd ed Emiliano, se esiste per davvero, batta un colpo”.
Romano replica a Zullo: "Chiesto da settimane stop a ticket prenotazioni esami" - A stretto giro di posta giunge la dichiarazione del capogruppo Pd alla Regione Puglia, Pino Romano: "A Zullo, che oramai è sempre più distratto, deve essere sfuggito l'ordine del giorno che abbiamo depositato giorni fa per chiedere l'abolizione della delibera che prevede il pagamento dei due euro per le prenotazioni e disdette in farmacia. Quindi non so perché chieda al Pd di battere un colpo sulla questione, dal momento che da settimane abbiamo espresso la nostra contrarietà su questo provvedimento che riteniamo ingiusto. Anzi, alla giunta abbiamo chiesto che, in subordine alla soppressione della delibera, siano esentati dal pagamento dei 2 euro almeno gli anziani, i disabili e gli affetti da malattie croniche. Queste categorie, infatti, per la gravità della malattia, sono costretti a fare ricorso a più visite specialistiche diagnostiche e ambulatoriali. E sarebbero loro a pagare il prezzo più alto. Inoltre, abbiamo chiesto di consentire anche ai medici di base di effettuare il servizio Cup, permettendo così un migliore accesso al servizio pubblico da parte degli utenti. Secondo noi, infatti, il meccanismo previsto dalla delibera intaserà maggiormente i Cup ai quali si rivolgeranno soprattutto pensionati e meno abbienti".