di Vittorio Polito - La sanità regionale pugliese invece di favorire malati, bisognosi e disabili di cure, li tartassa con nuovi balzelli. Infatti a pagare gli sperperi della Regione sono sempre i malati o i bisognosi di cure.
Alcuni esempi: andate in farmacia nelle ore notturne? Si paga dalle ore 22 alle 8,30 un ticket di euro 3.87 per ogni chiamata; dovete prenotare una visita o un esame in farmacia? Si paga per ogni ricetta o per ogni singola prenotazione 2 euro. Provvedimento, quest’ultimo, che ci ha regalato l’ex assessore Elena Gentile prima di “staccarsi” dalla poltrona regionale e che il neo assessore Pentassuglia ha messo in opera.
In sostanza pazienti, anziani e disabili che potevano prenotare alla farmacia sotto casa o nelle immediate vicinanze, ora non lo possono fare più se non pagando il ticket, diversamente devono recarsi ai relativi centri di prenotazione (CUP), sobbarcandosi tutti i disagi, soprattutto se privi di auto o non in grado di guidare, del trasferimento con mezzi pubblici (ancora un ticket di un euro, se andata e ritorno in 75 minuti, altrimenti diventano 2 se si utilizzano mezzi urbani), per non parlare di coloro che non si trovano nella stessa località sedi di CUP e quindi costretti ad utilizzare servizi extraurbani.
Vendola & C. dovrebbero quantomeno vergognarsi di “punire” ancora una volta gli utenti della sanità , ormai più che stanchi dei maltrattamenti materiali e morali che subiscono, con queste strane imposizioni che prevedono continui esborsi di moneta in un momento particolarmente critico per l’economia specialmente individuale.
Qualcuno ha proposto l’esenzione per anziani e disabili, cosa che dovrebbe estendersi anche a coloro che godono (si fa per dire) delle esenzioni totali, evitando così anche le lunghe ed estenuanti code (di ore talvolta) agli sportelli dei CUP. Gli altri provvedimenti annunciati, ma ancora in fase di studio (liste d’attese, ecc.) sono solo “promesse da marinaio”.
Alcuni esempi: andate in farmacia nelle ore notturne? Si paga dalle ore 22 alle 8,30 un ticket di euro 3.87 per ogni chiamata; dovete prenotare una visita o un esame in farmacia? Si paga per ogni ricetta o per ogni singola prenotazione 2 euro. Provvedimento, quest’ultimo, che ci ha regalato l’ex assessore Elena Gentile prima di “staccarsi” dalla poltrona regionale e che il neo assessore Pentassuglia ha messo in opera.
In sostanza pazienti, anziani e disabili che potevano prenotare alla farmacia sotto casa o nelle immediate vicinanze, ora non lo possono fare più se non pagando il ticket, diversamente devono recarsi ai relativi centri di prenotazione (CUP), sobbarcandosi tutti i disagi, soprattutto se privi di auto o non in grado di guidare, del trasferimento con mezzi pubblici (ancora un ticket di un euro, se andata e ritorno in 75 minuti, altrimenti diventano 2 se si utilizzano mezzi urbani), per non parlare di coloro che non si trovano nella stessa località sedi di CUP e quindi costretti ad utilizzare servizi extraurbani.
Vendola & C. dovrebbero quantomeno vergognarsi di “punire” ancora una volta gli utenti della sanità , ormai più che stanchi dei maltrattamenti materiali e morali che subiscono, con queste strane imposizioni che prevedono continui esborsi di moneta in un momento particolarmente critico per l’economia specialmente individuale.
Qualcuno ha proposto l’esenzione per anziani e disabili, cosa che dovrebbe estendersi anche a coloro che godono (si fa per dire) delle esenzioni totali, evitando così anche le lunghe ed estenuanti code (di ore talvolta) agli sportelli dei CUP. Gli altri provvedimenti annunciati, ma ancora in fase di studio (liste d’attese, ecc.) sono solo “promesse da marinaio”.