TOP E FLOP | Bari, è ora di rialzare la cresta!

TOP: DEFENDIFLOP: STEVANOVIC
Ennesimo passo falso. Allo stadio Menti di Vicenza, nel turno infrasettimanale della quinta giornata, il Bari esce sconfitto dopo 90 minuti di sofferenza. Prestazione inguardabile, da tutti i punti di vista, e squadra senza mordente; forse stanca del troppo carico di lavoro accusato in settimana. Un Bari poco concreto ed ancora penetrabile nella fase difensiva.Tanti fraseggi e poca concretezza.


COSA VA Praticamente nulla. I galletti entrati in campo oggi sono un'altra squadra, rispetto all'undici sceso in campo che ha sconfitto il Livorno con una prestazione impeccabile. Gli unici sussulti biancorossi si sono verificati con alcune occasioni di Capitan Caputo e Defendi; gli unici che hanno disputato una partita al di sopra dell'insufficienza. E' proprio con Defendi, infatti, che a ridosso del '90 il Bari sfiora la rete con un gran tiro da fuori, parato dall'ottimo Bremec. Di Caputo, inoltre, la traversa che i galletti colpiscono ad inizio ripresa con un'ottima incursione sulla fascia.


COSA NON VA Il primo ad assumersi le colpe di questa disfatta dev'essere l'allenatore. Poco convincete nel motivare la squadra, entrata con una mentalità non adatta ad affrontare la gara. Vero, pesa il fatto che in tre giorni si sono giocate due partite ma anche alcuni errori da parte dei singoli hanno pesato. Irriconoscibile Sabelli, così come Sciaudone, per non parlare della palla persa da Stevanovic in occasione del gol. Ancora una prestazione negativa per Stoian che non riesce mai a rendersi pericoloso, lento ed impacciato nel dribbling. Dopo il gol, si spegne l’interruttore, che forse non era mai stato acceso. Il Bari non riesce più a rendersi pericoloso, nonostante l’ingresso di Rozzi che prende il posto di Sabelli. Insomma è la prova di tutto l'undici che ha inciso; oggi al di sotto delle aspettative di tutti. Un Bari disordinato, che non riesce mai a rendersi pericoloso. Mister Mangia, c’è ancora tanto lavoro da fare.