Contro l'ex fidanzato di Simonetta Cesaroni, Raniero Busco, uccisa a Roma il 7 agosto del 1990 a via Poma, non ci sono prove in grado di accusarlo del delitto della ragazza. Lo evidenzia la Cassazione nelle 30 pagine di motivazione del definitivo proscioglimento di Busco.
Secondo la Suprema Corte il verdetto di proscioglimento di Busco emesso dalla Corte d'Assise d'appello di Roma il 27 aprile 2012 risponde alle regole della "congruità e completezza della motivazione" ed ha una "manifesta logicità".
Secondo la Suprema Corte il verdetto di proscioglimento di Busco emesso dalla Corte d'Assise d'appello di Roma il 27 aprile 2012 risponde alle regole della "congruità e completezza della motivazione" ed ha una "manifesta logicità".
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