BARI - "Ma perché a pagare deve essere sempre l'agricoltura? Il settore primario è strategico per la crescita del Paese. Forse sarebbe il caso di ribadirlo con forza a Bruxelles". E' il commento del senatore Dario Stefàno, membro della Commissione Agricoltura in Senato e già coordinatore degli assessori all'agricoltura nella conferenza Stato - Regioni, alla notizia dei tagli di Bruxelles al bilancio agricolo per finanziare altre politiche europee nel 2015.
"Eliminare quasi 500 milioni di euro dalla gestione della Pac - sottolinea ancora Stefàno - e, dunque, sottrarre ulteriori risorse al mondo agricolo, per quanto ci riguarda, significa umiliare ingiustamente un settore che in Italia ha meglio saputo tenere testa alla crisi, sopravvivendo a disattenzioni e tagli continui, ad alcune politiche poco chiare dettate dall'Europa e, di recente, anche ai contraccolpi dell'embargo russo".
"Questo semestre Ue a guida italiana - conclude Stefàno - è un'occasione storica e mi aspetto maggiore incisività da parte del governo italiano a difesa degli interessi dei nostri agricoltori e per la valorizzazione di un comparto che ha sempre dimostrato di essere volano di crescita e sviluppo per i territori, per le produzioni e per il tessuto economico nazionale".
"Eliminare quasi 500 milioni di euro dalla gestione della Pac - sottolinea ancora Stefàno - e, dunque, sottrarre ulteriori risorse al mondo agricolo, per quanto ci riguarda, significa umiliare ingiustamente un settore che in Italia ha meglio saputo tenere testa alla crisi, sopravvivendo a disattenzioni e tagli continui, ad alcune politiche poco chiare dettate dall'Europa e, di recente, anche ai contraccolpi dell'embargo russo".
"Questo semestre Ue a guida italiana - conclude Stefàno - è un'occasione storica e mi aspetto maggiore incisività da parte del governo italiano a difesa degli interessi dei nostri agricoltori e per la valorizzazione di un comparto che ha sempre dimostrato di essere volano di crescita e sviluppo per i territori, per le produzioni e per il tessuto economico nazionale".