LECCE - In questi giorni è vivo in città il dibattito circa l’annunciato progetto di una possibile istituzione di un’Università islamica a Lecce. A tal proposito, si precisa che né l’Arcidiocesi né l’Arcivescovo sono mai intervenuti ufficialmente in merito: stupisce perciò che alcuni articoli, riflessioni e dichiarazioni sulla stampa di esponenti del nostro territorio riportino ancora oggi l’“apertura” di questa Chiesa locale.
L’arcivescovo Domenico Umberto D’Ambrosio, rispondendo nei giorni scorsi ad una preoccupazione a lui manifestata in un veloce scambio di battute al termine di una celebrazione in una parrocchia della città, ha semplicemente dichiarato: “Siamo aperti alla tolleranza religiosa”; inoltre: “siamo in un mondo globalizzato in cui bisogna accettare la libera espressione altrui. E lo facciamo anche quando gli altri non lo permettono a noi”. Concetti da sempre cari alla Chiesa Cattolica, all’Arcidiocesi di Lecce e all’Arcivescovo, che certamente non costituiscono assenso o dissenso per un’opera nella quale l’Istituzione ecclesiastica non è coinvolta e della quale non si conoscono ufficialmente né la piattaforma progettuale, né i metodi, né gli approcci.
In un tempo molto caratterizzato da rapporti non sempre facili a livello mondiale, con la comunità islamica salentina, con il suo Imam e con tutti gli amici di fede musulmana - così come con gli esponenti delle altre fedi - è in atto da tempo un percorso di reciproca conoscenza, fatto di incontri e di momenti di riflessione, che certamente continueranno con amicizia e rispetto.
L’arcivescovo Domenico Umberto D’Ambrosio, rispondendo nei giorni scorsi ad una preoccupazione a lui manifestata in un veloce scambio di battute al termine di una celebrazione in una parrocchia della città, ha semplicemente dichiarato: “Siamo aperti alla tolleranza religiosa”; inoltre: “siamo in un mondo globalizzato in cui bisogna accettare la libera espressione altrui. E lo facciamo anche quando gli altri non lo permettono a noi”. Concetti da sempre cari alla Chiesa Cattolica, all’Arcidiocesi di Lecce e all’Arcivescovo, che certamente non costituiscono assenso o dissenso per un’opera nella quale l’Istituzione ecclesiastica non è coinvolta e della quale non si conoscono ufficialmente né la piattaforma progettuale, né i metodi, né gli approcci.
In un tempo molto caratterizzato da rapporti non sempre facili a livello mondiale, con la comunità islamica salentina, con il suo Imam e con tutti gli amici di fede musulmana - così come con gli esponenti delle altre fedi - è in atto da tempo un percorso di reciproca conoscenza, fatto di incontri e di momenti di riflessione, che certamente continueranno con amicizia e rispetto.