La Francia di Hollande si ribella alle regole del Patto di Stabilita' e dice 'no' a nuove misure di austerita', ma Bruxelles le ricorda che i paesi membri devono rispettare gli impegni presi.
Il governo francese prevede, nella legge di bilancio per il 2015, un deficit che quest'anno si attestera' al 4,4% del Pil, l'anno prossimo si restringera' al 4,3%, nel 2016 scendera' al 3,8% e solo nel 2017 andra' al 2,8%, cioe' sotto il tetto del 3%. In precedenza Parigi si era impegnata a scendere sotto il 3% fin da quest'anno. "Abbiamo preso la decisione di adattare il passo di riduzione del Pil - spiega il ministro delle Finanze, Michel Sapin - alla situazione economica del paese".
"La nostra politica economica - aggiunge Sapin - non sta cambiando, ma il deficit sara' ridotto piu' lentamente del previsto a causa delle circostanze economiche".
"Nessun ulteriore sforzo - si legge in un comunicato che accompagna i numeri della legge di bilancio - sara' richiesto alla Francia, perche' il governo - assumendosi la responsabilita' di bilancio di rimettere sulla giusta strada il paese - respinge l'austerita'".
A stretto giro di posta la replica di Bruxelles, che ricorda a Parigi che gli Stati europei "devono rispettare le raccomandazioni specifiche per paese" che sono state approvate dal Consiglio Ue su proposta della Commissione, ha spiegato il portavoce del commissario agli Affari economici e finanziari Simon O' Connor senza commentare nello specifico i recenti annunci sui conti pubblici di Italia e Francia. "Gli impegni presi dagli Stati nei confronti degli altri - ha detto - sono comuni e il ruolo della commissione e' quello di dire se i progetti di bilancio metteranno gli Stati sulla strada giusta per rispettare tali impegni".
Glaciale la cancelliera Angela Merkel, che chiede che tutti gli stati dell'Unione europea "facciano i loro compiti" e "rispettino pienamente gli impegni" presi, altrimenti ne va della credibilita' dell'Europa. "Una crescita sostenibile di lunga durata - dice Merkel - si puo' raggiungere soltanto sulla base di una solida politica di bilancio. Questo e' alla base della credibilita' dell'Unione europea". "Non siamo al punto - aggiunge - in cui possiamo dire che la crisi e' completamente alle nostre spalle. Per questo ora e' importante per tutti rispettare pienamente gli obblighi e gli impegni in modo credibile". "Questo - dice ancora Merkel - si piu' essere fatto soltanto dai singoli stati membri. E' nella responsabilita' di ciascuno stato fare i propri compiti per migliorare la competitivita'".
"La nostra politica economica - aggiunge Sapin - non sta cambiando, ma il deficit sara' ridotto piu' lentamente del previsto a causa delle circostanze economiche".
"Nessun ulteriore sforzo - si legge in un comunicato che accompagna i numeri della legge di bilancio - sara' richiesto alla Francia, perche' il governo - assumendosi la responsabilita' di bilancio di rimettere sulla giusta strada il paese - respinge l'austerita'".
A stretto giro di posta la replica di Bruxelles, che ricorda a Parigi che gli Stati europei "devono rispettare le raccomandazioni specifiche per paese" che sono state approvate dal Consiglio Ue su proposta della Commissione, ha spiegato il portavoce del commissario agli Affari economici e finanziari Simon O' Connor senza commentare nello specifico i recenti annunci sui conti pubblici di Italia e Francia. "Gli impegni presi dagli Stati nei confronti degli altri - ha detto - sono comuni e il ruolo della commissione e' quello di dire se i progetti di bilancio metteranno gli Stati sulla strada giusta per rispettare tali impegni".
Glaciale la cancelliera Angela Merkel, che chiede che tutti gli stati dell'Unione europea "facciano i loro compiti" e "rispettino pienamente gli impegni" presi, altrimenti ne va della credibilita' dell'Europa. "Una crescita sostenibile di lunga durata - dice Merkel - si puo' raggiungere soltanto sulla base di una solida politica di bilancio. Questo e' alla base della credibilita' dell'Unione europea". "Non siamo al punto - aggiunge - in cui possiamo dire che la crisi e' completamente alle nostre spalle. Per questo ora e' importante per tutti rispettare pienamente gli obblighi e gli impegni in modo credibile". "Questo - dice ancora Merkel - si piu' essere fatto soltanto dai singoli stati membri. E' nella responsabilita' di ciascuno stato fare i propri compiti per migliorare la competitivita'".