Bracconaggio: scoperti e smantellati richiami acustici nel Tarantino

TARANTO - E’ periodo di passo migratorio e molte specie di uccelli finiscono vittime della piaga del bracconaggio ovvero di pratiche di caccia illegali, come quella notturna o in aree protette o in periodi interdetti o, ancora, con mezzi vietati. A riferirlo in una nota Lipu Puglia.

Tra i mezzi vietati e più subdoli - prosegue la nota - ci sono i richiami acustici: riproduttori sonori che a ciclo continuo lanciano richiami per attirare con l’inganno la fauna selvatica in aree dove poi saranno comodamente abbattuti da bracconieri senza scrupoli.

Si tratta di apparecchi sofisticati, dotati di telecomandi o programmabili con timer e per tipologia di richiami, cosi da gestire a distanza il funzionamento indisturbato nelle ore notturne.

E’ quanto accade nelle campagne pugliesi ai danni, ad esempio, di Quaglie, Allodole, e altre specie le cui popolazioni, che si sono riprodotte al nord, in questo periodo migrano a sud per svernare o solo per sostare nelle nostre zone dove trovano rifugio e alimentazione.

In particolare nel Tarantino, - spiega la nota - agro di Maruggio, alcuni soci Lipu sono stati attratti in ore tardo serali da richiami ripetitivi nei pascoli ricchi di avifauna in loc. Le Fabriche, individuando cosi un potente sistema di emissione acustica funzionale all’attività di bracconaggio.


La Polizia Faunistico Ambientale della Provincia di Taranto è quindi intervenuta con una pattuglia capeggiata dal tenente Michele Frascina e ha scoperto la presenza dell’apparecchiatura blindata in una cassa metallica, a sua volta incassata in una colata di calcestruzzo: un piccolo bunker praticamente inamovibile. Tanto che si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco di Manduria per rimuovere il manufatto !

“Tali episodi dimostrano come sia fondamentale il controllo del territorio e il presidio delle autorità preposte. Ringraziamo la Polizia Provinciale e il tenente Frascina – afferma Paola Lodeserto della Lipu di Taranto - per la professionalità e la prontezza di questo intervento ma anche per le ulteriori attività di contrasto, tutt’ora in corso, a questa forma di bracconaggio.”.

Tale impianto, ovviamente, non è l’unico di questo genere: infatti la stessa Polizia Provinciale, come accaduto in altri anni, ha individuato e smantellato sempre in questi giorni altri simili manufatti nello stesso comprensorio, conclude la nota Lipu.

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