di Nicola Zuccaro - E' di marca pugliese la Commissione bicamerale d'inchiesta sul Caso Moro. All'indomani della sua istituzione,
si rileva la presenza di 6 deputati e di 4 senatori. I rappresentanti "pugliesi" di Montecitorio sono: Pino Pisicchio, Rocco Palese,
Antonio Distaso, Francesco Paolo Sisto, Gaetano Piepoli e Gerolamo Grassi; quest'ultimo, il promotore della stessa.
Per quanto riguarda, invece, i rappresentanti "pugliesi" di Palazzo Madama, i componenti sono: Lucio Tarquinio, Luigi D'Ambrosio Lettieri e Piero Liuzzi. L'organismo parlamentare presieduto dall'On.Giuseppe Fioroni - svincolato dal segreto d'ufficio - potrà fare piena luce su uno dei tanti misteri italiani, più volte riaperti, e sul quale, a distanza di 36 anni, continuano ad emergere quei particolari e quelle rivelazioni, che hanno indotto e condotto a riaprire il Caso Moro.
La presenza bipartisan dei parlamentari pugliesi che siedono ai banchi sia di Montecitorio che di Palazzo Madama, rappresenta la riconoscenza allo statista (originario di Maglie e cresciuto fra Taranto e Bari) per il prestigio che dette alla Puglia, per mezzo della sua azione politica e della sua profonda sensibilità sociale, religiosa e culturale.
Per quanto riguarda, invece, i rappresentanti "pugliesi" di Palazzo Madama, i componenti sono: Lucio Tarquinio, Luigi D'Ambrosio Lettieri e Piero Liuzzi. L'organismo parlamentare presieduto dall'On.Giuseppe Fioroni - svincolato dal segreto d'ufficio - potrà fare piena luce su uno dei tanti misteri italiani, più volte riaperti, e sul quale, a distanza di 36 anni, continuano ad emergere quei particolari e quelle rivelazioni, che hanno indotto e condotto a riaprire il Caso Moro.
La presenza bipartisan dei parlamentari pugliesi che siedono ai banchi sia di Montecitorio che di Palazzo Madama, rappresenta la riconoscenza allo statista (originario di Maglie e cresciuto fra Taranto e Bari) per il prestigio che dette alla Puglia, per mezzo della sua azione politica e della sua profonda sensibilità sociale, religiosa e culturale.