di Pierpaolo De Natale – Clizia Incorvaia, nata e cresciuta in Sicilia, dopo la maturità si trasferisce a Milano. Una laurea in Scienze della comunicazione e la partecipazione e numerosi spot nazionali in qualità di modella la catapultano nel mondo dello spettacolo. Clizia comincia fin da subito con la conduzione di "glamour Shots" su Sky, per poi intraprendere la collaborazione televisiva con Piero Chiambretti. Markette, Chiambretti Night e Chiambretti Super Market la vedono impegnata al fianco del notoshowman.
Sua passione principale? La moda. Ecco cosa si può leggere sulla sua FanPage di Facebook: "Adoro la moda anni '60, anzi amo tutto di quell'epoca... abiti, trucco, capelli cotonati, musica. Se potessi rinascere, sceglierei quel periodo e con un abitino a trapezio e i capelli cotonati ballerei il twist al
ritmo del juke-box! Ahm, dimenticavo... la mia unica icona di stile è Brigitte Bardot! Sono una fashionista nata, anzi non vorrei essere presuntuosa, ma preferisco "trend setter", ossia una che anticipa le tendenze. Ho sempre spulciato negli armadi di nonna Maria, quando ancora il "vintage" non si sapeva se fosse una pietanza o un tipo di pittura".
1. Clizia, fin da piccola hai scelto di far della moda il centro della tua vita. Cosa ti dà in più questo settore rispetto agli altri?
Sicuramente la possibilità di viaggiare. Sono stata ad Amburgo, Barcellona e negli States a soli vent'anni. Ed essere a contatto con varie culture; poiché l'ambiente della moda è internazionale, incontri la modella tedesca a Barcellona, che magari con te condivide casa e ti insegna una ricetta della sua cultura; poi lavori con il fotografo francese e così via! Ti dà tanta flessibilità mentale il contatto con persone che sono cittadine del mondo!
2. Sappiamo che sei impegnata, oltre che come modella, anche per il Chiambretti Night, programma tv a cui hai partecipato a più riprese in diverse edizioni. Raccontaci la tua esperienza con Piero.
Piero è la migliore scuola di vita e di lavoro. Mi ha donato più sicurezza e prontezza a livello umano. Grazie a lui ho lavorato sulla mia timidezza, ero molto timida sapete? E poi mi ha insegnato ad essere professionale, dunque prepararsi sempre, studiare, leggere, documentarsi, non cadere mai nel qualunquismo... e poi è un entusiasta, con lui ci divertiamo sempre, prima di iniziar ogni puntata ci grida "Iniziamo a far casino!".
3. In merito al tuo blog personale, "Il punto C", hai scritto "L'esigenza di indossare una "maschera" nasce come provocazione contro una società popolata da donne "bambola", merce, oggetto, e per ricordare che non siamo Barbie!". Qual è la tua maschera? Funziona?
Funziona, eccome! Le donne son' stufe delle veline, delle donne stereotipate, tutte uguali, con stesso taglio di capelli, stesso colore, stesso look, stesse mimiche. Pertanto tutte le donne intelligenti a hanno colto il mio messaggio che sostanzialmente significa: "Distinguetevi donne, siete tutte diverse e per questo uniche ed inimitabili, puntate sulla vostra diversità!". E poi la maschera di Barbie è un archetipo a cui nessuno sfugge, quando la fotografavo per strada, per la Vogue Fashion Night, la gente impazziva. Uomini, donne, bambini: nessuno rimaneva indifferente al fascino della Barbie.
4. A cosa aspiri al momento? E invece, chi ti piacerebbe essere tra quindici anni?
Adesso mi sto impegnando nel campo della recitazione, grazie ad una grande donna che è la mia agente. Però la tv e la moda, dunque il mio blog www.ilpuntoc.net che conta tantissmi followers (nato per gioco, divenuto un lavoro) rimangono, eccome! Tra quindici anni sarò una professionista, nell'ambito del fashion e della comunicazione televisiva, una brava mamma e una brava moglie! Si sa, tutte sogniamo l'abito bianco e l'amore eterno!
Sua passione principale? La moda. Ecco cosa si può leggere sulla sua FanPage di Facebook: "Adoro la moda anni '60, anzi amo tutto di quell'epoca... abiti, trucco, capelli cotonati, musica. Se potessi rinascere, sceglierei quel periodo e con un abitino a trapezio e i capelli cotonati ballerei il twist al
ritmo del juke-box! Ahm, dimenticavo... la mia unica icona di stile è Brigitte Bardot! Sono una fashionista nata, anzi non vorrei essere presuntuosa, ma preferisco "trend setter", ossia una che anticipa le tendenze. Ho sempre spulciato negli armadi di nonna Maria, quando ancora il "vintage" non si sapeva se fosse una pietanza o un tipo di pittura".
1. Clizia, fin da piccola hai scelto di far della moda il centro della tua vita. Cosa ti dà in più questo settore rispetto agli altri?
Sicuramente la possibilità di viaggiare. Sono stata ad Amburgo, Barcellona e negli States a soli vent'anni. Ed essere a contatto con varie culture; poiché l'ambiente della moda è internazionale, incontri la modella tedesca a Barcellona, che magari con te condivide casa e ti insegna una ricetta della sua cultura; poi lavori con il fotografo francese e così via! Ti dà tanta flessibilità mentale il contatto con persone che sono cittadine del mondo!
2. Sappiamo che sei impegnata, oltre che come modella, anche per il Chiambretti Night, programma tv a cui hai partecipato a più riprese in diverse edizioni. Raccontaci la tua esperienza con Piero.
Piero è la migliore scuola di vita e di lavoro. Mi ha donato più sicurezza e prontezza a livello umano. Grazie a lui ho lavorato sulla mia timidezza, ero molto timida sapete? E poi mi ha insegnato ad essere professionale, dunque prepararsi sempre, studiare, leggere, documentarsi, non cadere mai nel qualunquismo... e poi è un entusiasta, con lui ci divertiamo sempre, prima di iniziar ogni puntata ci grida "Iniziamo a far casino!".
3. In merito al tuo blog personale, "Il punto C", hai scritto "L'esigenza di indossare una "maschera" nasce come provocazione contro una società popolata da donne "bambola", merce, oggetto, e per ricordare che non siamo Barbie!". Qual è la tua maschera? Funziona?
Funziona, eccome! Le donne son' stufe delle veline, delle donne stereotipate, tutte uguali, con stesso taglio di capelli, stesso colore, stesso look, stesse mimiche. Pertanto tutte le donne intelligenti a hanno colto il mio messaggio che sostanzialmente significa: "Distinguetevi donne, siete tutte diverse e per questo uniche ed inimitabili, puntate sulla vostra diversità!". E poi la maschera di Barbie è un archetipo a cui nessuno sfugge, quando la fotografavo per strada, per la Vogue Fashion Night, la gente impazziva. Uomini, donne, bambini: nessuno rimaneva indifferente al fascino della Barbie.
4. A cosa aspiri al momento? E invece, chi ti piacerebbe essere tra quindici anni?
Adesso mi sto impegnando nel campo della recitazione, grazie ad una grande donna che è la mia agente. Però la tv e la moda, dunque il mio blog www.ilpuntoc.net che conta tantissmi followers (nato per gioco, divenuto un lavoro) rimangono, eccome! Tra quindici anni sarò una professionista, nell'ambito del fashion e della comunicazione televisiva, una brava mamma e una brava moglie! Si sa, tutte sogniamo l'abito bianco e l'amore eterno!