LECCE - Le più grandi società di bibite gassate al mondo stanno per lanciare nuove bevande a basso contenuto calorico che condividono un ingrediente comune: la stevia, una pianta utilizzata come dolcificante.Le etichette di questi prodotti concorrenti condividono anche un colore comune: verde, proprio come la pianta di stevia in sé. PepsiCo sta lanciando il suo prodotto, Pepsi "True", a metà ottobre, ma può essere acquistata solo online attraverso Amazon.
Coca-Cola ha già venduto la sua bevanda a base di stevia, Coca-Cola Life, in Argentina, Cile, Gran Bretagna e Messico. Il prodotto ha fatto il suo debutto negli Stati Uniti nel mese di agosto, ma solo negli stati del sud come la Georgia, Florida e Nord e Sud Carolina. Nel mese di novembre, la Coca-Cola Life verrà definitivamente lanciata a livello nazionale.Pepsi "True" è disponibile in una lattina verde ed è confezionato in contenitori di 12-pack verdi. Coca-Cola Life è venduta in lattine e bottiglie di vetro da 8 once (226 grammi circa) con etichette verdi.
Pepsi sostiene che la sua bevanda a base di stevia ha il 30% in meno di zucchero delle normali Pepsi e non contiene sciroppo di fruttosio o dolcificanti artificiali.Coca-Cola precisa che le bottiglie da 8 once di Life contengono 60 calorie, che corrispondono al 35% di calorie in meno rispetto alle altre bibite.Il lancio del prodotto a basso contenuto calorico segue la scia di uno sforzo a livello di settore, annunciato il mese scorso da Coca-Cola, PepsiCo, Dr. Pepper Snapple Group e l'American Beverage Association, per ridurre le calorie delle bevande del 20% entro il 2025.Le bevande gassate non sono mai state nel cuore dei consumatori attenti alla salute.
Uno studio recente ha detto che il divieto di soda nell'alimentazione impedirebbe a 141.000 bambini di ingrassare e ad altri 240.000 di sviluppare il diabete.Resta da vedere come le bevande alla stevia prenderanno piede tra i consumatori e quando, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” saranno messe in commercio anche in Italia dove ancora non è stata avviata quella battaglia alle bibite gassate che da anni come associazione sosteniamo.
Il ritardo nel lancio di alternative come quelle a base del vegetale in questione, probabilmente sta proprio nella strategia delle aziende produttrici che non vedendo nei principali mercati europei alcuna barriera da parte dei governi nazionali nella commercializzazione di bevande gassate e dolcificate, non ritengono necessario adottare quelle strategie promesse tese alla riduzione del contenuto di zuccheri nelle stesse.
Il ritardo nel lancio di alternative come quelle a base del vegetale in questione, probabilmente sta proprio nella strategia delle aziende produttrici che non vedendo nei principali mercati europei alcuna barriera da parte dei governi nazionali nella commercializzazione di bevande gassate e dolcificate, non ritengono necessario adottare quelle strategie promesse tese alla riduzione del contenuto di zuccheri nelle stesse.