Tragedia in pieno stile nel primo pomeriggio nella Capitale, dove una madre ha ucciso due figli, e ferito gravemente un terzo, e poi si e' suicidati impiccandosi. Il delitto si è consumato in un appartamento di via Carlo Felice al civico 69, nel quartiere San Giovanni.
La bimba, trasportata dal 118 all'ospedale San Giovanni, è l'unica sopravvissuta all'interno dell'appartamento di via Carlo Felice dove sono stati trovati la donna e i suoi due bambini morti.
Secondo quanto si è appreso, la bimba ha un'età apparente di circa 4 anni e numerosi tagli sul corpo.
Davanti ai soccorritori vere scene dell'orrore e nelle stanze dove sono stati trovati i cadaveri dei bambini c'era sangue ovunque.
Le vittime sono tutte di nazionalità marocchina. All'origine della tragedia ci sarebbe una lite tra marito e moglie. Stando ad una prima ricostruzione, la donna, dopo avere litigato col marito e averlo ferito, avrebbe poi scatenato la sua rabbia sui figli e successivamente si sarebbe uccisa. Probabilmente la donna ha ucciso i figli in un secondo momento, dopo che il marito si era allontanato per farsi medicare la ferita. A scoprire i corpi un amico di famiglia allertato dal marito, ricoverato in ospedale, perché non riusciva a contattare la moglie.
Secondo quanto si è appreso, la bimba ha un'età apparente di circa 4 anni e numerosi tagli sul corpo.
Davanti ai soccorritori vere scene dell'orrore e nelle stanze dove sono stati trovati i cadaveri dei bambini c'era sangue ovunque.
La drammatica scoperta e' stata fatta dal personale del 118 che poi ha avvisato la polizia.
Le vittime sono tutte di nazionalità marocchina. All'origine della tragedia ci sarebbe una lite tra marito e moglie. Stando ad una prima ricostruzione, la donna, dopo avere litigato col marito e averlo ferito, avrebbe poi scatenato la sua rabbia sui figli e successivamente si sarebbe uccisa. Probabilmente la donna ha ucciso i figli in un secondo momento, dopo che il marito si era allontanato per farsi medicare la ferita. A scoprire i corpi un amico di famiglia allertato dal marito, ricoverato in ospedale, perché non riusciva a contattare la moglie.