L'ebola fa sempre più paura agli Usa. Un secondo operatore sanitario in Texas e' risultato positivo al test del virus. A riferirlo il dipartimento dei servizi sanitari locale. Si tratta del secondo caso di contagio registrato nello Stato americano, dove l'8 ottobre e' morto il paziente zero, Thomas Duncan, il liberiano che ha portato il virus negli Stati Uniti.
L'operatore sanitario, tra quelli che avevano curato Duncan a Dallas, e' stato immediatamente isolato martedi' dopo aver accusato alcuni sintomi dell'ebola e sottoposto alle analisi. "I funzionari hanno interrogato l'ultimo paziente per identificare velocemente ogni contatto opotenziale esposizione, e queste persone verranno monitorate", ha evidenziato il dipartimento in un comunicato.
L'operatore sanitario, tra quelli che avevano curato Duncan a Dallas, e' stato immediatamente isolato martedi' dopo aver accusato alcuni sintomi dell'ebola e sottoposto alle analisi. "I funzionari hanno interrogato l'ultimo paziente per identificare velocemente ogni contatto opotenziale esposizione, e queste persone verranno monitorate", ha evidenziato il dipartimento in un comunicato.
La notizia del secondo contagio tra gli operatori sanitariche si erano presi cura del 'paziente zero' e' destinata a suscitare polemiche dopo che poche ore prima proprio le infermiere del Presbyterian Hospital di Dallas avevano messo sotto accusa le autorita' sanitarie, sostenendo che non erano state fornite loro indicazioni su come trattare il paziente.
Una versione che contrasta con quella ufficiale e anche con quanto sostenuto da Thomas Frieden, a capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) di Atlanta, che la scorsa settimana, alla luce del primo contagio, aveva parlato di una "violazione del protocollo"da parte degli operatori sanitari.
Una versione che contrasta con quella ufficiale e anche con quanto sostenuto da Thomas Frieden, a capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) di Atlanta, che la scorsa settimana, alla luce del primo contagio, aveva parlato di una "violazione del protocollo"da parte degli operatori sanitari.