Frequenze TV: dal Consiglio no alla soppressione di 12 canali

BARI - Il rischio della soppressione di 12 delle 18 reti digitali televisive pugliesi, a causa di presunte interferenze oltre Adriatico, è stato oggetto dell’incontro che si è tenuto in Aula tra consiglieri regionali e parlamentari pugliesi alla presenza del direttore della Direzione Reti e Servizi di Comunicazione Elettronica dell’Agcom Vincenzo Lobianco, del presidente del Corecom Puglia Felice Blasi e del presidente delle Radiotelevisive europee associate Antonio Diomede.

Il dibattito è stato introdotto dal presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna che ha confermato la disponibilità ad avviare un’interlocuzione con il sottosegretario alle telecomunicazione e frequenze Antonello Giacomelli e cercare di giungere in sede di conferenza Stato-Regioni ad una soluzione dei problemi urgenti scaturiti dalla delibera 480 del 2014 dell’Autorità nazionale garante per le comunicazioni (Agcom), che ha rivisto il piano nazionale di assegnazione delle frequenze televisive, per evitare le sanzioni comminate dall’UE a causa dei disturbi ai segnali televisivi irradiati verso i Paesi comunitari confinanti.

Il presidente Introna ha evidenziato il fatto che l’applicazione del provvedimento Agcom comporterebbe lo ‘spegnimento’ di numerose emittenti private pugliesi, con pesanti ricadute sul pluralismo dell’informazione locale e sull’occupazione di giornalisti, tecnici e dipendenti delle aziende televisive. Di qui la necessità di far slittare oltre il 31 dicembre la data in cui dovrebbero essere disattivati gli impianti che trasmettono sulle frequenze escluse dalla pianificazione che provocano interferenze segnalate da un Paese estero confinante.

Per scongiurare questo rischio ha ribadito Introna, il Consiglio regionale ha già approvato all’unanimità un ordine del giorno con il quale chiede al presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministero dello Sviluppo economico di voler rivedere la delibera Agcom.

A questa richiesta con voce unanime e su proposta del vicepresidente del consiglio Nino Marmo si è aggiunta anche quella di verificare realmente il problema delle interferenze con l’ausilio di strumenti meccanici e tecnologici per l’eliminazione delle stesse.

Nel dibattito sono intervenuti i parlamentari Dario Ginefra (Pd), Diego De Lorenzis (M5S), Lello Ciampolillo (M5S), Luigi D’Ambrosio Lettieri (FI) e Dario Stefàno (Sel).

Presenti anche i parlamentari Franco Cassano (Pd), Francesco Cariello e Maurizio Buccarella (M5S), Luigi Perrone (FI), Toni Matarrelli e Annalisa Pannarale (Sel).

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