Un treno usato dalla Germania e pagato da un'azienda pubblica di trasporti 900 mila euro? Fin qui nulla di strano. Peccato che poi, almeno secondo le accuse dei pm di Bari che indagano ipotizzando reato di truffa e abuso d’ufficio, sia stato fatto ristrutturare in Polonia e riacquistato per la cifra record di 22,5 mln di euro.
La vicenda è su Repubblica, in un articolo a firma Giuliano Foschini. Attualmente si tratta di un’indagine con degli accusati. Da qui a sentenza ce ne corre, ma le cifre fanno comunque riflettere se non altro per la sproporzione delle cifre. Non solo. Di anomalo c’è anche altro. A ristrutturare il treno è stata una società la Varsa che null’altro sembra aver fatto se non questa ristrutturazione record. E poi ci sono le perizie che mostrano, sempre secondo l’accusa, come il prezzo della ristrutturazione sia stato gonfiato: il doppio rispetto a un presunto valore dell’intervento.
La vicenda riguarda le Ferrovie Sud Est, azienda di proprietà del Ministero dei trasporti che ha in concessione più di 500 chilometri di ferrovie pugliesi. Come racconta sempre Repubblica, l’inchiesta del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bari è nata nel 2009 quando a seguito di un controllo fiscale si scopre che la società ferroviaria pugliese ha acquistato per 912mila euro 25 carrozze passeggeri dismesse in Germania per poi rivenderle pochi girni dopo a una società polacca, la Varsa, per sette milioni di euro.
"Il prezzo d'acquisto dei treni era quello giusto". E' la difesa delle Ferrovie del Sud Est alla notizia dell'inchiesta sull'acquisto dei treni polacchi per 70 milioni di euro all'incirca.
"Non c'è alcuno scandalo - spiega l'amministratore della società di proprietà del Ministero - Né io, né il personale competente abbiamo posto in essere atti o tenuto comportamenti difformi o contrari alle procedure amministrative e contabili e tanto meno abbiamo danneggiato il patrimonio pubblico o tratto il benché minimo profitto dalle operazioni inerenti l'acquisto, la vendita, il revamping e la ristrutturazione dei treni e carrozze ferroviarie".
La vicenda è su Repubblica, in un articolo a firma Giuliano Foschini. Attualmente si tratta di un’indagine con degli accusati. Da qui a sentenza ce ne corre, ma le cifre fanno comunque riflettere se non altro per la sproporzione delle cifre. Non solo. Di anomalo c’è anche altro. A ristrutturare il treno è stata una società la Varsa che null’altro sembra aver fatto se non questa ristrutturazione record. E poi ci sono le perizie che mostrano, sempre secondo l’accusa, come il prezzo della ristrutturazione sia stato gonfiato: il doppio rispetto a un presunto valore dell’intervento.
La vicenda riguarda le Ferrovie Sud Est, azienda di proprietà del Ministero dei trasporti che ha in concessione più di 500 chilometri di ferrovie pugliesi. Come racconta sempre Repubblica, l’inchiesta del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bari è nata nel 2009 quando a seguito di un controllo fiscale si scopre che la società ferroviaria pugliese ha acquistato per 912mila euro 25 carrozze passeggeri dismesse in Germania per poi rivenderle pochi girni dopo a una società polacca, la Varsa, per sette milioni di euro.
"Non c'è alcuno scandalo - spiega l'amministratore della società di proprietà del Ministero - Né io, né il personale competente abbiamo posto in essere atti o tenuto comportamenti difformi o contrari alle procedure amministrative e contabili e tanto meno abbiamo danneggiato il patrimonio pubblico o tratto il benché minimo profitto dalle operazioni inerenti l'acquisto, la vendita, il revamping e la ristrutturazione dei treni e carrozze ferroviarie".