Il Jobs Act è la riforma "più importante" e sarà fatta "nel prossimo mese al massimo". Parola del presidente del Consiglio Matteo Renzi che, da Londra, rilancia anche sull'articolo 18: "Non è una battaglia ideologica", né tantomeno "una mezza riforma": questa è "una grande riforma e sarà molto apprezzata dagli investitori".
Perché l'art.18 limita "la libertà degli imprenditori", che vanno invece incentivati perché assumano, mentre per i lavoratori vanno cancellate le divisioni "tra chi ha diritti e chi non ne ha", garantendo loro un maggior sostegno anche nella ricerca di un nuovo posto. Ma il nodo da sciogliere resta sul fronte "politico", come detto dallo stesso ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
Che proprio nel tentativo di districare una situazione che si è andata complicando ha avviato una mediazione con la maggioranza: nel pomeriggio ha incontrato, al ministero, una delegazione del Pd, tra cui il responsabile Economia Filippo Taddei.