LECCE - La Svizzera è vicina e la notizia di trenta pecore morte su un alpeggio di Elm, nel canton Glarona, a causa di una malattia misteriosa dovrebbe far attivare anche le autorità sanitarie nazionali ed europee per comprendere la causa dei decessi.
La preoccupazione di Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, scaturisce anche dal fatto che a distanza di un mese, né il veterinario cantonale, né gli esperti dell'ospedale veterinario di Zurigo sono riusciti a chiarire il mistero.
Le pecore colpite dalla misteriosa malattia si trovavano su un alpeggio che contava fino a 400 animali e sono tutte morte nel mese di agosto, ha detto oggi il veterinario cantonale Jakob Hösli, confermando una notizia del quotidiano "Südostschweiz". I 30 ovini si sono improvvisamente separati dal gregge e sono morti nel giro di tre quattro giorni. Tutti presentavano gli stessi sintomi: apatia e ingrossamento e formazione di croste sul muso.Secondo il veterinario cantonale si tratta di "Un quadro clinico mai riscontrato finora".
Nemmeno le analisi effettuate al "Tierspital" di Zurigo, hanno finora permesso di fare chiarezza.Fa tirare però un sospiro di sollievo, il fatto che le stesse autorità sanitarie abbiano confermato che durante il mese di settembre non ci siano più stati casi di animali morti.
La preoccupazione di Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, scaturisce anche dal fatto che a distanza di un mese, né il veterinario cantonale, né gli esperti dell'ospedale veterinario di Zurigo sono riusciti a chiarire il mistero.
Le pecore colpite dalla misteriosa malattia si trovavano su un alpeggio che contava fino a 400 animali e sono tutte morte nel mese di agosto, ha detto oggi il veterinario cantonale Jakob Hösli, confermando una notizia del quotidiano "Südostschweiz". I 30 ovini si sono improvvisamente separati dal gregge e sono morti nel giro di tre quattro giorni. Tutti presentavano gli stessi sintomi: apatia e ingrossamento e formazione di croste sul muso.Secondo il veterinario cantonale si tratta di "Un quadro clinico mai riscontrato finora".
Nemmeno le analisi effettuate al "Tierspital" di Zurigo, hanno finora permesso di fare chiarezza.Fa tirare però un sospiro di sollievo, il fatto che le stesse autorità sanitarie abbiano confermato che durante il mese di settembre non ci siano più stati casi di animali morti.