ROMA - Una decisione che farà molto discutere. Il cda del Teatro dell'Opera di Roma "oggi ha approvato l'esternalizzazione dell'orchestra e del coro e l'avvio della procedura di licenziamento collettivo di orchestra e coro". Lo ha detto il sindaco della capitale, Ignazio Marino, al termine del cda del Teatro.
"In una decisione cosi' drammatica, questo procedimento coinvolgera' 182 unita' di personale su 460, mentre non riguarda gli altri 278", ha continuato Marino, giustificando cosi' la decisione presa dal cda: "a questo punto ci troviamo in una situazione di risanamento avviato, ma con una differenza di entrate previste che puo' essere calcolata in 4,2 milioni", derivanti dalla frenata degli abbonamenti e dalla fuga degli sponsor.
Il sovrintendente dell'Opera, Carlo Fuortes, ha sottolineato che "dall'outsourcing di orchestra e coro si stima un risparmio di circa 3,4 milioni", e ha spiegato: "da domani si avvia la procedura di licenziamento collettivo, poi ci sono 75 giorni per individuare un percorso successivo coi sindacati; se si organizza tutto nel migliore dei modi, dal 1 gennaio il Teatro potrebbe avere una nuova orchestra e un nuovo coro". Che vanno individuati "in chiusura della fase di licenziamento collettivo", ha aggiunto Fuortes, "auspicando che gli artisti e i musicisti che ne fanno attualmente parte si riuniscano e fondino un soggetto che possa offrire un servizio basato sulla qualita' artistica".
"In una decisione cosi' drammatica, questo procedimento coinvolgera' 182 unita' di personale su 460, mentre non riguarda gli altri 278", ha continuato Marino, giustificando cosi' la decisione presa dal cda: "a questo punto ci troviamo in una situazione di risanamento avviato, ma con una differenza di entrate previste che puo' essere calcolata in 4,2 milioni", derivanti dalla frenata degli abbonamenti e dalla fuga degli sponsor.
Il sovrintendente dell'Opera, Carlo Fuortes, ha sottolineato che "dall'outsourcing di orchestra e coro si stima un risparmio di circa 3,4 milioni", e ha spiegato: "da domani si avvia la procedura di licenziamento collettivo, poi ci sono 75 giorni per individuare un percorso successivo coi sindacati; se si organizza tutto nel migliore dei modi, dal 1 gennaio il Teatro potrebbe avere una nuova orchestra e un nuovo coro". Che vanno individuati "in chiusura della fase di licenziamento collettivo", ha aggiunto Fuortes, "auspicando che gli artisti e i musicisti che ne fanno attualmente parte si riuniscano e fondino un soggetto che possa offrire un servizio basato sulla qualita' artistica".
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