BARI - “Renzi ha fatto un annuncio scioccante: mai più posto fisso. Nel frattempo, il Pd pugliese, che tanto si è vantato di aver inserito nella legge di stabilità un comma che consente di stabilizzare i precari regionali, ci dica se è in imbarazzo e se sarà con noi facendo un ravvedimento operoso e consentendo a tutti i pugliesi di partecipare ad un concorso e non solo ai precari della Regione”. Lo dichiara il Presidente del Gruppo regionale di Forza Italia, Ignazio Zullo.
“Per noi – aggiunge - Renzi è un Gianburrasca che non perde il vizio di spararle grosse, senza analizzare a tutto tondo le dinamiche del lavoro, e ne deve mangiare di ‘fave toste’ perché il tema centrale è la creazione dei posti di lavoro e all’interno di questo discorso si pone la questione della flessibilità. Centrale è il sostegno alle imprese nella de-burocratizzazione, in un sistema di formazione e professionalizzazione capace di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, nell’efficienza della pubblica amministrazione, nella detassazione, nell’accessibilità al credito, in un rinnovato rapporto con Equitalia e con la certezza delle leggi, dei controlli e provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Le imprese stanno chiudendo, altro che posto fisso! Contemporaneamente, si punti al potenziamento della formazione e professionalizzazione, agevolando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.
Renzi, una volta tanto, dica cosa intenda fare per il sostegno alle imprese e poi, se il sistema economico dovesse crescere, tutti accetterebbero la mancanza di un posto fisso perché di lavoro ce ne sarebbe tanto. Così – conclude Zullo - il premier non si ritroverebbe a fronteggiare milioni di lavoratori nelle piazze, resuscitando persino la Cgil”.
ROMANO REPLICA A ZULLO SU POSTO FISSO: "UNA COSA È GUARDARE IN FACCIA LA REALTÀ, UN'ALTRA È NASCONDERLA" - "Se Renzi è Gianburrasca, Ignazio Zullo è senz'altro Pierino. Devo confessare che ogni volta sono tentato dal non replicare alle affermazioni del capogruppo di FI, anche perché oramai si contraddice da solo. Ma le sue affermazioni, anche se a tratti divertenti, sono sempre più assurde al punto che è necessario fare alcune precisazioni. Zullo chiede al Pd se non sia in imbarazzo per le dichiarazioni del premier sul posto fisso. E fa questa domanda, dice, dal momento che in Puglia il Pd vuole stabilizzare i precari della Regione. Zullo ricorda, infatti, che è stato proprio il Pd a prevedere, a livello nazionale, la norma che consente questa stabilizzazione e quindi ci riconosce il merito di un'azione tesa al riconoscimento dei sacrosanti diritti dei precari. Una lotta che non appartiene nè a FI, nè alla destra in genere, lo comprendiamo. Ma non capiamo però quale sia il nesso tra il fatto che Renzi abbia sottolineato un dato di fatto sull'attuale congiuntura economica che impedisce a molte imprese di assicurare il posto fisso, e il completamento di un percorso come quello che riconosce ai precari della Regione dei diritti acquisiti in anni di lavoro. Il ragionamento di Zullo equivale a dire che, poiché oggi è più difficile comprare un'auto di lusso a causa della crisi, anche chi sta pagando le ultime rate per scontare il finanziamento di un'auto sportiva, deve smettere di pagare e restituire il mezzo. Quanto al concorso che Zullo tira di nuovo in ballo, ci sembra anche qui che gli sia sfuggito qualcosa: non mi risulta infatti che il cosiddetto concorsone sia stato riservato solo ai precari. A meno che questi non siano circa diecimila persone. Ricordiamo inoltre a Zullo che nel 2009 fu Brunetta, nei panni di ministro della Funzione pubblica, a definire il posto fisso una follia, mentre il vostro amico Berlusconi dichiarava che la crisi era una invenzione della sinistra. C'è differenza tra guardare in faccia alla realtà e nascondere la realtà. Così come c'è differenza tra voler riconoscere i diritti acquisiti negli anni e dire che oggi i tempi sono cambiati nell'economia globale. Del resto, se ne sono accorti tutti, forze Zullo ancora no perché, come tutta la classe politica in Italia, vive una condizione privilegiata. Il consiglio, però, è quello di non distaccarsi troppo dal mondo reale altrimenti non si sanno più dare risposte concrete. Se invece l'intento di Zullo è quello di persistere nella precarizzazione del lavoro, al punto che non sopporta l'idea di stabilizzare le professionalità che hanno permesso alla Puglia, e quindi anche a lui, di fare bella figura in Europa in questi anni, lo dica apertamente. Confermerà soltanto che certi valori e battaglie stanno da una parte soltanto, e mi sembra di capire che questa non sia il centrodestra".
“Per noi – aggiunge - Renzi è un Gianburrasca che non perde il vizio di spararle grosse, senza analizzare a tutto tondo le dinamiche del lavoro, e ne deve mangiare di ‘fave toste’ perché il tema centrale è la creazione dei posti di lavoro e all’interno di questo discorso si pone la questione della flessibilità. Centrale è il sostegno alle imprese nella de-burocratizzazione, in un sistema di formazione e professionalizzazione capace di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, nell’efficienza della pubblica amministrazione, nella detassazione, nell’accessibilità al credito, in un rinnovato rapporto con Equitalia e con la certezza delle leggi, dei controlli e provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Le imprese stanno chiudendo, altro che posto fisso! Contemporaneamente, si punti al potenziamento della formazione e professionalizzazione, agevolando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.
Renzi, una volta tanto, dica cosa intenda fare per il sostegno alle imprese e poi, se il sistema economico dovesse crescere, tutti accetterebbero la mancanza di un posto fisso perché di lavoro ce ne sarebbe tanto. Così – conclude Zullo - il premier non si ritroverebbe a fronteggiare milioni di lavoratori nelle piazze, resuscitando persino la Cgil”.
ROMANO REPLICA A ZULLO SU POSTO FISSO: "UNA COSA È GUARDARE IN FACCIA LA REALTÀ, UN'ALTRA È NASCONDERLA" - "Se Renzi è Gianburrasca, Ignazio Zullo è senz'altro Pierino. Devo confessare che ogni volta sono tentato dal non replicare alle affermazioni del capogruppo di FI, anche perché oramai si contraddice da solo. Ma le sue affermazioni, anche se a tratti divertenti, sono sempre più assurde al punto che è necessario fare alcune precisazioni. Zullo chiede al Pd se non sia in imbarazzo per le dichiarazioni del premier sul posto fisso. E fa questa domanda, dice, dal momento che in Puglia il Pd vuole stabilizzare i precari della Regione. Zullo ricorda, infatti, che è stato proprio il Pd a prevedere, a livello nazionale, la norma che consente questa stabilizzazione e quindi ci riconosce il merito di un'azione tesa al riconoscimento dei sacrosanti diritti dei precari. Una lotta che non appartiene nè a FI, nè alla destra in genere, lo comprendiamo. Ma non capiamo però quale sia il nesso tra il fatto che Renzi abbia sottolineato un dato di fatto sull'attuale congiuntura economica che impedisce a molte imprese di assicurare il posto fisso, e il completamento di un percorso come quello che riconosce ai precari della Regione dei diritti acquisiti in anni di lavoro. Il ragionamento di Zullo equivale a dire che, poiché oggi è più difficile comprare un'auto di lusso a causa della crisi, anche chi sta pagando le ultime rate per scontare il finanziamento di un'auto sportiva, deve smettere di pagare e restituire il mezzo. Quanto al concorso che Zullo tira di nuovo in ballo, ci sembra anche qui che gli sia sfuggito qualcosa: non mi risulta infatti che il cosiddetto concorsone sia stato riservato solo ai precari. A meno che questi non siano circa diecimila persone. Ricordiamo inoltre a Zullo che nel 2009 fu Brunetta, nei panni di ministro della Funzione pubblica, a definire il posto fisso una follia, mentre il vostro amico Berlusconi dichiarava che la crisi era una invenzione della sinistra. C'è differenza tra guardare in faccia alla realtà e nascondere la realtà. Così come c'è differenza tra voler riconoscere i diritti acquisiti negli anni e dire che oggi i tempi sono cambiati nell'economia globale. Del resto, se ne sono accorti tutti, forze Zullo ancora no perché, come tutta la classe politica in Italia, vive una condizione privilegiata. Il consiglio, però, è quello di non distaccarsi troppo dal mondo reale altrimenti non si sanno più dare risposte concrete. Se invece l'intento di Zullo è quello di persistere nella precarizzazione del lavoro, al punto che non sopporta l'idea di stabilizzare le professionalità che hanno permesso alla Puglia, e quindi anche a lui, di fare bella figura in Europa in questi anni, lo dica apertamente. Confermerà soltanto che certi valori e battaglie stanno da una parte soltanto, e mi sembra di capire che questa non sia il centrodestra".