Io farei invece una proposta un po’ più sensata: l’istituzione del parrucchiere negli Ospedali, anche se a spese delle degenti.
È noto che l’igiene è antica quanto Ippocrate ed i trionfi di essa non sono meno mirabili di quelli di qualsiasi altro ramo della medicina, ma nell’epoca in cui si dedica sempre più tempo all’igiene ed alla cura della persona, le strutture sanitarie non si sono adeguate alle realtà e alle necessità delle utenti.
L’igiene della persona non è solo un piacere, ma ormai anche un diritto sempre più irrinunciabile, collegato all’idea di salute, ed i gesti della pulizia quotidiana, rappresentano anche un’assicurazione contro la malattia.
Ma strano a dirsi, a tutt’oggi questo diritto-piacere non è previsto nei regolamenti sanitari degli ospedali, almeno per quanto si riferisce alla donna, ma in qualche caso è già realtà. Gli ospedali solitamente assicurano un servizio gratuito di barberia per i degenti maschi, ma non fanno altrettanto per le donne ricoverate.
Migliorare il proprio aspetto, aiuta a vivere meglio la malattia, soprattutto per quanto riguarda l’igiene personale. In alcuni ospedali spesso manca acqua calda e docce attrezzate, mentre gli ambienti in molti casi sono freddi e angusti. Se a tutto ciò si aggiunge spesso anche la mancanza di sapone e carta igienica, allora l’opera è completa. Basti pensare alle condizioni delle degenti dopo una o più settimane a letto o dopo interventi che le costringono all’immobilità per diversi giorni per rendersi conto dello stato in cui si ritrovano sia dal punto di vista igienico che estetico.
Pertanto, propongo agli ospedali, Policlinico in testa, di istituire un adeguato servizio di parrucchiere per le degenti, al pari del servizio di barberia per i pazienti maschi, altrimenti come vengono rispettate igiene e pari opportunità?
