BARI - Secondo il deputato pugliese De Lorenzis (M5S), il Partito Democratico continua a fornire informazioni sbagliate ai cittadini. Non vi sarebbe alcuna Alta Velocità ma solamente modifiche al tracciato ed alle tecnologie utilizzate
Il Governo e il Partito Democratico mentono sapendo di mentire: la tratta Napoli-Bari non è e non sarà una tratta Alta Velocità. A denunciarlo, il deputato pugliese Diego De Lorenzis (M5S), segretario della Commissione Trasporti della Camera, forte della testimonianza della stessa RFI. La direttiva europea, infatti, stabilisce che per essere definita “Alta Velocità”, una tratta deve poter permettere ai treni di viaggiare ad almeno 250 km/h mentre per la Napoli-Bari le velocità raggiunte saranno notevolmente inferiori consentendo in gran parte il trasporto ferroviario sui medesimi binari regionali ed interregionali attualmente in uso.
“A parte il tratto in Irpinia, con la variante di Grottaminarda voluta dal territorio campano, che costituisce un nuovo tracciato e che consentirà la dismissione del precedente, il resto della tratta Napoli-Bari consiste in raddoppi di binario e adeguamenti tecnologici nel sistema di segnalazione – dichiara il deputato Diego De Lorenzis (M5S) – Inoltre, nel progetto ‘Napoli-Bari’ sono inserite già le tratte Bari-Taranto (già in cantiere) e Bari-Lecce con adeguamenti tecnologici che non riguardano i binari ma i sistemi di segnalamento per aumentare la velocità con la stessa infrastruttura. Nel medesimo decreto, sono stanziate anche risorse per interventi di adeguamento tecnologico della linea adriatica Bologna-Lecce sempre del medesimo tipo. Invece di raccontare narrazioni – continua il parlamentare pugliese 5 Stelle – giunta regionale ci spieghi come mai ancora nessun ente locale abbia avanzato la richiesta di studi di fattibilità per favorire l’intermodalità delle persone, proponendo per esempio un collegamento ferroviario con gli aeroporti di Brindisi, Foggia e Taranto. Spieghino ai pugliesi perché si costruiscono opere come la strada statale 275 o la regionale 8, devastanti del paesaggio e in totale spregio dei suggerimenti delle tante associazioni e dei comitati che si battono da anni per tutelare il territorio da una politica che vuole solo cementificare. Come al solito, il PD e la Regione Puglia continuano a raccontare favole e ad esprimere posizioni che in seguito non si concretizzano in veri atti politici. Come sempre, tante chiacchiere ma poca sostanza, è questo il leitmotiv di questo finto centrosinistra pugliese. Il cosiddetto decreto Sblocca Italia rivela la volontà del Governo Renzi e del Partito Democratico – conclude il parlamentare pugliese 5 Stelle - che su opere come questa vorrebbero agire ancora con commissari straordinari, procedure di silenzio e assenso, deroghe alle attuali normative e tacitare gli enti locali nonché il confronto con i cittadini. Se il PD vuole gestire in questo modo autoritario il Paese, il M5S sarà al fianco dei cittadini che si oppongono a questa deriva autoritaria!”.
Il Governo e il Partito Democratico mentono sapendo di mentire: la tratta Napoli-Bari non è e non sarà una tratta Alta Velocità. A denunciarlo, il deputato pugliese Diego De Lorenzis (M5S), segretario della Commissione Trasporti della Camera, forte della testimonianza della stessa RFI. La direttiva europea, infatti, stabilisce che per essere definita “Alta Velocità”, una tratta deve poter permettere ai treni di viaggiare ad almeno 250 km/h mentre per la Napoli-Bari le velocità raggiunte saranno notevolmente inferiori consentendo in gran parte il trasporto ferroviario sui medesimi binari regionali ed interregionali attualmente in uso.
“A parte il tratto in Irpinia, con la variante di Grottaminarda voluta dal territorio campano, che costituisce un nuovo tracciato e che consentirà la dismissione del precedente, il resto della tratta Napoli-Bari consiste in raddoppi di binario e adeguamenti tecnologici nel sistema di segnalazione – dichiara il deputato Diego De Lorenzis (M5S) – Inoltre, nel progetto ‘Napoli-Bari’ sono inserite già le tratte Bari-Taranto (già in cantiere) e Bari-Lecce con adeguamenti tecnologici che non riguardano i binari ma i sistemi di segnalamento per aumentare la velocità con la stessa infrastruttura. Nel medesimo decreto, sono stanziate anche risorse per interventi di adeguamento tecnologico della linea adriatica Bologna-Lecce sempre del medesimo tipo. Invece di raccontare narrazioni – continua il parlamentare pugliese 5 Stelle – giunta regionale ci spieghi come mai ancora nessun ente locale abbia avanzato la richiesta di studi di fattibilità per favorire l’intermodalità delle persone, proponendo per esempio un collegamento ferroviario con gli aeroporti di Brindisi, Foggia e Taranto. Spieghino ai pugliesi perché si costruiscono opere come la strada statale 275 o la regionale 8, devastanti del paesaggio e in totale spregio dei suggerimenti delle tante associazioni e dei comitati che si battono da anni per tutelare il territorio da una politica che vuole solo cementificare. Come al solito, il PD e la Regione Puglia continuano a raccontare favole e ad esprimere posizioni che in seguito non si concretizzano in veri atti politici. Come sempre, tante chiacchiere ma poca sostanza, è questo il leitmotiv di questo finto centrosinistra pugliese. Il cosiddetto decreto Sblocca Italia rivela la volontà del Governo Renzi e del Partito Democratico – conclude il parlamentare pugliese 5 Stelle - che su opere come questa vorrebbero agire ancora con commissari straordinari, procedure di silenzio e assenso, deroghe alle attuali normative e tacitare gli enti locali nonché il confronto con i cittadini. Se il PD vuole gestire in questo modo autoritario il Paese, il M5S sarà al fianco dei cittadini che si oppongono a questa deriva autoritaria!”.