di Luca Losito - Continua la maratona nel giorne H di Serie D, dove giunge la prima sconfitta stagionale del Gallipoli, che promuove la rincorsa alla vetta della Fidelis, a soli due punti dai salentini dopo l'incredibile vittoria sul Monopoli. Restano al palo, invece, Taranto e Brindisi: gli ionici offrono un deludente pari ad occhiali in casa con la Scafatese, i messapici crollano ancora sul campo del redivivo Potenza. Per entrambe, serve una svolta, forse non solo dal punto di vista tattico.
Al Degli Ulivi, il match più vibrante: Fidelis dirompente in avvio, con l'1-0 siglato da Matera al 4'. Poi, il pari a fine primo tempo con la bella ma dubbia punizione di Manzo. Ripresa scoppiettante, specie dopo il gol dell'inatteso vantaggio monopolese. L'immediata risposta di Olcese, per ill 2-2, spinge il forcing finale: premiato all'ultimo minuto dalla capocciata di Allegrini su corner del solito D'Agostino. 3-2, senza fiato, ad un passo dal gong.
Tutt'altra storia, invece, allo Iacovone. Il Taranto continua a soffrire di pareggite, ma soprattutto a faticare tantissimo in zona gol. In casa, col caldo pubblico a favore, con una Scafatese tutt'altro che irreprensibile di fronte, bisognava fare di più. E invece, i rossoblù, sono rimasti imbrigliati nel muro tattico eretto dai campani, chiudendo 0-0 un'altra gara da vincere. Se gli ionici vogliono puntare alle zone alte, devono sbrigarsi, anche perchè le altre corrono.
Continua l'anno horribilis del Brindisi, partito con ottimi propositi ma subito frenato dai riscontri sul campo. Non è bastato mandar via Chiricallo, perchè anche con Castellucci non va: e intanto, è giunta un'altra sconfitta, la terza stagionale per 1-0 in quel di Potenza. Decide il match Viola, con la sua rete ad inizio ripresa. I brindisini, da par loro, possono solo rimproverare sé stessi: l'errore dal dischetto di Croce al 95' è imperdonabile. Almeno in questo momento.
Si scalda dunque la caccia al primato, con Fidelis e Potenza che braccano la capolista Gallipoli a sole due lunghezze di distanza. Più giù, poi, è grande bagarre per gli altri piazzamenti in zona verde. Il Taranto deve accelerare, la media punti è ancora troppo bassa per ambire a qualcosa di interessante. Il Brindisi, invece, deve proprio correre: rischia di ritrovarsi invischiato nella lotta per non retrocedere, e l'avere una squadra costruita per altri obiettivi può rivelarsi fatale.
Al Degli Ulivi, il match più vibrante: Fidelis dirompente in avvio, con l'1-0 siglato da Matera al 4'. Poi, il pari a fine primo tempo con la bella ma dubbia punizione di Manzo. Ripresa scoppiettante, specie dopo il gol dell'inatteso vantaggio monopolese. L'immediata risposta di Olcese, per ill 2-2, spinge il forcing finale: premiato all'ultimo minuto dalla capocciata di Allegrini su corner del solito D'Agostino. 3-2, senza fiato, ad un passo dal gong.
Tutt'altra storia, invece, allo Iacovone. Il Taranto continua a soffrire di pareggite, ma soprattutto a faticare tantissimo in zona gol. In casa, col caldo pubblico a favore, con una Scafatese tutt'altro che irreprensibile di fronte, bisognava fare di più. E invece, i rossoblù, sono rimasti imbrigliati nel muro tattico eretto dai campani, chiudendo 0-0 un'altra gara da vincere. Se gli ionici vogliono puntare alle zone alte, devono sbrigarsi, anche perchè le altre corrono.
Continua l'anno horribilis del Brindisi, partito con ottimi propositi ma subito frenato dai riscontri sul campo. Non è bastato mandar via Chiricallo, perchè anche con Castellucci non va: e intanto, è giunta un'altra sconfitta, la terza stagionale per 1-0 in quel di Potenza. Decide il match Viola, con la sua rete ad inizio ripresa. I brindisini, da par loro, possono solo rimproverare sé stessi: l'errore dal dischetto di Croce al 95' è imperdonabile. Almeno in questo momento.
Si scalda dunque la caccia al primato, con Fidelis e Potenza che braccano la capolista Gallipoli a sole due lunghezze di distanza. Più giù, poi, è grande bagarre per gli altri piazzamenti in zona verde. Il Taranto deve accelerare, la media punti è ancora troppo bassa per ambire a qualcosa di interessante. Il Brindisi, invece, deve proprio correre: rischia di ritrovarsi invischiato nella lotta per non retrocedere, e l'avere una squadra costruita per altri obiettivi può rivelarsi fatale.