BARI - È stata presentata oggi a Palazzo di città , alla presenza dell’assessore alle Culture Silvio Maselli e del presidente del I Municipio Micaela Paparella, la Vidua Vidue, tradizionale festa celebrativa della liberazione della città dall’assedio saraceno per merito dei veneziani nell’anno 1002che, dopo un’assenza di 46 anni, torna quest’anno ad essere celebrata.
Il programma dei festeggiamenti, che si svolgeranno sabato 18 e domenica 19 ottobre, è stato illustrato alla stampa dalla presidente dell’associazione La Vidua Vidue Paola Di Marzo, dal vicepresidente Luigi Spezzacatene e dall’ispiratore del ripristino della festa Antonio Loprieno.
Si tratta di un evento storico, più antico persino della trafugazione delle ossa di San Nicola, datato 18 ottobre 1002 d.C.: giorno nel quale la città venne liberata dall’assedio saraceno durato sei mesi, grazie all’intervento di una imponente flotta veneziana. I lagunari, pur nemici della città , le vennero in soccorso ponendo fine a morte e distruzione.
Lo storico Felice Giovine racconta che le grida dei baresi che, al rombo dei cannoni delle navi venete, echeggiarono su via Venezia (“la vì, la vì”, la vedi, la vedi) hanno dato il nome alla festa, che è diventata in seguito un “saluto a Venezia” dal sapore religioso e popolare.
Così, accogliendo la petizione firmata da oltre 400 baresi, la Commissione Cultura del Comune di Bari ha approvato il ripristino della festa, lavorando insieme ad una ventina di soggetti promotori per realizzare l’edizione 2014 della manifestazione, con l’obiettivo di recuperare la memoria di una festa popolare scomparsa dal 1968.
La conferenza stampa è stata aperta da un intermezzo musicale a cura del gruppo Radicanto.
L’amministrazione comunale darà seguito ad un bando della precedente amministrazione che, tra le “start up” di nuova iniziativa, vedeva collocata al primo posto proprio quella relativa al progetto Vidua Vidue.
“Bari - ha dichiarato l’assessore Maselli - proprio adesso, nel nuovo millennio, avverte in un modo sempre più pressante la necessità di reinventare una tradizione, cioè di ricostruire e di ritrovare, sulla base del notevole patrimonio culturale che detiene da secoli, le ragioni stesse del proprio futuro, della propria identità , del proprio sviluppo, lì da dove viene. Per questo l’amministrazione comunale intende lavorare, insieme al I Municipio, per trasformare la città vecchia in un parco tematico nicolaiano e medievale. Questo progetto intende creare punti di identità forte, che consentano ai baresi di sentire l’orgoglio dell’appartenenza, consapevolidi vivere in una città più bella, più ricca, più conciliata con il decoro urbano e con la solidarietà . Proprio questo senso identitario forte ha consentito negli anni di aprirsi al resto del mondo: la nostra storia dimostra infatti che la città è diventata davvero grande proprio attraverso il dialogo e la ‘contaminazione’ con gli altri popoli. In questo senso, gli eventi dell’anno 1002, che la Vidua Vidue intende celebrare, raccontano l’idea portata avanti dalla nostra amministrazione di ricostruire il filo della narrazione dell’identità locale dentro il grande racconto del medioevo italiano”.
Di seguito, nel dettaglio, il programma della Festa
Sabato 18 ottobre
ore 10.00-12.00
Foyer Teatro Petruzzelli
Convegno “Bari 1002”
ore 18.00
Timpanisti Nicolaus
ore 18.00
Fortino (livello inferiore)
- Mostra fotografica di Bari ad inizio secolo
- Esposizione di libri di storia delle tradizioni baresi
- In mostra abiti del XI secolo
ore 19.00 - 22.00
Fortino (livello superiore)
Mercato medievale
ore 20.00 -22.00
Teatro itinerante
in 4 punti della città vecchia si narrano brevi passi della storia dell’assedio:
Domenica 19 ottobre
ore 10.00 -13.00
Fortino (livello superiore)
Mercato medievale
ore 10.00 -12.00
Visite guidate
Apertura straordinaria luoghi della Bari bizantina
ore 10.00- 12.00
Veleggiata in mare
ore 11.30
Timpanisti Nicolaus
Bassa banda popolare + Banditore
ore 12.30
Fortino (livello superiore)
Rito di chiusura della festa e saluti del Sindaco
Vidua Vidue has come back, it needs maintenance, it is a legacy.
RispondiEliminaduck life