BARI - Con l’articolo pubblicato il 3 settembre con cui Il Quotidiano di Bari a firma di Francesco De Martino poneva la domanda “ma è davvero troppo alta l’aliquota della TASI a Bari” i cittadini baresi hanno avuto la risposta in data 11 ottobre dalla televisione e dalle testate giornalistiche nazionali che riportavano la notizia che la TASI più alta è stata deliberata a Bari, Bologna, Genova e Roma. Il dott. Nicola Tenerelli Responsabile della Regione Puglia del Movimento Italia dei Diritti aveva già prevista che l’aliquota deliberata dal Comune di Bari doveva essere un salasso in quanto grazie alla sua professione di dottore commercialista aveva fatto delle simulazioni contabili con le varie rendite catastali notando degli importi sproporzionati in confronto dell’IMU che si pagava sulla prima casa e pertanto aveva chiesto un incontro al sindaco DECARO che ancora attende per chiedergli il motivo del perché non aveva applicato l’aliquota del 2,5 come da circolare n. 2/DF del Dipartimento Delle Finanze Direzione Legislazione Tributaria e Federalismo Fiscale. Ma aveva un sospetto cioè quello che Decaro si era appigliato al cavillo di aver stabilito la “detrazione”.
Il dott. Tenerelli durante l’incontro richiesto voleva conoscere anche da Decaro se l’idea dell’applicazione della detrazione così come stabilita era stata sua in deroga alla delega ai tributi che ha o è stata consigliata da qualche cervellone del comune. Infatti la detrazione applicata dal comune di Bari viene effettuata sul parametro ISEE del 2013 e secondo modesto parere del Responsabile della Regione Puglia come è stata articolata viola l’art. 53 della Costituzione “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività “.
Il dott. Tenerelli durante l’incontro richiesto voleva conoscere anche da Decaro se l’idea dell’applicazione della detrazione così come stabilita era stata sua in deroga alla delega ai tributi che ha o è stata consigliata da qualche cervellone del comune. Infatti la detrazione applicata dal comune di Bari viene effettuata sul parametro ISEE del 2013 e secondo modesto parere del Responsabile della Regione Puglia come è stata articolata viola l’art. 53 della Costituzione “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività “.
La detrazione che sarà applicata dal comune, infatti, esenta i cittadini con reddito ISEE dell’intero nucleo familiare riferito all’anno precedente se non è superiore ad euro 10.000,00; applica una detrazione fino ad un massimo di € 100,00 a condizione che l’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) del nucleo familiare riferito all’anno precedente non ecceda euro 15.000,000; e per gli altri cittadini? Il dott. Tenerelli a questo punto chiede al sindaco Decaro o ai 'cervelloni' del Comune che hanno consigliato questa detrazione dove sta la concorrenza alle spese pubbliche dell’articolo 53 della Costituzione applicate ai cittadini del Comune di Bari ? Signori avete classificato i cittadini di Bari in cittadini di serie A, B e C. Avete collegato la detrazione all’ISEE ma non avete pensato a tutti quei furbetti che hanno un ISEE basso ma che hanno occultato dei redditi per godere dei tanti benefici che questo strumento offre? I giornali li leggete ? A questo punto avete offerto e dato libertà a molti di evadere la TASI. Avete combinato veramente un pasticcio chiamiamolo”alla baresana”.
A riferirlo in una nota il dott. Nicola Tenerelli, coordinatore Regione Puglia del Movimento Italia dei Diritti.
A riferirlo in una nota il dott. Nicola Tenerelli, coordinatore Regione Puglia del Movimento Italia dei Diritti.