di Nicola Zuccaro - "Sono qui dalle 11.30 e alle 13.00 non è passato, finora, alcun bus". Così un anziano e annuale frequentatore
della solenne cerimonia del 4 novembre (Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate) ha evidenziato i ritardi effettuati dalle
Linee 2/ e 12/, al termine della consueta manifestazione.
Alle 12.50 circa con l'arrivo del 12/ presso la fermata dirimpettaia al Sacrario dei Caduti d'Oltremare, la lamentela dell'anziano viaggiatore si trasformava, da voce isolata, in una lamentela collettiva; resa ancor più sonora quando oltre alle variazioni di percorso - prescritte per la tradizionale rassegna militare - la Linea 12/ nel rientro al capolinea ( posizionato in Piazza Moro) anzichè attraversare il sottopasso di Piazza Luigi di Savoia ( chiuso per lavori a causa di un'improvvisa rottura del manto stradale) proseguiva per Via Capruzzi.
All'altezza dei sottopassi ferroviari, a bordo si richiedeva a gran voce di effettuare una fermata al conducente. Questi ubbidiva, conducendo una vettura desolatamente vuota, in Piazza Moro. Si concludeva così una mattinata che poteva essere gestita meglio dall'Amtab, con l'utilizzo di bus navetta che avrebbero potuto collegare al meglio, Via Gentile con la zona centrale della città , consentendo sia ad un pubblico prevalentemente anziano che ai pendolari dei quartieri di Japigia e Torre a Mare, di raggiungere il centro cittadino.
Dunque la pazienza dei viaggiatori di fronte alle rigide variazioni di percorso, motivate da ragioni di pubblica sicurezza, non ha retto al punto che qualche passeggero ha proposto di decentrare in un'altra zona di Bari, ancor più periferica, la solenne ricorrenza del 4 novembre.
Alle 12.50 circa con l'arrivo del 12/ presso la fermata dirimpettaia al Sacrario dei Caduti d'Oltremare, la lamentela dell'anziano viaggiatore si trasformava, da voce isolata, in una lamentela collettiva; resa ancor più sonora quando oltre alle variazioni di percorso - prescritte per la tradizionale rassegna militare - la Linea 12/ nel rientro al capolinea ( posizionato in Piazza Moro) anzichè attraversare il sottopasso di Piazza Luigi di Savoia ( chiuso per lavori a causa di un'improvvisa rottura del manto stradale) proseguiva per Via Capruzzi.
All'altezza dei sottopassi ferroviari, a bordo si richiedeva a gran voce di effettuare una fermata al conducente. Questi ubbidiva, conducendo una vettura desolatamente vuota, in Piazza Moro. Si concludeva così una mattinata che poteva essere gestita meglio dall'Amtab, con l'utilizzo di bus navetta che avrebbero potuto collegare al meglio, Via Gentile con la zona centrale della città , consentendo sia ad un pubblico prevalentemente anziano che ai pendolari dei quartieri di Japigia e Torre a Mare, di raggiungere il centro cittadino.
Dunque la pazienza dei viaggiatori di fronte alle rigide variazioni di percorso, motivate da ragioni di pubblica sicurezza, non ha retto al punto che qualche passeggero ha proposto di decentrare in un'altra zona di Bari, ancor più periferica, la solenne ricorrenza del 4 novembre.