di Stella Dibenedetto - L’Italia di Antonio Conte batte in amichevole un’orgogliosa Albania grazie ad un gol di testa dell’attaccante della Sampdoria, Stefano Okaka, che regala un sorriso alla città di Genova, ferita al cuore dalle alluvioni degli ultimi giorni.
In uno stadio Ferraris completamente rosso per la grande presenza di tifosi albanesi, l’Italia ci mette tutta la buona volontà facendo vedere cose interessanti ma commettendo anche diversi errori. Quella messa in campo da Antonio Conte è una formazione sperimentale che ha convinto solo in parte. Bene Cerci e Bertolacci, buona anche la prestazione di Giovinco. Gli spunti sono buoni ma c’è ancora tanto da lavorare. Due gli episodi da segnalare: l’ingresso in campo di Acerbi, il giocatore che ha vinto la sua battaglia più grande, quella contro il tumore, e l’invasione di campo pacifica di un tifoso albanese.
Nel primo tempo, il ritmo è quello di un’amichevole. I giovani messi in campo da Conte ci provano con forza e determinazione ispirati da un Alessio Cerci che gioca la sua partita migliore in azzurro. Di fronte, però, c’è un’Albania intenzionata a fare bella figura e ben organizzata in difesa e a centrocampo tanto da non soffrire mai la velocità di Giovinco e Destro. Le novità maggiori sono in difesa dove Moretti è schierato accanto a Bonucci e Parolo e Aquilani in mezzo al campo che danno tanta sostanza ma poca qualità. Alla mezz’ora Destro cerca la via del gol con un esterno da limite che finisce di poco a lato. Subito dopo è l’Albania a spaventare Sirigucon un tiro di Cikalleshi che si blocca sul palo.
Nella ripresa, gli Azzurri cercano con maggior convinzione la via del gol. Al 62’ ci prova Destro innescato da Cerci ma il pallone si blocca sul palo. Dall’altra parte, Sirigu regala un brivido consegnando con un rinvio sbagliato il pallone Cikalleshi che perde l’attimo per insaccare la rete. Conte allora cambia il tandem d’attacco: fuori Destro e Giovinco, dentro Matri e Okaka. Proprio dalla testa dell’attaccante della Sampdoria arriva il gol della vittoria azzurra, bravo a deviare un pallone calciato da Bonaventura.
Una vittoria che regala un po’ di ottimismo e fa sorridere la città di Genova. Furioso, invece, Antonio Conte che, a fine gara, ai microfoni di Rai Sport, ha attaccato tutto e tutti: “Serve pazienza, non è un buon momento, ma abbiamo vinto cinque partite su sei. Io ho bisogno di lavorare, restare quattro mesi senza questi ragazzi è un problema. Poi se la Nazionale viene dopo tutto e tutti è giusto che me lo facciano sapere. Noi proseguiamo sulla nostra strada, su sei partite ne abbiamo vinte cinque e pareggiata una. Questi ragazzi hanno voglia di giocare ed entrare nel circuito della Nazionale. La partita mi è piaciuta molto, in un giorno e mezzo abbiamo preparato la partita contro l'Albania che ha giocato con la squadra titolare e ha pareggiato con Portogallo e Francia. Non ci regala niente nessuno ma questa cosa la sappiamo bene. La Nazionale è un fastidio, questo è un prodotto in estinzione. Dobbiamo avere amore per la nazionale e dobbiamo averlo tutti”, ha concluso il Ct.
In uno stadio Ferraris completamente rosso per la grande presenza di tifosi albanesi, l’Italia ci mette tutta la buona volontà facendo vedere cose interessanti ma commettendo anche diversi errori. Quella messa in campo da Antonio Conte è una formazione sperimentale che ha convinto solo in parte. Bene Cerci e Bertolacci, buona anche la prestazione di Giovinco. Gli spunti sono buoni ma c’è ancora tanto da lavorare. Due gli episodi da segnalare: l’ingresso in campo di Acerbi, il giocatore che ha vinto la sua battaglia più grande, quella contro il tumore, e l’invasione di campo pacifica di un tifoso albanese.
Nel primo tempo, il ritmo è quello di un’amichevole. I giovani messi in campo da Conte ci provano con forza e determinazione ispirati da un Alessio Cerci che gioca la sua partita migliore in azzurro. Di fronte, però, c’è un’Albania intenzionata a fare bella figura e ben organizzata in difesa e a centrocampo tanto da non soffrire mai la velocità di Giovinco e Destro. Le novità maggiori sono in difesa dove Moretti è schierato accanto a Bonucci e Parolo e Aquilani in mezzo al campo che danno tanta sostanza ma poca qualità. Alla mezz’ora Destro cerca la via del gol con un esterno da limite che finisce di poco a lato. Subito dopo è l’Albania a spaventare Sirigucon un tiro di Cikalleshi che si blocca sul palo.
Nella ripresa, gli Azzurri cercano con maggior convinzione la via del gol. Al 62’ ci prova Destro innescato da Cerci ma il pallone si blocca sul palo. Dall’altra parte, Sirigu regala un brivido consegnando con un rinvio sbagliato il pallone Cikalleshi che perde l’attimo per insaccare la rete. Conte allora cambia il tandem d’attacco: fuori Destro e Giovinco, dentro Matri e Okaka. Proprio dalla testa dell’attaccante della Sampdoria arriva il gol della vittoria azzurra, bravo a deviare un pallone calciato da Bonaventura.
Una vittoria che regala un po’ di ottimismo e fa sorridere la città di Genova. Furioso, invece, Antonio Conte che, a fine gara, ai microfoni di Rai Sport, ha attaccato tutto e tutti: “Serve pazienza, non è un buon momento, ma abbiamo vinto cinque partite su sei. Io ho bisogno di lavorare, restare quattro mesi senza questi ragazzi è un problema. Poi se la Nazionale viene dopo tutto e tutti è giusto che me lo facciano sapere. Noi proseguiamo sulla nostra strada, su sei partite ne abbiamo vinte cinque e pareggiata una. Questi ragazzi hanno voglia di giocare ed entrare nel circuito della Nazionale. La partita mi è piaciuta molto, in un giorno e mezzo abbiamo preparato la partita contro l'Albania che ha giocato con la squadra titolare e ha pareggiato con Portogallo e Francia. Non ci regala niente nessuno ma questa cosa la sappiamo bene. La Nazionale è un fastidio, questo è un prodotto in estinzione. Dobbiamo avere amore per la nazionale e dobbiamo averlo tutti”, ha concluso il Ct.