BARI - Il commento del presidente Anci Puglia sen. Luigi Perrone dopo incontro Anci-Governo di ieri. “Anche il Mef ha confermato i calcoli Anci, il taglio per i Comuni previsto dalla Legge di stabilità raggiunge i 3,7 miliardi. Manovra chiaramente insostenibile! Negli ultimi 7 anni il comparto Comuni ha contribuito pesantemente al risanamento dei conti pubblici (circa 16,4 mld € di cui 8,7 mld di Patto di Stabilità e 7,7 mld decurtazione trasferimenti). La spesa dei Comuni, specialmente al sud diminuisce, con pesanti ripercussioni economico-sociali mentre la spesa statale continua ad aumentare.
Secondo quanto dichiarato dal presidente Anci Fassino, dopo l’incontro di ieri, l'esecutivo sembra avere aperto alle richieste avanzate circa la necessità del contenimento dell'impatto che la legge di stabilità sui Comuni
Se realmente fosse così, ci aspettiamo una revisione delle misure in cui trovino concreta accoglienza le urgenti criticità sollevate dall'Associazione. A partire da una rivalutazione del fondo per i crediti di difficile esigibilità , a nostro avviso più consistente, non 1,1 ma sui 2,6 miliardi, e dunque un ulteriore allentamento del patto di stabilità di almeno 600milioni. C'è poi la questione della riduzione di 1,2 miliardi di spesa, che secondo il testo attuale dovrà essere attuata in modo netto, mentre è indispensabile che ciascun Comune possa attuare il contenimento e i tagli con diverse modalità e maggiore flessibilità . A tal proposito urge una revisione dei criteri e delle norme inerenti il riparto dell'obiettivo di Patto fra Comuni, ed è altrettanto indispensabile rifinanziare il Patto di stabilità verticale. Il linea con il presidente Fassino, conveniamo sulla opportunità di arrivare ad un unico tributo sull’abitazione, ma a patto che il gettito sia integralmente destinato ai comuni, senza alcuna compartecipazione statale.
Queste sono le condizioni ribadite ancora una volta, nero su bianco, dai Comuni per evitare il collasso dei territori, ormai un rischio realistico e acclarato da diversi osservatori nazionali ed internazionali. Perciò, auspichiamo che la disponibilità del Governo ad attuare correttivi alla manovra finanziaria sia concreta e fattiva. Ci adopereremo affinché’ anche il Parlamento assuma una forte posizione in tal senso.”
Secondo quanto dichiarato dal presidente Anci Fassino, dopo l’incontro di ieri, l'esecutivo sembra avere aperto alle richieste avanzate circa la necessità del contenimento dell'impatto che la legge di stabilità sui Comuni
Se realmente fosse così, ci aspettiamo una revisione delle misure in cui trovino concreta accoglienza le urgenti criticità sollevate dall'Associazione. A partire da una rivalutazione del fondo per i crediti di difficile esigibilità , a nostro avviso più consistente, non 1,1 ma sui 2,6 miliardi, e dunque un ulteriore allentamento del patto di stabilità di almeno 600milioni. C'è poi la questione della riduzione di 1,2 miliardi di spesa, che secondo il testo attuale dovrà essere attuata in modo netto, mentre è indispensabile che ciascun Comune possa attuare il contenimento e i tagli con diverse modalità e maggiore flessibilità . A tal proposito urge una revisione dei criteri e delle norme inerenti il riparto dell'obiettivo di Patto fra Comuni, ed è altrettanto indispensabile rifinanziare il Patto di stabilità verticale. Il linea con il presidente Fassino, conveniamo sulla opportunità di arrivare ad un unico tributo sull’abitazione, ma a patto che il gettito sia integralmente destinato ai comuni, senza alcuna compartecipazione statale.
Queste sono le condizioni ribadite ancora una volta, nero su bianco, dai Comuni per evitare il collasso dei territori, ormai un rischio realistico e acclarato da diversi osservatori nazionali ed internazionali. Perciò, auspichiamo che la disponibilità del Governo ad attuare correttivi alla manovra finanziaria sia concreta e fattiva. Ci adopereremo affinché’ anche il Parlamento assuma una forte posizione in tal senso.”