BRINDISI - “Con il progetto Enel si dà una nuova strada per la formazione in Italia. Una novità che serve alle aziende ma soprattutto serve ai ragazzi. Con questa modalità il dialogo scuola-lavoro non è più teorico ma diventa reale. Questo governo vuole investire e investire bene nel rapporto scuola-lavoro. Solo così potremo combattere la disoccupazione giovanile, che ha raggiunto nel nostro Paese la percentuale drammatica del 44%”. Lo ha detto il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, visitando oggi la centrale Enel “Federico II” di Brindisi, dove ha incontrato i 20 ragazzi brindisini che partecipano al programma di formazione in alternanza scuola lavoro per studenti del quarto e quinto anno degli istituti tecnici ad indirizzo Tecnologico, messo a punto da Miur, Ministero del Lavoro, Regioni, sindacati ed Enel.
“Il progetto Enel va proprio in questa direzione – ha proseguito Toccafondi – gli studenti firmano un contratto, studiano in aula e imparano in azienda. Passeranno in media una settimana al mese in azienda anche durante le vacanze. E’ un percorso diverso, sicuramente più faticoso ma che darà loro competenze lavorative vere da spendere subito dopo la fine del quinto anno. Ci auguriamo che questa esperienza costruita insieme ai protagonisti della scuola, diventi modello replicabile per altre esperienze con altre aziende in tutto il Paese”. Il sottosegretario, nel ringraziare Enel che “ha accettato immediatamente il dialogo con la scuola diventando promotore e apripista di questa sperimentazione”, ha sottolineato come “i numeri del progetto sono il primo segno della sua positività e utilità ”. Su 145 posti disponibili ben 452, infatti, sono state le domande dei ragazzi. I giovani in quarta svolgeranno circa 650 ore direttamente in azienda e in quinta 350, per un totale di circa 1000 ore in due anni. “Sono gli studenti a chiedercelo – ha concluso Toccafondi - bisogna aprire la scuola al mondo del lavoro. Gli studenti sono i primi a comprendere l’utilità dello strumento”.
Assieme ai 20 ragazzi pugliesi, tutti studenti brindisini dell’istituto superiore ITIS Giorgi, hanno presenziato anche i loro genitori, il sindaco di Brindisi Cosimo Consales, Maurizio Bruno, presidente della Provincia di Brindisi, Alba Sasso, assessore all’Istruzione della Regione Puglia, Vincenzo Melilli, dell’ufficio scolastico regionale, Maria Luisa Sardelli, preside dell’ITIS “Giorgi”, Francesco Bertoli, responsabile della produzione Enel di Brindisi, Roberto Zanchi, responsabile Enel Infrastrutture e Reti Puglia e Basilicata.
Gli studenti sono stati assunti dal gruppo Enel con un contratto di apprendistato, che inizia durante il quarto anno scolastico e si conclude col diploma. Un’opportunità di lavoro che si arricchisce anche con la possibilità per i ragazzi di continuare l’esperienza formativa per un altro anno in base alla valutazione di merito. Lo scopo del progetto è quello di far vivere agli studenti un percorso con contenuti teorici più affini alle esigenze industriali arricchito, soprattutto, da una parte pratica finalizzata a completare la loro formazione individuale.
L’accordo, fortemente voluto dal Ministero dell’Istruzione, ha visto la luce grazie all’impegno di tutti gli attori coinvolti, tra i quali la Regione Puglia e altre sei Regioni, di Enel e delle Organizzazioni sindacali e permette a 145 ragazzi di essere assunti dal gruppo Enel con un contratto di apprendistato di alta formazione. Al termine del quinto anno, con la conclusione del percorso scolastico e il conseguimento del diploma tecnico, tenuto conto della valutazione di merito del percorso effettuato in azienda, è programmata una seconda fase di apprendistato professionalizzante della durata di un anno. Con l’inizio dell’anno scolastico parte la fase di sperimentazione del programma di formazione in alternanza scuola e lavoro.
L’idea di avviare il progetto sperimentale nasce dall’esigenza di inserire diplomati nelle posizioni tecnico-operative aziendali evitando periodi lunghi di formazione post diploma. Di qui il progetto di anticipare l’ingresso degli apprendisti in azienda collaborando con la scuola, al fine di condividere un percorso con contenuti teorici più allineati alle esigenze industriali e con la parte pratica finalizzata a completare la formazione individuale.
Il percorso si realizza con una flessibilità oraria di 280 ore dei percorsi scolastici , la progettazione congiunta tra insegnanti e formatori Enel dei contenuti, la presenza del tutor scolastico e di quello aziendale, con il compito di seguire costantemente gli studenti nel loro percorso di studio e lavoro. I ragazzi, durante il calendario scolastico, passeranno un giorno a settimana in azienda e continueranno il lavoro nel periodo estivo. Le conoscenze e competenze acquisite con l’esperienza lavorativa saranno valorizzate, anche con l’attribuzione di crediti, in relazione all’esame di Stato e certificate ai fini della loro spendibilità nel mondo del lavoro.
Oltre al “Giorgi” di Brindisi gli istituti tecnici interessati alla sperimentazione sono: l’istituto “Avogadro” di Torino, il “Pacinotti” di Mestre, il “Marconi” di Piacenza, il “Meucci” di Firenze, il “Marconi” di Civitavecchia, il “Gadda-Fermi” di Napoli.
Il progetto è stato reso possibile dalla cornice normativa che si è delineata con la legge 128/2013 ( art. 8 bis) e dal successivo decreto interministeriale attuativo di giugno 2014 , che ha consentito l’avvio di un programma sperimentale per gli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado con periodi di formazione in Azienda e con la possibilità di stipulare contratti di apprendistato. L’Azienda e le Organizzazioni sindacali degli Elettrici hanno definito già durante la fase di elaborazione del progetto le regole per dare applicazione al nuovo modello con un innovativo accordo quadro. A luglio 2014 è stato siglato un protocollo di intesa con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, il Ministero del Lavoro e le Regioni interessate ed Enel, cui hanno fatto seguito le convenzioni tra Enel e i singoli istituti tecnici interessati.
Il programma sperimentale mira a conseguire il diploma di istruzione tecnica avendo già maturato un’esperienza di lavoro, presupposto per una successiva qualifica professionale. Dei 20 giovani studenti brindisini, 12 saranno collocati in Enel all’interno della Distribuzione e 8 nella Produzione di energia elettrica presso la centrale “Federico II”. Nei giorni scorsi, infatti, i ragazzi hanno incontrato a Brindisi in centrale i rispettivi Direttori delle aree cui saranno assegnati.
“Il progetto Enel va proprio in questa direzione – ha proseguito Toccafondi – gli studenti firmano un contratto, studiano in aula e imparano in azienda. Passeranno in media una settimana al mese in azienda anche durante le vacanze. E’ un percorso diverso, sicuramente più faticoso ma che darà loro competenze lavorative vere da spendere subito dopo la fine del quinto anno. Ci auguriamo che questa esperienza costruita insieme ai protagonisti della scuola, diventi modello replicabile per altre esperienze con altre aziende in tutto il Paese”. Il sottosegretario, nel ringraziare Enel che “ha accettato immediatamente il dialogo con la scuola diventando promotore e apripista di questa sperimentazione”, ha sottolineato come “i numeri del progetto sono il primo segno della sua positività e utilità ”. Su 145 posti disponibili ben 452, infatti, sono state le domande dei ragazzi. I giovani in quarta svolgeranno circa 650 ore direttamente in azienda e in quinta 350, per un totale di circa 1000 ore in due anni. “Sono gli studenti a chiedercelo – ha concluso Toccafondi - bisogna aprire la scuola al mondo del lavoro. Gli studenti sono i primi a comprendere l’utilità dello strumento”.
Assieme ai 20 ragazzi pugliesi, tutti studenti brindisini dell’istituto superiore ITIS Giorgi, hanno presenziato anche i loro genitori, il sindaco di Brindisi Cosimo Consales, Maurizio Bruno, presidente della Provincia di Brindisi, Alba Sasso, assessore all’Istruzione della Regione Puglia, Vincenzo Melilli, dell’ufficio scolastico regionale, Maria Luisa Sardelli, preside dell’ITIS “Giorgi”, Francesco Bertoli, responsabile della produzione Enel di Brindisi, Roberto Zanchi, responsabile Enel Infrastrutture e Reti Puglia e Basilicata.
Gli studenti sono stati assunti dal gruppo Enel con un contratto di apprendistato, che inizia durante il quarto anno scolastico e si conclude col diploma. Un’opportunità di lavoro che si arricchisce anche con la possibilità per i ragazzi di continuare l’esperienza formativa per un altro anno in base alla valutazione di merito. Lo scopo del progetto è quello di far vivere agli studenti un percorso con contenuti teorici più affini alle esigenze industriali arricchito, soprattutto, da una parte pratica finalizzata a completare la loro formazione individuale.
L’accordo, fortemente voluto dal Ministero dell’Istruzione, ha visto la luce grazie all’impegno di tutti gli attori coinvolti, tra i quali la Regione Puglia e altre sei Regioni, di Enel e delle Organizzazioni sindacali e permette a 145 ragazzi di essere assunti dal gruppo Enel con un contratto di apprendistato di alta formazione. Al termine del quinto anno, con la conclusione del percorso scolastico e il conseguimento del diploma tecnico, tenuto conto della valutazione di merito del percorso effettuato in azienda, è programmata una seconda fase di apprendistato professionalizzante della durata di un anno. Con l’inizio dell’anno scolastico parte la fase di sperimentazione del programma di formazione in alternanza scuola e lavoro.
L’idea di avviare il progetto sperimentale nasce dall’esigenza di inserire diplomati nelle posizioni tecnico-operative aziendali evitando periodi lunghi di formazione post diploma. Di qui il progetto di anticipare l’ingresso degli apprendisti in azienda collaborando con la scuola, al fine di condividere un percorso con contenuti teorici più allineati alle esigenze industriali e con la parte pratica finalizzata a completare la formazione individuale.
Il percorso si realizza con una flessibilità oraria di 280 ore dei percorsi scolastici , la progettazione congiunta tra insegnanti e formatori Enel dei contenuti, la presenza del tutor scolastico e di quello aziendale, con il compito di seguire costantemente gli studenti nel loro percorso di studio e lavoro. I ragazzi, durante il calendario scolastico, passeranno un giorno a settimana in azienda e continueranno il lavoro nel periodo estivo. Le conoscenze e competenze acquisite con l’esperienza lavorativa saranno valorizzate, anche con l’attribuzione di crediti, in relazione all’esame di Stato e certificate ai fini della loro spendibilità nel mondo del lavoro.
Oltre al “Giorgi” di Brindisi gli istituti tecnici interessati alla sperimentazione sono: l’istituto “Avogadro” di Torino, il “Pacinotti” di Mestre, il “Marconi” di Piacenza, il “Meucci” di Firenze, il “Marconi” di Civitavecchia, il “Gadda-Fermi” di Napoli.
Il progetto è stato reso possibile dalla cornice normativa che si è delineata con la legge 128/2013 ( art. 8 bis) e dal successivo decreto interministeriale attuativo di giugno 2014 , che ha consentito l’avvio di un programma sperimentale per gli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado con periodi di formazione in Azienda e con la possibilità di stipulare contratti di apprendistato. L’Azienda e le Organizzazioni sindacali degli Elettrici hanno definito già durante la fase di elaborazione del progetto le regole per dare applicazione al nuovo modello con un innovativo accordo quadro. A luglio 2014 è stato siglato un protocollo di intesa con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, il Ministero del Lavoro e le Regioni interessate ed Enel, cui hanno fatto seguito le convenzioni tra Enel e i singoli istituti tecnici interessati.
Il programma sperimentale mira a conseguire il diploma di istruzione tecnica avendo già maturato un’esperienza di lavoro, presupposto per una successiva qualifica professionale. Dei 20 giovani studenti brindisini, 12 saranno collocati in Enel all’interno della Distribuzione e 8 nella Produzione di energia elettrica presso la centrale “Federico II”. Nei giorni scorsi, infatti, i ragazzi hanno incontrato a Brindisi in centrale i rispettivi Direttori delle aree cui saranno assegnati.