BARI - In controtendenza rispetto al versante nazionale (+13,2%), ad ottobre 2014 diminuiscono in Puglia, rispetto al precedente mese di settembre, le ore richieste all’Inps di cassa integrazione da parte delle aziende (-30,3%). Infatti, nella nostra regione, le ore complessive di cassa erogate dall’Inps nel mese di ottobre 2014 sono state quasi 4 milioni, un dato inferiore ai circa 5,7 milioni del mese precedente, ma in ogni caso pesante. Apparentemente positivo è anche il confronto su ottobre 2013 (-8,9 punti percentuali).
“La realtà , però, è meno rosea – è lapidario il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari-Bat, Aldo Pugliese -. Indicatori alla mano, nei primi dieci mesi dell’anno si lambisce così quota 48 milioni di ore. Pertanto anche nel 2014 si supereranno i 50 milioni di ore, ben distanti dai livelli pre-crisi (al di sotto dei 15 milioni). I dati, inoltre, mettono in evidenza l’importanza rivestita dalle diverse forme di cassa integrazione, che hanno consentito di salvaguardare, nel solo mese di ottobre, oltre 23 mila posti di lavoro”.
“Molte aziende della Puglia – continua Aldo Pugliese - hanno terminato la cassa integrazione e dunque, laddove possibile, ricorrono alla mobilità che equivale al licenziamento dei lavoratori, mentre tante altre sono in forte difficoltà economica: non è un caso che storiche attività commerciali stiano chiudendo i battenti”.
Nel dettaglio, le aziende della Puglia autorizzate dall’Inps all’intervento della cassa integrazione ordinaria (Cigo) subiscono una deflazione del 18% su settembre 2014 (1,1 milioni di ore a fronte di quasi 1,4 milioni di settembre scorso). Sul 2008 (anno di inizio della crisi), invece, la Cigo risulta cresciuta in Puglia del 19,4%.
Relativamente alla cassa integrazione straordinaria (Cigs), si registra un rallentamento, apparentemente positivo, del 24,2%. Le ore autorizzate dall’Inps rispetto a settembre 2014 passano da circa 2,7 milioni a quasi 2,1 milioni di ottobre 2014. Mentre, rispetto ad ottobre 2008 (175 mila ore), la crescita è notevole.
Infine, capitolo annoso è quello degli ammortizzatori in deroga. Ad ottobre 2014, causa i reiterati fermi amministrativi per carenza di stanziamenti e farraginosità procedurali, in Puglia la cassa in deroga (Cigd) è diminuita di 52,3 punti percentuali sul precedente mese di settembre, mentre è cresciuta del 202,3% rispetto allo stesso periodo del 2008.
“E’ sotto gli occhi di tutti – continua Pugliese – che la confusione generata dal nuovo impianto di regole, messo a punto dal decreto dello scorso agosto, si è riversata sui lavoratori e sulle loro famiglie: di sicuro, un clima del genere scoraggia le aziende a ricorrere alla Cigd, con la conseguenza di nuovi licenziamenti”.
“La realtà , però, è meno rosea – è lapidario il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari-Bat, Aldo Pugliese -. Indicatori alla mano, nei primi dieci mesi dell’anno si lambisce così quota 48 milioni di ore. Pertanto anche nel 2014 si supereranno i 50 milioni di ore, ben distanti dai livelli pre-crisi (al di sotto dei 15 milioni). I dati, inoltre, mettono in evidenza l’importanza rivestita dalle diverse forme di cassa integrazione, che hanno consentito di salvaguardare, nel solo mese di ottobre, oltre 23 mila posti di lavoro”.
“Molte aziende della Puglia – continua Aldo Pugliese - hanno terminato la cassa integrazione e dunque, laddove possibile, ricorrono alla mobilità che equivale al licenziamento dei lavoratori, mentre tante altre sono in forte difficoltà economica: non è un caso che storiche attività commerciali stiano chiudendo i battenti”.
Nel dettaglio, le aziende della Puglia autorizzate dall’Inps all’intervento della cassa integrazione ordinaria (Cigo) subiscono una deflazione del 18% su settembre 2014 (1,1 milioni di ore a fronte di quasi 1,4 milioni di settembre scorso). Sul 2008 (anno di inizio della crisi), invece, la Cigo risulta cresciuta in Puglia del 19,4%.
Relativamente alla cassa integrazione straordinaria (Cigs), si registra un rallentamento, apparentemente positivo, del 24,2%. Le ore autorizzate dall’Inps rispetto a settembre 2014 passano da circa 2,7 milioni a quasi 2,1 milioni di ottobre 2014. Mentre, rispetto ad ottobre 2008 (175 mila ore), la crescita è notevole.
Infine, capitolo annoso è quello degli ammortizzatori in deroga. Ad ottobre 2014, causa i reiterati fermi amministrativi per carenza di stanziamenti e farraginosità procedurali, in Puglia la cassa in deroga (Cigd) è diminuita di 52,3 punti percentuali sul precedente mese di settembre, mentre è cresciuta del 202,3% rispetto allo stesso periodo del 2008.
“E’ sotto gli occhi di tutti – continua Pugliese – che la confusione generata dal nuovo impianto di regole, messo a punto dal decreto dello scorso agosto, si è riversata sui lavoratori e sulle loro famiglie: di sicuro, un clima del genere scoraggia le aziende a ricorrere alla Cigd, con la conseguenza di nuovi licenziamenti”.