BARI - “Ieri Vendola, oggi Blasi e, inaspettatamente, in Consiglio anche Pentassuglia ha sbottato per l’effetto devastante delle primarie sull’azione del governo regionale (che stava messa male anche prima, in verità). Una querelle senza fine che non lascia spazio a dubbi: se già ora, in clima elettorale, non fanno che attaccarsi, se vincessero le elezioni avrebbero tanti di quei problemi interni che non riuscirebbero assolutamente a governare la Puglia”. Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Marmo.
“Dichiarazioni quotidiane al vetriolo – aggiunge - ed un ‘tutti contro tutti’ a botte di comunicati stampa. Anzi, tutti contro Emiliano: prima Vendola, poi Blasi, Minervini, la Gentile non si capisce bene cosa farà alla fine, e Pentassuglia che pare ce l’abbia avuta proprio contro il segretario del suo partito. A conti fatti, mezzo Pd è contro il suo segretario e, a questo punto, sorge spontaneo un dubbio: siamo sicuri che vinca le primarie a mani basse come si pensa? Un dubbio legittimo, visto che tutto il centrosinistra, di fatto, si sta rivoltando contro il segretario Pd”.
“Una crisi di identità – conclude Marmo - o semplicemente di nervi che la Puglia si sarebbe volentieri evitata”.
“Dichiarazioni quotidiane al vetriolo – aggiunge - ed un ‘tutti contro tutti’ a botte di comunicati stampa. Anzi, tutti contro Emiliano: prima Vendola, poi Blasi, Minervini, la Gentile non si capisce bene cosa farà alla fine, e Pentassuglia che pare ce l’abbia avuta proprio contro il segretario del suo partito. A conti fatti, mezzo Pd è contro il suo segretario e, a questo punto, sorge spontaneo un dubbio: siamo sicuri che vinca le primarie a mani basse come si pensa? Un dubbio legittimo, visto che tutto il centrosinistra, di fatto, si sta rivoltando contro il segretario Pd”.
“Una crisi di identità – conclude Marmo - o semplicemente di nervi che la Puglia si sarebbe volentieri evitata”.