Eternit, Procura contesta 200 morti. Renzi, 'nuove regole su prescrizione' (VIDEO)

(GUARDA VIDEO) Il giorno dopo la sentenza shock della Cassazione che ha annullato la condanna a 18 anni del manager svizzero Schmidheiny prescrivendo il reato, la procura di Torino va avanti e ha chiuso l'inchiesta 'Eternit bis', che riguarda oltre 200 morti avvenute a Casale Monferrato e Cavagnolo, dove avevano sede gli stabilimenti Eternit. L'unico indagato e' ancora una volta il magnate svizzero e l'accusa e' omicidio volontario continuato pluriaggravato.

O una vicenda come Eternit "non è un reato o se è un reato ma prescritto, vuol dire che bisogna cambiare le regole del gioco sulla prescrizione" perché "non ci deve essere l'incubo della prescrizione". Così il premier Matteo Renzi a Rtl: "le domande di giustizia - osserva - non vengono meno" nel tempo.

"Da cittadino mi colpiscono le interviste ai familiari e mi fanno venire anche un po' di brividi. Perché mostrano un'abilità straordinaria perché credono nella giustizia più di quanto ci creda talvolta un servitore dello Stato e continuano a combattere non perché le morti siano consolate - sono inconsolabili - ma per l'idea di attaccarsi fortemente alla giustizia come etica di un Paese. E' un dolore e una bellezza senza fine", aggiunge Renzi.

Intanto è stato proclamato il lutto cittadino a Casale Monferrato, nell'Alessandrino, dopo la sentenza della Cassazione sul caso Eternit. A stabilirlo il sindaco, Titti Palazzetti, che questa mattina sarà in piazza con i suoi concittadini per protestare contro l'annullamento per prescrizione della condanna del magnate svizzero Stephan Schmidheiny. Sono ancora tre, a Torino, le inchieste aperte per il caso Eternit. In una di queste l'imprenditore svizzero è indagato per omicidio per la morte di 213 persone.

GRASSO, CAMBIARE LEGGE PRESCRIZIONE - "Non ho letto la sentenza sul caso Eternit e non posso commentare, ma c'è una legge sulla prescrizione che è sbagliata e che va cambiata al più presto, sono 15 anni che lo dico". Il presidente del Senato, Pietro Grasso, interviene nel dibattito sulla prescrizione.

VENDOLA, INACCETTABILE - "Alcuni reati non conoscono la via breve della prescrizione. Quando parliamo di Eternit parliamo dell'amianto che ha imprigionato la vita di migliaia di lavoratori e di loro familiari che hanno conosciuto con l'asbestosi o il mesotelioma pleurico un calvario senza fine.
Ecco credo che non sia accettabile un Paese che non rende giustizia a chi ha patito cosi tanto. Cosi Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà.

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