FI: "Stabilizzazioni, vogliamo percorso sicuro per precari ed opportunità per tutti"
BARI - “Vogliamo un percorso serio, costituzionalmente legittimo e aperto a tutti. Sulle stabilizzazioni, invece, la sinistra sta accelerando pur di inserire in fretta gli amici più vicini e vorremmo che i precari stessi ne prendessero atto e condividessero, quindi, la nostra battaglia di equità”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia.
”Presenteremo degli emendamenti alla legge – proseguono - che tendono a sostituire il comma 1 dell'art 2, prevedendo una procedura di selezione aperta a tutti. In questa fase concorsuale, i precari potranno far valere, relativamente al punteggio, gli anni di lavoro già prestato al fine di dare un crisma costituzionale ad una legge ad oggi palesemente illegittima. Si rischia, altrimenti, di varare un vessillo elettorale fondato su illusioni che si tradurranno in delusioni, così come è successo per le stabilizzazioni nel settore sanitario. La maggioranza, inoltre, mostra una fregola particolare nel voler iniziare le stabilizzazioni entro il 31/12/14, eliminando i concorsi proprio per non perdere tempo ben sapendo che la Consulta boccerà l'ennesima legge 'slogan'. A questo proposito, è utile sottolineare che la stabilizzazione non sarà di 'massa', ma avverrà man mano che si compirà l'esodo incentivato. Quindi, si vuole mettere il piede sull'acceleratore proprio per blindare l'assunzione a tempo indeterminato di 'alcuni' in vista delle prossime elezioni che, naturalmente, saranno stabilizzati per primi.
Procedere in questa direzione porterà non solo alla bocciatura della legge regionale, ma anche del comma 529 della legge di Stabilità, presa a fondamento dalla sinistra. Sarebbe stato molto più utile per i precari se la Regione avesse optato per atti amministrativi, così come stanno facendo altre Regioni, e sarebbe stato un percorso certo per coloro che sono stati assunti a tempo determinato con procedure dettate dall'art 35 del decreto legislativo 165/2001. Però, i precari che rientrano in questa fattispecie sono pochi e, quindi, poco appetibili dal punto di vista elettorale. Sel e il Pd preferirebbero allora una legge ad hoc per mettere tutti nel calderone. O meglio, per mettere a riparo quelli che saranno stabilizzati per primi, poiché gli altri subiranno l'interruzione del percorso a causa della sentenza con cui la Corte costituzionale dichiarerà l'illegittimità della legge. Noi, invece, vorremmo offrire ai precari una certezza per il loro futuro, fugando ogni trabocchetto ipocrita e demagogico; e al 44,9% di giovani disoccupati pugliesi una chance per accedere al pubblico impiego”.
“Ci auguriamo che gli stessi precari si rendano conto della bontà e della serietà delle nostre posizioni – concludono i Consiglieri del PdL-FI - perché quello che scaturirebbe da questa legge non è un bene, ma un danno che segnerebbe per sempre il loro futuro”.
”Presenteremo degli emendamenti alla legge – proseguono - che tendono a sostituire il comma 1 dell'art 2, prevedendo una procedura di selezione aperta a tutti. In questa fase concorsuale, i precari potranno far valere, relativamente al punteggio, gli anni di lavoro già prestato al fine di dare un crisma costituzionale ad una legge ad oggi palesemente illegittima. Si rischia, altrimenti, di varare un vessillo elettorale fondato su illusioni che si tradurranno in delusioni, così come è successo per le stabilizzazioni nel settore sanitario. La maggioranza, inoltre, mostra una fregola particolare nel voler iniziare le stabilizzazioni entro il 31/12/14, eliminando i concorsi proprio per non perdere tempo ben sapendo che la Consulta boccerà l'ennesima legge 'slogan'. A questo proposito, è utile sottolineare che la stabilizzazione non sarà di 'massa', ma avverrà man mano che si compirà l'esodo incentivato. Quindi, si vuole mettere il piede sull'acceleratore proprio per blindare l'assunzione a tempo indeterminato di 'alcuni' in vista delle prossime elezioni che, naturalmente, saranno stabilizzati per primi.
Procedere in questa direzione porterà non solo alla bocciatura della legge regionale, ma anche del comma 529 della legge di Stabilità, presa a fondamento dalla sinistra. Sarebbe stato molto più utile per i precari se la Regione avesse optato per atti amministrativi, così come stanno facendo altre Regioni, e sarebbe stato un percorso certo per coloro che sono stati assunti a tempo determinato con procedure dettate dall'art 35 del decreto legislativo 165/2001. Però, i precari che rientrano in questa fattispecie sono pochi e, quindi, poco appetibili dal punto di vista elettorale. Sel e il Pd preferirebbero allora una legge ad hoc per mettere tutti nel calderone. O meglio, per mettere a riparo quelli che saranno stabilizzati per primi, poiché gli altri subiranno l'interruzione del percorso a causa della sentenza con cui la Corte costituzionale dichiarerà l'illegittimità della legge. Noi, invece, vorremmo offrire ai precari una certezza per il loro futuro, fugando ogni trabocchetto ipocrita e demagogico; e al 44,9% di giovani disoccupati pugliesi una chance per accedere al pubblico impiego”.
“Ci auguriamo che gli stessi precari si rendano conto della bontà e della serietà delle nostre posizioni – concludono i Consiglieri del PdL-FI - perché quello che scaturirebbe da questa legge non è un bene, ma un danno che segnerebbe per sempre il loro futuro”.