Juve devastante, 7-0 al Parma e un Tevez mondiale

di Alex Nardelli - Seconda gara senza il vecchio modulo, sostituito ieri con il 4-3-2-1, per la Juventus, e un risultato altisonante, 7-0 al Parma, che lancia un segnale chiaro al campionato: la squadra bianconera ha cambiato abito dismettendo il vecchio 3-5-2 di stampo contiano e sta cominciando a metabolizzare modulo e schemi del nuovo allenatore, Massimiliano Allegri. Il risultato contro l'Olympiakos prima e contro i ducali poi, dimostrano che il cambiamento è in atto, e che i margini di miglioramento sono rapidi. Certo, è ancora presto per poter dare giudizi netti e precisi, ma l'inizio lascia ben sperare.

 Tornando all'ultimo match, Tevez e compagni, nel giorno dei 40 anni di quello che forse è stato il numero 10 più amato di tutti i tifosi bianconeri, Alessandro Del Piero, si sono sbarazzati con un perentorio 7-0 di un Parma mai sceso in campo e che ha subito l'iniziativa avversaria per tutta la partita, risultando sterile in attacco e disastrosa nella fase difensiva. Donadoni, già in bilico prima di questa sfida, adesso rischia ancora più grosso. Ore contate per lui, con Crespo pronto a traghettare gli emiliani fino a fine stagione. Si fanno anche i nomi di Nicola e Ballardini, ma l'ex attaccante argentino, attuale allenatore delle giovanili, sembra essereil favorito nel caso si optasse per il cambio della guida tecnica. Autori dei gol della gara, Llorente al 23' e al 36', Lichtsteiner al 29', Tevez al 50' e al 58' e Morata al 76' e all'88'.

Tanti i motivi per sorridere in casa Juventus dopo questa prestazione magistrale. Fino a ieri la Squadra di Allegri veniva tacciata di scarsa concretezza, di produrre una grossa mole di gioco e di costruire tante azioni da gol, ma di finalizzare poco. Il cambio di modulo invece ha giovato, favorendo l'adattamento al nuovo sistema di gioco proposto dall'allenatore toscano, e che con il 3-5-2 risultava più difficile da digerire. Una manovra più ragionata, passati calibrati meglio è una forma ritrovata da parte di gente come Tevez, Llorente e Lichtsteiner. Queste le armi che hanno fatto ritrovare (semmai si fosse persa) la Juventus. Migliore in campo in assoluto ieri proprio Tevez, vero mattatore del match, e autore di una doppietta, con il primo gol realizzato saltando l'intera difesa del Parma. Una prova che dimostra sempre più quanto un calciatore come l'argentino sia fondamentale per la Vecchia Signora e come il numero 10 sulle sue spalle sia la giusta continuazione di una tradizione di campioni (tranne qualche rara eccezione, vedesi ad esempio Tavola, che ebbe scarsa fortuna in bianconero) che hanno indossato questa maglia, ultimo tra tutti quel Del Piero che i tifosi celebravano ieri per i suoi 40 anni.

Devastante poi Llorente, degna spalla per l'Apache e anche lui autore di due gol, e di tanto movimento, a certificazione di una condizione fisica in costante crescita. Lo spagnolo, finito ultimamente in panchina per lasciar spazio a Morata, si è ripreso il posto da titolare con due prestazioni convincenti contro Olympiakos e Parma, nel quale ha timbrato il cartellino due volte e mezzo (considerando quello con i greci un autogol di Roberto). Straripante invece Lichtsteiner, altro giocatore ultimamente finito sul banco degli imputati per alcune prove un po' in chiaroscuro ma che, al pari di Llorente ha dimostrato che la classe di un campione non può essere certo messa in discussione per qualche partita un po' scialba. Spinta costante sulla fascia destra per lo svizzero, che sembra interpretare alla perfezione il ruolo di terzino destro nella difesa a 4, ed un gol splendido con un destro da fuori che non lascia scampo a Mirante. Bene infine Morata, che con due gol entrando dalla panchina mette in crisi mister Allegri, che adesso avrà il suo bel d'affari per scegliere i titolari nel reparto offensivo.

La prossima sfida per la Madama sarà sabato 22 contro la Lazio all'Olimpico di Roma, cercando di proseguire la striscia positiva in campionato, lasciando la Roma sempre dietro di tre punti.