di Nicola Zuccaro - Un nuovo motivatore (se non il primo) e non un semplice allenatore dell'ultracentenaria storia del calcio biancorosso. A 24 ore di distanza dalla sua presentazione ufficiale, mister Davide Nicola viene identificato in un ruolo, insolito per la direzione tecnica di una compagine calcistica, ma richiesto per l'involuzione del FC Bari 1908 in questo primo scorcio della Serie B 2014-15. La scelta dei vertici del nuovo sodalizio biancorosso di chiamare al capezzale di un malato quel medico capace di rianimare si è rivelata indovinata sia per la franchezza ed il realismo espressi durante la conferenza stampa che per la puntuale sperimentazione applicata - con la creazione di tre diverse formazioni - durante le prime due sedute di allenamento. Atteggiamenti e segni che hanno cancellato (quasi rapidamente) i veleni e le tensioni degli ultimi giorni, presso l'Antistadio. Lungo il perimetro della struttura utilizzata per gli allenamenti e per le strade del centro cittadino, fra il pomeriggio del 18 e la mattinata del 19 novembre 2014, l'entusiasmo e l'attendismo, accompagnati da un pizzico di stima per le frasi pronunciate dal neo tecnico del Bari, prevalgono di poco sul partito degli scettici. Quest'ultimo, convinto sostenitore che il problema individuato nella mediocre rosa dei calciatori resta, nonostante il travagliato avvicendamento tecnico. Sarà il rettangolo dell'Astronave, con Bari-Trapani di sabato 22 novembre 2014, a indicare se Davide Nicola, nei suoi primi 4 giorni alla guida del Bari, sarà riuscito a fare il primo dei suoi miracoli.
