BARI - Da qualche settimana, all'interno dell'area dell'ex SET di Via Brigata Regina, l'Amministrazione comunale ha realizzato una tendopoli tesa ad ospitare i quasi 200 immigrati proveniente dall'ex Convento di Santa Chiara, andato bruciato dolosamente in seguito ad una lite degenerata tra gli stessi. Questa collocazione ha creato forti tensioni all'interno del quartiere Libertà, soprattutto tra i genitori dei bimbi che frequentano la scuola dell'infanzia adiacente alla struttura, tensioni che sono state domate in seguito alla promessa del Sindaco Antonio Decaro di garantire un presidio di sicurezza 24 ore su 24 e di un termine provvisorio, di circa 2 mesi, di tale collocazione. "Apprendiamo, con molto dispiacere, sui quotidiani locali che, nella scorsa notte, un'altra violenta lite tra gli immigrati è degenerata addirittura in un accoltellamento, provocando un ferito. Viene spontaneo dunque pensare come le rassicurazioni del Sindaco non siano bastate a placare gli animi tra questa gente che, nonostante lo stesso li qualifichi come laureati e gente per bene, continua a comportarsi in maniera illecita, nonostante il precedente incendio del convento di Santa Chiara" - tuonano i rappresentanti dell'associazione Sos Città, Danilo Cancellaro e Dino Tartarino. "Le preoccupazioni dei residenti sono tante perché, oggi questo brutto episodio è accaduto all'interno della struttura, ma cosa potrebbe accadere se ciò si verificasse all'esterno? Come potrebbe degenerare la situazione considerando il fatto che, lo stesso ex assessore Losito, accertò problemi psichiatrici in alcuni di questi soggetti? Perchè non considerare il pericolo che potrebbero dunque correre i bimbi che frequentano la scuola presente nelle immediate adiacenze?" - proseguono i rappresentanti dell'associazione Sos Città -"Riteniamo dunque che un presidio che si limiti a stazionare all'ingresso della struttura, non solo risulta essere inefficiente, ma è addirittura inutile perché altrimenti un episodio simile non si sarebbe mai verificato. Pretendiamo dunque che, a tutela della pubblica sicurezza e cosi come ci chiedono i tanti cittadini che da ieri ci stanno chiedendo di intervenire, e senza entrare in pregiudizi razziali che abbiamo escluso sin dal nostro primo intervento al riguardo, il presidio svolga il suo compito di mantenimento e salvaguardia dell'ordine anche e soprattutto all'interno della struttura, al fine di placare ed evitare tragiche conseguenze tra gli stessi immigrati e ai cittadini residenti, ponendo fine ad un problema che è oggettivo e dimostrato da quest'ultimo brutto episodio di violenza verificatosi" - concludono Cancellaro e Tartarino.